Dokument-Nr. 11431
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 12. Februar 19211

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Soluzione del conflitto fra il Governo del Reich ed il Gab Ministero bavarese circa la questione della Einwohnerwehr
Nel mio rispettoso Rapporto N. 19544 del 5-7 Febbraio corrente ebbi l'onore di riferire all'E. V. R. intorno alle divergenze sorte fra il Governo del Reich e quello bavarese circa la questione della guardia civica o Einwohnerwehr. Invece, nella riunione dei Presidenti dei Consigli dei Ministri dei vari Stati della Germania, tenuta in Berlino il 5 corrente sotto la presidenza del Cancelliere Fehrenbach. Essa ave Detta Conferenza, invero, alla quale parteciparono anche i Ministri del Reich, ed in cui la Baviera era rappresentata dal Sig. von Kahr, dal Segretario di Stato Dr. Schweyer e dal Ministro bavarese in Berlino Dr. von Preger, doveva servire ad esporr a render noto note ai Capi degli Stati federati le vedute del Governo del Reich sulle decisioni di Parigi e dar così a questo la sicurezza che anche i Governi degli Stati medesimi appoggiavano, al pari del Reichstag, la politica. Il punto di vista del Governo di Berlino, esposto dal Ministro degli Esteri Dr. Simons, era, com'è noto risaputo, il seguente: leale esecuzione del trattato di pace e della Convenzione di Spa;
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nella questione invece delle riparazioni, esso considerava come ineseguibili le proposte della Conferenza di Parigi, ma avrebbe cercato mediante controproposte di trovare una base per nuove pratiche trattative nel prossimo Convegno di Londra. L'attitudine del Governo del Reich circa il disarmo era dettata, sia dalla speranza di ottenere in tal modo migliori condizioni nell'argomento delle riparazioni, sia dal bisogno in cui il Governo medesimo, cui manca una propria maggioranza, di aver riguardo al partito socialista.
Esso ebbe nella suddetta Conferenza di Berlino l'approvazione in massima di tutti dei rappresentanti di tutti gli s tati federati, ad eccezione della Baviera, la quale il cui Ministro Presidente sostenne solo solo fra tutti (1) che la Nota dell'Intesa sul doveva essere trattata come un tutto indivisibile, [sia] per ciò che riguardava le riparazioni, come per in ciò che si riferiva al disarmo, e quindi che il rifiuto della medesima da parte della Germania doveva comprendere ambedue i punti.
Un simile stato di cose ha provocato in questi giorni una situazione assai critica per il Gabinetto bavarese. – Dopo il ritorno del Sig. von Kahr da Berlino la
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mattina del 7 corrente, hanno avuto luogo in Monaco, per discutere la situazione, varie riunioni del Consiglio dei Ministri e dei partiti formanti l'attuale coalizione. Fra questi sostenevano fermamente l'atteggiamento del Sig. von Kahr sulla necessità del mantenimento dell' Einwohnerwehr, come indispensabile mezzo di difesa per il mantenimento dell'ordine pubblico, la Bayerische Volkspartei o partito popolare bavarese, e la Mittelpartei , composto in o partito medio, composto per la massima parte da conservatori protestanti. Meno [sicura] invece è stata l'attitudine del partito della Lega dei contadini o Bauernbund, e specialmente quella dei democratici, sempre inclinati ad intendersi coi socialisti Finalmente dopo lung è stata <fu> raggiunto un accordo, d il cui testo, pubblicato stamane, è del seguente tenore:
"Le discussioni, durate parecchi giorni, fra il Governo bavarese ed i partiti della coalizione hanno avuto termine questa sera (10 Febbraio) coll'approvazione di tutti i fattori interessati, della dichiarazione che che il Gabinetto bavarese indirizzare al Governo del Reich.
Il Governo ed i partiti della coalizione hanno tenuto conto dell'importanza
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e della gravità del momento. Se quindi, malgrado ciò, il risultato delle suddette discussioni, le quali si sono svolte in soddisfacente concordia e sono state sostenute con [vera] compattezza dalla maggioranza della stampa, ha mantenuto e confermato il punto di vista sostenuto finora da l Governo bavarese, ciò mostra ancora una volta come il popolo b avarese ed il suo Governo veggono anche oggi nell nel regolamento della indispensabili per propria difesa una questione vitale.
Il Governo bavarese ha per conseguenza sostenuto sin dal principio la tesi che il Governo del Reich, come respingeva le esorbitanti richieste di riparazione , così non dovesse nemmeno acconsentire alle impossibili imposizioni relative al disarmo, ambedue le quali costituiscono un tutto inseparabile; non di meno tuttav però che l'ultima decisione e la responsabilità degli eventuali provvedimenti tocca al Governo del Reich.
Il Governo bavarese ed i partiti della coalizione nelle loro deliberazioni si sono lasciati guidare esclusivamente dagli interessi della Patria. Il Governo Esso ha messo tutto il suo studio a rafforzare la posizione del Governo del Reich di fronte alla volontà compatta delle Potenze alleate. A questo scopo sono state dirette tutte le trattative . Se la controversia non è stata
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dappertutto trattata, ponendo da banda tutto ciò che poteva dividere con eguale obiettività e riserva, giacché ciò ha molto contribuito ad inasprirla".
Giovedì 10 corrente, vi fu una seduta della Commissione della Bayerische Volkspartei, nella quale il Sig. von Kahr, freneticamente applaudito, pronunziò un discorso, che qui accluso ho l'onore di trasmettere all'E. V. (Allegato I) insieme alla traduzione italiana (Allegato II).
Infine venne approvata all'unanimità la seguente risoluzione proposta dal Dr. Heim:
"La Commissione del Partito popolare bavarese esprime al Ministero e particolarmente al Presidente del Consiglio Dr. von Kahr gratitudine e riconoscenza per l'instancabile lavoro compiuto sinora nell'interesse della Baviera e della Germania, ed unisce la preghiera di proseguire con ogni decisione nella nel cammino intrapreso. Soltanto in questa fermezza la Commissione scorge la garanzia di un progressivo risanamento delle nostre condizioni interne. L'attitudine del Governo bavarese di fronte alle imposizioni di Parigi incontra la più piena approvazione della Commissione del Partito popolare bavarese."
Ieri partì anche la Nota del Go-
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verno bavarese al Governo di Berlino, che stamane è stata consegnata al Cancelliere dal Ministro di Baviera  von Preger. Essa non verrà pubblicata, perché contiene apprezzamenti circa l'attitu la tattica che la Germania dovrebbe tenere di fronte alle Potenze dell'Intesa; ma il Sig. von Kahr me ne ha favorito cortesemente una copia. –
Essa comincia col rilevare che il Governo bavarese ha tenuto finora irremovibilmente il seguente punto di vista, cioè 1º) che la richiesta dello scioglimento della guardia civica o Einwohnerwehr non ha alcun fondamento nel trattato di pace e che perciò le Potenze alleate non possono con diritto imporlo al Governo germanico, 2º) che il loro disarmo deve bensì esser preso in considerazione, ma non può essere attuato nel termine prescritto dalle Potenze suddette, poiché, a causa [an] dei pericoli minaccianti l'ordine pubblico come, d'altra parte, delle inf insufficienti forze di cui dispone lo Stato, non possono essere tolte alla popolazione le attuali organizzazioni di difesa, tanto più che ogni tentativo a tale scopo incontrerebbe resistenza da parte della popolazione medesima.
Il Governo bavarese mantiene un tale punto di vista anche dopo la Nota sul disarmo della Conferenza di Parigi.
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Esso stima che debba respingersi tutto ciò che oltrepassa le prescrizioni del trattato di pace e che non sia conveniente di separare la questione del disarmo da quella delle riparazioni, eseguendo sin da ora le imposizioni relative al primo punto.
Il Governo medesimo è inoltre convinto che le esigenze delle Potenze alleate derivano da un falso concetto circa la natura e lo scopo della Einwohnerwehr e che, deve vista l'importanza, deve farsi ogni sforzo per eliminare un tale errore. L' Einwohnerwehr bavarese è una organizzazione di autodifesa, la quale non serve ad altro fine che a garantire la sicurezza delle persone e della proprietà ed a tutelare la tranquillità e l'ordine nello Stato. Assolutamente è infondato è il sospetto, che essa sia un istrumento al servizio di tendenze reazionarie di politica militarista di ré vanche . Il Governo bavarese spera anzi che gli imminenti colloqui circa le riparazioni possano offrire una ultima occasione per combattere mostrare la falsità di quella idea ed ottenere cosi una mitigazione delle esigenze che da essa derivano; il che invece non sarebbe già più possibile, se si scindesse la questione del disarmo da quella delle riparazioni.
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Il Governo del Reich ha invece risoluto di separare i due punti e di procedere sin da ora alla esecuzione della Nota sul disarmo, senza attendere il risultato della Conferenza di Londra. Il Governo bavarese, stima <fatale><per riguardo> una simile decisione, mosso <ispirandosi> a scop non meno dai riguardi agli interessi del Reich e della unità nazionale della Germania che dai a quelli del proprio Paese, stima fatale una simile decisione. I negoziati non hanno pur troppo finora condotto ad un'intesa né ad impedire un passo, da cui il Governo bavarese teme i più gravi danni non meno per il Reich che per la Baviera.
La Nota prosegue: "Per "Quanto ai provvedimenti , che il Governo del Reich in crede di dover ora prendere per l'attuazione del suo punto di vista, e le quali saranno come suppone il Governo bavarese, portate da esso stesso ad esecuzione, il Governo bavarese lascia al Governo del Reich la intiera responsabilità" e conchiude: "Il Governo bavarese si è ritenuto ob nell'obbligo di fare questa dichiarazione in vista della particolare situazione della Baviera, senza pregiudizio della posizione della Baviera medesima di fronte al Reich e del princi-
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pio da esso costantemente affermato, che cioè la sorte [destinata] al popolo tedesco dal trattato di Versailles deve essere è forma oggetto di comune cura per i Governi di tutti gli Stati della Germania".
Con questa Nota, come mi ha dichiarato verbalmente lo stesso Signor Ministro Presidente, il Governo bavarese manterrà inalterato il suo principio sulla imprescindibile necessità della Einwohnerwehr . Tuttavia, siccome la questione del disarmo, di competenza del Governo del Reich, il Governo bavarese ne lascia a questo la esecuzione e la responsabilità, [non] senza però cooperare alcuna cooperazione da sua parte. Né i capi Presidenti delle provincie, né la Reichswehr bavarese né la polizia presteranno il loro concorso allo scioglimento ed al disarmo della Einwohnerwehr, che [con] tale resistenza passiva sarà ben difficile al Commissario del Reich di portare ad effetto il suo mandato.
Per un più esatto giudizio sulla situazione occorre aggiungere in modo riservatissimo che la guardia civica bavarese, oltre le armi denunziate a norma della legge sul disarmo, ha anch' anche essa (come si afferma ne abbiano in note-
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voli quantità i rivoluzionari) depositi segreti di armi, compresi can alcuni cannoni e mitragliatrici, la cui necessità apparve n ella liberazione di Monaco dal Governo comunista dell' Aprile – Maggio 1919; ma sembra che, non sarebbero sufficienti, qualora quelle già denunziate dovessero essere tutte consegnate. Specialmente i n Monaco [ove] i membri della guardia civica sono circa trentacinquemila, pochi soltanto posseggono un secondo fucile di riserva.
Ad ogni modo la situazione del il Ministero presieduto dal Signor von Kahr è uscito rinforzato di fronte ai pochi di fronte ai partiti della coalizione, di guisa che, per ora, ogni pericolo di crisi è eliminato.
Dopo di ciò, chinato

[Fol. 31r]
30v, hds. zentral neben der Einfügung "solo, si può dire, (1)" vermerkt von Pacelli: "Nota"; 31r, hds. links oben neben der Note vermerkt von Pacelli: "Nota".
1Ursprüngliches Datum "11 Febbraio 1921", hds. korrigiert von Pacelli.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 12. Februar 19211, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11431, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11431. Letzter Zugriff am: 02.06.2024.
Online seit 14.05.2013.