Dokument-Nr. 14281
[O'Rourke, Eduard Graf] an Gasparri, Pietro
Danzig, 10. Januar 1923

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Eminenza Reverendissima,
Ho l'onore di presentarLe il progetto di una legge sopra la posizione della Chiesa cattolica nella città libera di Danzica, elaborata dal Senato di questa città. Il Senato mi domanda di presentare questo progetto alla Santa Sede per ottenere il suo consenso, dopo di che questo progetto sarà presentato davanti il Parlamento Nazionale (Volkstag) colle modificazioni che la Santa Sede crederà essere opportune di fare.
Prima di tutto debbo dichiarare che mi pare certo che il Governo e la maggioranza tedesca (non esclusi i protestanti) sono lieti della separazione del territorio della Città Libera dalle diocesi di Culma e Warmia e sono grati al Santo Padre per questo. Quanto al progetto stesso la mia opinione è che non è di tutto insufficiente, visti i nostri tempi e il carattere del paese. Ma certo è che in alcuni punti è necessario di portare cambiamento. Farò le mie osservazioni seguendo i paragrafi.
Il § 1 parla di un "Vescovado" dipendente immediatamente dalla Santa Sede. Il Senato ha scelto l'espressione "Vescovado" ignorando la decisione della Santa Sede concernamente [sic] la forma della futura unita amministrativa ecclesiastica del territorio di Danzica, val dire se questo territorio sarà una Amministrazione Apostolica, una
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diocesi o un Vicariato Apostolico. Il Senato consente a ciascuna soluzione, vorrebbe soltanto che sia escludente ogni pericolo di ritornare alle diocesi di Culma e Warmia.
Non ho niente da dire sopra i §§ 2, 3 e 4.
Il § 5 non regola di una maniera soddisfacente la posizione del Vescovo. Ma prese in conto le condizioni licali [sic] è difficilissimo di trovare una altra soluzione.
Il § 6 parla del diritto di presentazione e mi pare assolutamente inaccettabile nella forma attuale, perché dà allo Stato una troppo grande potenza sopra la Chiesa e mette il Vescovo in dipendenza quasi assoluta davanti allo Stato. Come non sarà possibile di ottenere l'abolizione completa del diritto di presentazione dalla parte dello Stato, bisogna almeno esigere il ritorno e la legge vigente: il diritto di presentazione della parte dello Stato dove adesso è il patronato statale (28 parrocchie); alternativa mensium (8 parrocchie) e la libera collazione della parte del Vescovo (3 parrocchie). Secondo il nuovo progetto tutte le chiese del territorio di Danzica, eccettuata una sola, cadranno sotto il diritto di presentazione della parte dello Stato.
Non ho niente da dichiarare sopra il § 7.
Il § 8 vuole che le leggi prussiane, che finora vigevano a Danzica, rimangano in forza anche per l'avvenire. Pertanto avrei da osservare, che come molte leggi concernenti la Chiesa Cattolica in Germania sono state modificate dopo la separazione della città libera di Danzica della Germania, bisognerebbe esigere di Danzica
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di introdurre al meno le stesse modificazioni nella sua legislazione ecclesiastica.
Questo progetto sembra di avere un difetto di omettere qualche punto importante: p. e. non dice niente della questione scolare, della preparazione dei chierici al Sacerdozio né della libertà per gli ordini religiosi di stabilirsi a Danzica.
Questa omissione si spiega così:
1) La questione scolare è già stata definitivamente risoluta per la legge votata al Parlamento (Volkstag) il 14 giugno 1922 ed incorporata nello Statuto (Costituzione) della Città Libera. Come V. E. potrà vedere del "Regolamento scolare della Città libera di Danzica", ch'io mi permetto di aggiungere a questa lettera, il sistema scolare della C. L. è basato sul principio della "Simultaneità". Le scuole confessionali, esistenti finora possono sussistere. Ma per le nuove fondazioni di tali scuole la promessa della legge è molto vaga. "Si prenderà conto, dice il Regolamento, dei giusti desiderii dei genitori e tutori anche concernenti nuove fondazioni di tali scuole, purché queste fondazioni non danneggino il regolare esercizio dell'insegnamento". Tutto dunque, secondo queste parole, dipende dalla buona o cattiva volontà del Governo. Mi pare che sarebbe bene di insistere sulla necessità di mutamento di questo articolo esigendo la libertà delle fondazioni delle scuole cattoliche anche per l'avvenire, ma non nascondo che il risultato di insistere da questo punto è molto dubitoso.
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2°) Il silenzio sopra la questione della preparazione dei chierici al sacerdozio non è di tanta importanza visto. [sic]
a) l'impossibilità di fondare un Seminario a Danzica;
b) che le spese per l'educazione nei Seminari di Culma o Warmia dei 3-4 chierici che Danzica abbisogna sono generalmente coperte dalla colletta che si fa nelle chiese nella prima domenica dell'Avvento.
c) che i candidati al Sacerdozio, cui hanno ottenuto la licenza di studiare la teologia nelle Università sogliono farlo a spese proprie.
3°) Di più grande importanza sarebbe, secondo il mio parere, l'esistenza di un §, che garantirebbe agli Ordini Religiosi la libertà di stabilirsi sul territorio di Danzica e di esercitare la cura pastorale.
Per finire credo di essere del mio dovere di pervenire l'E. V. che questo progetto incontrerà nel Parlamento (Volkstag) una opposizione della parte dei Socialisti, che sono sempre contrarii ai compromessi tra la Chiesa e lo Stato; e dai Polacchi, malcontenti dello staccamento del territorio della C. L. dalla diocesi di Culma. Ma come i partiti del Governo hanno una maggioranza notevole, l'accettazione di questo progetto è assicurata.
Prego l'E. V. di comunicarmi il suo parere su questo progetto e di aiutarmi della Sua autorità per ottenere una
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legge la più favorevole alla Chiesa. Posso sperare che avendo il parere di V. E. su questa questione, non avrò grande difficoltà di ottenere dalla parte del Senato i cambiamenti necessarii.
Se V. E. crede di essere utile ch'io venga a Roma per contribuire all'elaborazione di questo progetto, sarei pronto a venire, ma non oso di far questo viaggio senza la sua approvazione. La prego dunque di avere la grande bontà di dirmi se la mia presenza a Roma sarebbe grata.
Approfitto anche di questa occasione per sottomettere a V. E. un'altra questione importante. I Vescovi di Germania mi fanno la domanda se io voglio prendere parte a loro adunanze annuali di Fulda; dall'altra parte la stampa polacca mi attacca perché io non sono venuto alla riunione dei Vescovi polacchi a Czenstochowa.
Umilmente prego però l'E. V. di darmi istruzioni su questo punto e di rispondermi:
1°) se io debbo prendere parte alle adunanze dei Vescovi tedeschi a Fulda.
2°) Se debbo far lo stesso per le adunanze dei Vescovi polacchi – se sarò invitato.
3°) A chi debbo dare la preferenza se ambedue le riunioni ai terrebbero nello stesso tempo.
Prego V. E. di scusare l'incorrettezza delle copie fatte sulla macchina da scrivere. Sono i miei primi passi di [sic] lavorare su questa macchina.
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Con i sensi di filiale venerazione e della più sincera stima mi raffermo
di Vostra Eminenza Rev.ma
dev.mo Servitore
fo Edoardo O'Rourke
Vescovo di Pergamo
Amministratore apostolico di Danzica.
Aggiungo i documenti seguenti:
1. Il Progetto di legge in tedesco.
2. La sua traduzione italiana.
3. Il Regolamento scolare in tedesco.
4. La sua traduzione italiana.
5. La tabella dei "budget" in tedesco.
6. La sua traduzione italiana.
Mi permetterò fra qualche tempo di mandare a V. E. lo Statuto (Costituzione) dello Stato Libero di Danzica colla traduzione della legge scolare.
Empfohlene Zitierweise
[O'Rourke, Eduard Graf] an Gasparri, Pietro vom 10. Januar 1923, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 14281, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/14281. Letzter Zugriff am: 19.05.2024.
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