Dokument-Nr. 19950
Pacelli, Eugenio an Perosi, Carlo
[Berlin], 05. Juli 1928

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Supplica per nomina del Revmo Mons. Agostino Bludau, Vescovo di Warmia, ad Assistente al Soglio
Riservato
Insieme al relativo Allegato, che compio il dovere di restituire qui accluso, mi è pervenuto il venerato Dispaccio dell'E. V. R. N. 441/28 in data del 25 Giugno p. p.
Il Revmo Mons. Agostino Bludau, Vescovo di Warmia, è Prelato zelante, amato dal Clero e dal popolo; dotto in materiea esdi Esegesi del Nuovo Testamento; mi sembrerebbe quindi che nulla osti alla nomina del di lui nomina a Vescovo Assistente al Soglio, implorata dal da quel Capitolo cattedrale.,)
Affine, tuttavia, di dare una relazione esatta circa il sullodato Vescovo, mi sia lecito di riferire come in vari casi egli mi è apparso meno ossequiente e devoto verso i decreti e le decisioni delle S. Congregazioni. Così, ad esempio, riguardo ad una risoluzione della S. Congregazione del Concilio del 22 Giugno 1925,
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colla quale si dichiarava che il Sacerdote Pienski appartiene apparteneva all'Amministrazione Apostolica di Pomesania, affidata a Mons. Bludau, egli scrisse a questa Nunziatura, in data del 17 Dicembre dello stesso anno, 1925 che riconosceva una tale decisione, ma "non la riteneva giusta". Parimenti, in seguito ad un Decreto della S. Congregazione, la quale ""riprovava il grave abuso, che vigente in molte diocesi della Germania, di trasportare i cadaveri direttamente al Cimitero senza condurli prima in chiesa"" e "prescriveva che gli Ordinari del Reich con prudenza e fermezza si adoperassero a che man mano fosse introdotto ed osservato il disposto del Codice can. 1215", egli Mons. Bludau rispose che tale disposizione si eseguisce, se sia possibile, e concludeva, senz'al "Quare in senza mostrare la intenzione di migliorare la situazione , : "Quare in dioecesi Warmiensi nihil quoad sepulturam innovabitur a aut reformabitur".
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Nella detta relazione sullo stato del suo Seminario del 1926 egli riferiva non essere stato ancora introdotto il biennio per gli studi filosofici ed il quadriennio per i teologici, prescritti dal can. 1365, anche qui senza accennare in qualche modo alla al suo desiderio di uniformarsi a [simile] prescrizione. Parimenti, quanto all'obbligo dell'insegnamento della filosofia e della teologia "ad Angelici Doctoris rationem, doctrinam et principia" (can. 1366 § 2), egli si il Mons. Bludau si limita a notare: "Philosophia quidem stricte iuxta methodum S. Thomae Aquinatis non traditur, sed principia eiusdem haud negleguntur"; e lo stesso ripeteva per la teologia.
Nella rivista intitolata "Zeitschrift für alttestamentliche Wissenschaft und die Kunde des nachbiblischem Judentum" N. F. vol. 4, 1927), fasc. 4, pag. 314 e seg. si parlava della fondazione di una Società sopraconfessionale per promuovere la scienza dell'Antico Testamento, e fra coloro, i quali venivano indicati come
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come disposti a dare [ein Wort unlesbar] [per] a riguardo di a tale progetto, ad accettare dichiarazioni d'ingresso nella progettata Associazione, era nominato il Rev. Sac. Lorenzo Dürr professore di esegesi dell'Antico Testamento nell'Accademia filosofico-teologica della diocesi di Warmia in Braunsberg (Hosianum). Non mancai di richiamare su di ciò l'attenzione del Vescovo, Mons. Bludau, il quale con foglio del 20 Maggio scorso mi rispose cercando di spiegare e giustificare tale attitudine del Pro sunnominato Professore. Ho stimato necessario di con d pr replicare delicatamente, ma chiaramente al [ein Wort unlesbar] e con al [summ] al menzionato Vescovo essere, (a mio avviso personale) la partecipazione di professori cattolici a simile intrapresa inopportuna ed illecita. Attendo ora la risposta di Mons. Bludau; riservandomi, qualora essa non fosse soddisfacente, mi r di sottoporre il caso alla Suprema S. Congregazione del S. Officio.
[La] Giova sperare che la concessione della implorata distinzione qualora all'Augusto Pontefice piaccia di accordarla, contribuisca ad accrescere nel Prelato in discorso i sentimenti di devozione e di attaccamento verso la S. Sede.
Chinato
153r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Perosi, Carlo vom 05. Juli 1928, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19950, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19950. Letzter Zugriff am: 15.06.2024.
Online seit 20.01.2020.