Dokument-Nr. 411
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 03. Oktober 1923

Regest
Pacelli berichtet über den Besuch des bayerischen Generalstaatskommissars von Kahr. Dieser sieht sich mit den Nationalsozialisten trotz deren Exzessen durch gemeinsame Ideale verbunden und ist angesichts der Wertschätzung, die Adolf Hitler ihm gegenüber zeigte, zuversichtlich, mit diesem zu einer Übereinkunft kommen zu können. Mit General Ludendorff hingegen hält er eine Einigung für unmöglich. Von Kahr bestätigte, dass ihm die Reichswehr in Bayern treu ergeben ist und dass er den Großteil der Waffen der Nationalsozialisten unter seine Kontrolle bringen konnte. Der Generalstaatskommissar fürchtet die linken Parteien trotz ihrer klandestinen Reorganisationsversuche nicht und er sieht sich zu deren Überwachung in der Lage. Den Konflikt zwischen Bayern und der Reichsregierung schätzt er nicht als akut ein. Von Kahr möchte die staatliche Ordnung mit weiteren Maßnahmen, unter anderem gegen osteuropäische Juden, festigen. Pacellis Frage, ob sich die aktuelle politische Situation negativ auf die Konkordatsverhandlungen auswirken könne, verneinte von Kahr. Er fügte an, dass er die christlichen Werte vor allem im Bildungs- und Erziehungswesen fördern will.
Betreff
Visita del Sig. von Kahr – Trattative per il Concordato colla Baviera
Riservato
Eminenza Reverendissima,
Stamane è venuto a Farmi visita il Commissario generale dello Stato in Baviera, Sig. von Kahr.
Egli mi ha ripetuto quanto grave responsabilità pesi su di lui e come gli riesca penoso di dover lottare contro gli elementi radicali di destra, i nazionali-socialisti, cui, malgrado le loro intemperanze, si sente in fondo unito da comuni ideali. L'Hitler gli ha fatto giungere l'espressione del suo omaggio e della sua personale devozione, ed il Kahr non dispera di poter giungere con lui ed i suoi seguaci ad un'intesa, ciò che invece non sembra possibile nei riguardi del Generale Ludendorff. Egli del resto ha la forza di far rispettare la sua autorità; la Reichswehr (ha affermato) gli è in Baviera fedele sino all'ultimo uo-
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mo, ed egli si è potuto impadronire della maggior parte delle armi, di cui disponevano i nazionali-socialisti. – Quanto ai partiti di sinistra, il Kahr mi ha detto che non li teme; egli ha sciolto le loro organizzazioni di difesa; i socialisti tentano di ricostituirle clandestinamente sotto falsi nomi monarchici, come König Ludwig III. Gedächtnis-Verein, Kronprinz-Rupprecht Verein, ma egli non si lascia ingannare da queste manovre, che viene, del resto, a conoscere ancor prima che siano discusse nelle riunioni socialiste. – Il Sig. von Kahr ha aggiunto che il conflitto col Governo del Reich, cui egli si attendeva (Rapporto N. 28600 del 27 Settembre p. p.), non ha assunto, almeno sinora, una forma acuta; a Berlino si vuole assai probabilmente in questo momento delicatissimo evitare una rottura colla Baviera, la quale potrebbe arrecare le più serie conseguenze. – Il Kahr ha soggiunto che egli vuole stabilire su solide basi l'ordine e l'autorità. Alle numerose disposizioni già da lui prese, e di cui la stampa ha dato notizia, ne seguiranno delle altre, fra le quali una concernente gli stranieri, soprattutto affine di liberare la Baviera dai non pochi ebrei russi e polacchi,
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che vi si sono infiltrati.
Ho domandato al Sig. von Kahr se in seguito alla nuova situazione politica le trattative per il Concordato colla Baviera potrebbero subire intralci o dilazioni. Egli mi ha risposto risolutamente che no; ha anzi già chiesto al Sig. Ministro del Culto Dr. Matt a che punto fossero i negoziati, e questi lo ha assicurato che mi rimetterà quanto prima la risposta alla mia ultima Nota (Rapporto N. 28495 del 12 Settembre p. p.). Il Kahr (protestante, ma giusto verso i cattolici) ha aggiunto che intende di favorire i principii cristiani e la educazione cristiana della gioventù e che si propone di eliminare man mano dalla scuola i maestri, i quali vi assumano un atteggiamento antireligioso, pur lasciando loro libertà di coscienza fuori della medesima.
Nel riferire quanto sopra all'Eminenza Vostra Reverendissima, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
257r, links oberhalb des Textes hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, notiert: "Acc. ric. col N. 22545".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 03. Oktober 1923, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 411, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/411. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 24.10.2013, letzte Änderung am 20.01.2020.