Dokument-Nr. 4417
Pacelli, Eugenio an Pizzardo, Giuseppe
[München], 10. Juli 1921

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
L'Emo Cardinale Faulhaber ed il mio viaggio in Svizzera del del dopo la rivoluzione nel Novembre 1918
L'Emo Signor Cardinale Faulhaber, Arcivescovo di Monaco, durante il la sua ultima permanenza in Roma per assistere al Sacro Concistoro, ebbe occasione di udire qualche eco delle voci, come egli si esprime, "contrarie al vero" (come egli si esprime) diffuse già circa il mio viaggio in Svizzera nel dopo la rivoluzione i de l Novembre 1918, viaggio da me compiuto in piena conformità colle istruzioni impartitemi dall'Emo Superiore co nel cifrato N. 154 del 13 di quello stesso mese. Tornato a Monaco, il sullodato Cardinale Faulhaber, che "ha da vicino vissuto i singoli avvenimenti di quel tempo", ha voluto consegnare in una e Esposizione scritta, da conservarsi negli A nell'Archivio di questa Nunziatura, la narrazione veritiera di que degli avvenimenti medesimi, dei quali egli fu testimonio oculare. Di questa sua Esposizione, a cui la grandissima di lui sua autorità dell'eminente Porporato dà particolare importanza, egli mi ha rimesso tre copie, tutte da lui sottoscritte, una ed io mi permetto compio il dovere di inviarne una qui acclusa all'E. V. R. colla preghiera di voler disporre che dare gli ordini opportuni perché essa venga unita alla relativa Posizione esistente negli nell'Archivio di cotesta Segreteria di Stato.
L'Emo Arciv Faulhaber comincia nella summenzionata suddetta Esposizione medesima col
90v
descrivere "il terrore rivoluzionario, che, in quei giorni di estrema tensione e di eccitazioni senza fine, prendeva un aspetto sempre più minaccioso contro la Chiesa". In tale situazione egli lo stesso Emo Arcivescovoegli ritenne che "il Rappresentante del S. Padre non dovesse essere esposto al pericolo di maltrattamenti e di oltraggi", e fu perciò che il 14 Novembre (allorché io, in esecuzione dell'ordine datomi datomi dall'Emo Superiore col succitato cifrato N. 154, io mi recai da lui a prender consiglio) tornò egli mi esortò nuovamente ad esortarmi di d a lasciare Monaco e ed a recarmi in Svizzera, indicandomi particolarmente Rorschach (o Manzig Menzingen) come luogo adatto per la mia temporanea dimora. Ma non però fu quella la sola ragione che, lo indusse a darmi un tale consiglio. a di lui parere, rese necessario il mio viaggio. L'ebreo Kurt Eisner, – ricorda prosegue lo ' stesso Eminentissimo Faulhaber, – "affine di "per consolidare la sua ancora incerta posizione, cambiando tattica, il 20 Novembre cercò per mezzo del Consigliere di Stato Lössl di entrare in rapporti diplomatici personali con Mons. Pacelli, per dare così agli occhi della popolazione cattolica l'apparenza che il Nunzio Apostolico aveva sse riconosciuto il suo Governo e legittimato la rivoluzione". Il Cardinale Faulhaber afferma che "in quei giorni un incontro del Nunzio col Ministro Presidente Eisner non avrebbe potuto aver luogo, senza sconvolgere completamente le idee la mente del idee nel popolo" e che per conseguenza "il Nunzio doveva allontanarsi da Monaco, affine di togliere qualsiasi occasione di incontrarsi con Eisner". Allorché poi, avvenuta la mia partenza, l'Uditore della Nunziatura Mons. Schioppa
91r
il 18 Gennaio seguente 1919 gli chiese (per mio incarico) se, a suo avviso, il Nunzio potesse va allora tornare a Monaco, egli "dovette rispose ndere che, "allo stato attuale delle cose, il Ministro Presidente Eisner avrebbe in tal caso di nuovo cercato di entrare in rapporti ufficiali con Mons. Pacelli, ed i Vescovi bavaresi avrebbero veduto in ciò un riconoscimento del Governo rivoluzionario ed uno scandalo per l'intiero Paese"... Per la situazione politico-religiosa in Baviera sarebbe stato allora fatale anche la semplice apparenza di relazioni ufficiali fra il Ministero degli Esteri e la Nunziatura".
Per le circostanze note all'E. V., il 31 di quello stesso mese di Gennaio 1919 feci ritorno [in Baviera,] in Baviera, a Monaco, in Baviera, a Monaco, né mi valsi,a Monaco, né in seguito mi valsi, pur in tutti ove [ein Wort unlesbar] durante [ein Wort unlesbar] quei turbolentissimi mesi tempi, nonostante delle ripetute autorizzazioni ed istruzioni dell'Emo Superiore di recarmi, in caso di pericolo, in Svizzera col personale della Nunziatura, comunicatemi dall'Emo Superiore coi come risulta dai cifrati N. 182 del 22 Febbraio 1919 (dopo l'uccisione di Kurt Eisner) e N. 187 del 9 Aprile 1919 (dopo la proclamazione della Repubblica dei Consigli), nonché da con con una sua lettera "personale" del scrittami dallo stesso Emo Cardinale Segretario di Stato il giorno seguente 10 Aprile. L'Emo Faulhaber dopo aver ricorda a tale riguardo l'attentato a mano armata contro la Nunziatura e contro la mia stessa persona avvenuto il del 29 di quello dello del detto mese di Aprile in Monaco, e soggiunge (mi sia permesso, malgrado il tenore malgrado il tenore delle sue parole,
91v
di riprenderle qui appresso tradotte citarle testualmente: di riprodurle, testualmente tradotte, in questo riassunto della di lui summenzionata Esposizione): "In modo energico e dignitoso il Nunzio protestò contro quella violazione del diritto internazionale e diede una prova di personale intrepidezza, di cui può è possibile dipuò farsi un'esatta idea soltanto chi ha [vissuto] vedutovissuto quei giorni del più brutale arbitrio e del terrore più crudele, e non già già chi si trova in altri paesi ed in tempi tranquilli". Ed in fine, dopo altre simili considerazioni, conclude: "L'intiero Episcopato bavarese è ritiene con me del parere che la condotta del nostro veneratissimo Nunzio Apostolico Mons. Pacelli fu guidata unicamente dalle più elevate vedute ecclesiastiche".
Dopo di ciò, c Con sensi di profondo ossequio ho l'onore di rassegnarmi
Dell'E. V. R.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Pizzardo, Giuseppe vom 10. Juli 1921, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4417, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4417. Letzter Zugriff am: 18.04.2024.
Online seit 14.05.2013, letzte Änderung am 16.12.2013.