Dokument-Nr. 7083

[Erzberger, Matthias]: Conc r etazione pratica del programma del nuovo governo dell'Impero, 09. Oktober 1918

Il nuovo Governo risulta composto come appresso:
Cancelliere dell'Impero:Principe Massimiliano di Baden (nuovo) Vicecancelliere: von Payer (rimasto);
Segretario di Stato agli Esteri: dottor Solf (già segretario di Stato alle Colonie e rimasto anche in quel dicastero);
Segretari di Stato senza portafogli:
Groeber (Centro) nuovo;
Erzberger (Centro) nuovo;
Scheidemann (socialista) nuovo.
Segretario di Stato agli Interni: Trimborn (Centro) nuovo;
Segretario di Stato all'Ufficio di Agricoltura, Industria e Commercio: Stein (rimasto);
Segretario di Stato all'Ufficio dei Lavori pubblici:Bauer
(socialista) nuovo;
Segretario di Stato all'Ufficio del Tesoro: Conte Roedern
(rimasto)
È imminente l'occupazione di alcuni sottosegretariati da parte di parlamentari. In quanto ai mutamenti nei vari Ministeri del Regno di Prussia si sa per ora che il Ministero del Commercio in Prussia sarà occupato dal deputato democratico-progressista al Reichstag, on. Fischbeck.
Riferimmo già in quanto alla persona del Cancelliere. Questi è il Vicecancelliere formano insieme ai Segretari dì Stato Groeber, Erzberger e Scheidemann un più intimo Gabinetto di guerra che si convoca ogni giorno. I parlamentari nominati Segretari di Stato non vogliono perdere i loro mandati; e questo nel senso di un vero parlamentarizzamento del Governo. A tale uopo l'art. 21 della Costituzione dell'Impero – secondo
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il quale un deputato al Reichstag che accetti una carica retribuita in un Ufficio dell'Impero o in un Ministero di Stato debba dimettersi dal suo mandato – deve essere abrogato. Il Consiglio federale ha già accettato, infatti, un progetto di legge in questo senso per modificare la costituzione dell'Impero. Oltre a ciò il Consiglio federale ha accettato il disegno di una legge secondo il quale verrà modificato il regolamento attuale dei rapporti dei Segretari di Stato dinanzi al Cancelliere,fissati nella legge del 17 marzo 1878. Secondo questa vecchia legge il Cancelliere era il solo Ministro responsabile dell'Impero dal quale dipendevano i Segretari di Stato. Al posto di questo sistema subentra un Ministero collegiale nel quale le deliberazioni vengono prese mediante votazione.
Il nuovo Gabinetto si è addossata la sua responsabilità dichiarando recisamente di voler agire. Esso non si contenta di avere esposto un programma diritto e perfettamente coerente, ma va anche effettuandolo passo a passo, energicamente, senza distrarsi guardando a destra o a sinistra. Il nuovo Governo è più persuaso che mai che soltanto i fatti sono in grado di provare il nuovo corso; di risollevare e rinforzare il credito morale e politico del Governo nel paese e all'estero. La situazione dalla quale è sorto conseguentemente il nuovo Governo, portava l'impronta e il carattere determinati dalle mezze misure, dal barcamenarsi e bordeggiare continuo del Governo vecchio, il quale si era giocato la fiducia del paese e dell'estero.
La risolutezza del nuovo Governo in quanto ai fini da perseguirsi, si rivela anzitutto col fatto dell'imminente ritiro del Cap o del Gabinetto civile segreto dell'Imperatore, von Berg. Il signor von Berg, durante la nuova formazione del Governo, ha rappresentato una parte,che ha dato motivo a scontentezza
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generale nei circoli della maggioranza dell'Imperatore. A lui si ascrive la colpa di non aver dato al Sovrano, sulla situazione della politica interna, quelle spiegazioni che sarebbero state del caso. Il signor von Berg è di intendimenti reazionari e non è punto chiamato, quindi, a ricoprire nella nuova Germania dal Governo popolare, un ufficio così importante come è quello del capo del Gabinetto civile segreto, e ad amministrarlo con spirito democratico.
È imminente altresì un'amnistia per reati politici. E qui non si tratta affatto di una qualsiasi concessione della Corona alle masse, dettata dalla debolezza. Attenuare certi rigori creati dalla situazione bellica ed altri abolire, vien riconosciuto dal nuovo Governo come un compito imposto dalla giustizia. Saranno comprese nell'amnistia tutte quelle persone che trovansi in prigione o che parteciparono a scioperi; inoltre tutti gli individui politicamente incomodi ed una serie di condanne nei territori occupati.
La forza d'azione politica del nuovo Governo ha avuto subito i suoi salutari effetti anche sulla questione del suffragio in Prussia. La Commissione apposita nella Camera dei Signori prussiana, la ròcca del regime praticato sin qui in Prussia, ha accettato in principio, sotto la pressione delle circostanze, il diritto elettorale uguale; solo un voto supplementare ai cittadini oltre 40 anni, ingombra ancora la via del diritto elettorale pienamente uguale, mentre è abolito qualsiasi differenziamento sociale. Ma anche il voto supplementare cadrà e il parlamento convocato in seduta plenaria approverà tutto il diritto elettorale uguale. Se si vogliono osservare le prescrizioni costituzionali – e se il suffragio uguale è stato accettato non evvi ragione alcuna per non osservarle – trascorsi che siano 21 giorno la votazio-
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ne deve esser ripetuta. Il popolo tedesco può ben aspettare 21 giorno; l'importante è che abbia la certezza che il diritto elettorale uguale gli sia dato. La Camera dei deputati (la dieta) accetterà indubbiamente il voto della Camera dei Signori sul suffragio; e siccome farà precedere questa sua accettazione da una spontanea dichiarazione delle Frazioni da escludere qualsiasi dubbio sulla sorte del diritto elettorale uguale, è indifferente se il passaggio definitivo della legge si avrà due settimane prima o dopo.
La concretazione energica del nuovo programma governativo e l'emanazione dello spirito del medesimo si manifesta infine nell'imminente ritiro del Ministro della Guerra von Stein. Questi ha reso insostenibile la sua posizione per il fatto che in un suo decreto ai Ministri della Giustizia dei singoli Stati Confederati riguardante il diritto di associazione e di riunione – decreto emanato nella sua qualità di supremo comandante in patria,aveva preso atteggiamento contrario alla risoluzione di pace del Reichstag. Oltre a ciò questo ministro della Guerra difendeva 1'osservanza scrupolosa dello stato d'assedio. Prenderà il suo posto l'attuale capo dell'Ufficio della Guerra, generale Scheuch. Scheuch è il primo alsaziano che sia riuscito a divenire generale prussiano e adesso capo dell' amministrazione militare prussiana. Egli nacque a Schlettstadt nell'Alsazia; fu, con brevi pause, a servizio dell'amministrazione militare e nell'agosto del 1917 si addossò la direzione dell'ufficio della Guerra. Grazie al suo carattere piacevole si è guadagnato forti simpatie anche nel Reichstag.
Un gran passo è stato già fatto nella limitazione delle competenze fra l'autorità militare e quella civile. L'ordine dell'Imperatore ai comandanti militari nel paese – annunciato
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dal Cancelliere nel suo discorso programmatico – in virtù del quale si deve determinare un rapporto stretto fra le autorità civili e militari per diminuite anzitutto i rigori attuali dello stato d'assedio, finché la questione dello stato d'assedio non sarà regolata per mezzo di una legge, è già stato impartito. Secondo quest'ordine i generali comandanti debbono, conformemente alle parole del Cancelliere, mettersi in contatto coi vari prefetti in tutte le questioni non puramente militari, specialmente nell'àmbito della censura e del diritto di riunione e di associazione, e stabilire con essi un accordo. Nel caso che il desiderato accordo non sia raggiungibile, la questione dovrà esser portata al Ministro della Guerra il quale – e qui sta tutta l'essenza del rinnovamento – deve, a tal riguardo, seguire le istruzioni del Cancelliere. Che il nuovo Governo abbia considerato fra i suoi primi doveri, in fatto di politica interna, ottenere dall'Imperatore l'ordine che sopra, dimostra in modo concincente [sic] che nella vita statale interna della Germania si va compiendo un rivolgimento profondo.
La concretazione dell'autonomia dell'Alsazia-Lorena è in pieno corso. Siccome l'attuale governatore dell'Alsazia-Lorena von Dallwitz è un avversario dell'autonomia, egli sarà rimosso dalla sua carica. Non si sa quale possa essere il suo successore. Comunque è certo che si prenderà un uomo che, sia per i suoi intendimenti sia per il suo passato politico, condivida il punto di vista della completa autonomìa dell'Alsazia-Lorena. Si parla dell'alsaziano dottor Schwander, il quale, prima di essere chiamato a rivestire la carica di segretario di Stato all'Ufficio dell'Agricoltura, Industria
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e Commercio, era sindaco di Strasburgo, e che oggi è stato rieletto di nuovo. Oltre a ciò si parla del sottosegretario di Stato Frenken. Questi due personaggi godono nell'Alsazia-Lorena della stima generale, e la nomina di un di loro a governatore costituirebbe un segno evidentissimo della trasformazione. L'autonomia dell'Alsazia-Lorena deve andare di pari passo con una parlamentarizzazione del paese. Quale segretario di Stato dell'Alsazia-Lorena, cioè a dire qual Ministro, dirigente, è stato preso in considerazione il deputato del Centro, on. Hauss, sin qui presidente della seconda Camera nell'Alsazia-Lorena. Hauss è pure un Alsaziano ed origina da una vecchia famiglia di artigiani. L'elezione di un Ministro cattolico corrisponde altamente alla preponderante maggioranza del popolo alsaziano-lorenese che è cattolico. Quale sottosegretario di Stato dell'Alsazia-Lorena si pensa ad un socialista. L'Alsazia-Lorena avrà un Governo completamente popolare. Il Governatore da prescegliersi rimarrebbe in carica finché non fosse risoluta la questione della reggenza.
In questo modo il nuovo Governo va concretando energicamente e senza riserve il suo programma in quanto alla nuova trasformazione del paese. Quale sottosegretario di Stato alla Cancelleria dell'Impero si pensa al deputato al Reichstag Konrad Hausmann, democratico-progressista, mentre si fa il nome di parlamentari socialisti per gli Uffici di sottosegretariato agli Esteri e all'Ufficio Agricoltura, Industria e Commercio.
Relativamente al diritto elettorale uguale si deve aggiungere che dinanzi a possibili influssi favorevoli del nuovo suffragio contro la Chiesa e la Scuola, possibili quando la Dieta prussiana sarà fortemente democratizzata, stanno le garanzie avanzate dal Centro e che perverranno alla loro accettazione.
Empfohlene Zitierweise
[Erzberger, Matthias], Conc r etazione pratica del programma del nuovo governo dell'Impero vom 09. Oktober 1918, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 7083, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/7083. Letzter Zugriff am: 29.04.2024.
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