Dokument-Nr. 77
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 24. April 1922

Regest
Pacelli empfiehlt, die Bitte des Freiherrn von Kettenburg, der Papst möge die Patenschaft für ihr viertgeborenes Kind übernehmen, abzulehnen, da womöglich eine sehr große Zahl ähnlicher Bitten die Folge wäre. Der Nuntius rät stattdessen dazu, dem Paar und dem Neugeborenen einen besonderen päpstlichen Segen zukommen zu lassen.
Betreff
Sulla supplica del Sig. Barone von Kettenburg
Eminenza Reverendissima,
Mi è oggi pervenuto il venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 2065 in data del 20 corrente relativo alla istanza del Sig.  Barone von Kettenburg.
Che egli sia persona degna e meritevole, parmi risulti chiaramente dalla commendatizia di Mons.  Vescovo di Muenster, da me trasmessa col rispettoso Rapporto N. 23762. Temo tuttavia che, se Sua Santità cominciasse ad accettare di esser Padrino anche per famiglie non di altissimo grado, ciò potrebbe facilmente provocare un numero troppo grande di simili domande. Sembrami quindi non del tutto opportuno che il S. Padre accolga la suddetta istanza uti iacet; potrebbe nondimeno, ad esempio per mezzo di una Lettera di Vostra Eminenza, inviare ai Genitori ed al nascituro bambino una speciale Benedizione, la quale non dubito che riuscirebbe loro di viva gioia e spirituale consolazione.
Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
29r, oberhalb des Textes hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger vermerkt: "V. 2065".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 24. April 1922, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 77, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/77. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 31.07.2013, letzte Änderung am 25.04.2017.