Dokument-Nr. 9348
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 04. März 19191

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Betreff
Il nuovo Ministero Bavarese
Col cifrato N. 303 in data d'oggi di ieri ho avuto l'onore di informare V. E. R. circa la creazione del nuovo Ministero Bavarese. Ora credo non inutile riferirLe intorno agli sugli avvenimenti che hanno portato alla formazione del detto Gabinetto ed ad e su altre circostanze che le quali potranno, almeno in parte, chiarire la oscurissima situazione politica attuale in Baviera.
I funerali di Eisner riuscirono una solenne affermazione delle forze democratiche e dei partiti rivoluzionari. Si calcola che circa 50.000 persone formavano l'imponente corteo che, radunatosi alla Theresienwiese, si recò al cimitero dell'Est per la cerimonia della cremazione della salma dell'assassinato Ministro Presidente. Questa folla era formata dalle associazioni democratiche, socialiste, indipendenti, anarchiche, insomma da tutti gli elementi rivoluzionari di Monaco e della provincia.
Tutti i negozi, i pubblici uffici furono obbligati a chiudere in quel giorno: tutte le case dovettero issare la bandiera nera: tutte le c Chiese furono con la viva forza costrette a suonare le loro campane in segno di lutto: dimostrazione tutt'altro che spontanea, ma impressionate! Il lavoro era sospeso dappertutto. Nella città regnava un silenzio sepolcrale! Al cimitero suddetto furono tenuti dagli oratori dei vari partiti discorsi di elogio pel defunto, di esaltazione per la democrazia il socialismo, di vendetta contro la no-
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biltà ed il capitalismo, che si denunziarono come colpevoli del delitto perpetrato contro dell'assassinio di Kurt Eisner. In generale però la giornata passò con relativa tranquillità.
Nel pomeriggio stesso si adunò il Congresso dei Consigli per discutere sulla situazione e decidere la grave questione, intorno a cui si gravavano tutte le altre, se cioè la Baviera doveva essere retta dai Consigli o si dovesse radunare di nuovo il Landtag: Repubblica dei Consigli o Repubblica democratica? Le due tesi erano sostenute con pari fervore dagli oratori delle due correnti. La repubblica dei Consigli era appoggiata dagli Spartachiani e da qualche socialista indipendente, mentre i socialisti della maggioranza sostenevano, a spada tratta la pur lasciando una parte più o meno importante ai Consigli, la Repubblica democratica, con la formazione di un nuovo Ministero. Quasi unanimamente [sic] si dichiarava però impossibile la riconvocazione immediata del Landtag. La discussione accanita, violenta, si protraeva da due giorni. Nel pomeriggio del secondo giorno, dopo un discorso del Ministro delle cose sociali (socialista indipendente), che fra gli applausi della maggioranza propugnava la necessità di creare un nuovo Ministero, irruppero nella sala parecchi soldati colle rivoltelle in pugno e, gridando: "le mani in alto!", fra la sorpresa e la paura generale, arrestarono i tre capi principali degli s Spartachiani: Levien, Mühsam e Kronauer. Un soldato gridò: "Non vogliamo essere governati dalla canaglia della strada! Vogliamo un g Governo completamente socialista"! Il grido fu accolto dagli applausi generali dei socialisti della maggioranza. Si è saputo poi che l'arresto dei tre era
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stato voluto dalla intiera guarnigione di Monaco, che assolutamente è contraria alla violenta prepotenza spartachiana. Intanto, come di consueto, i tre furono quasi immediatamente rilasciati e si sfogarono invettive contro il Presidente della Polizia, il Comandante militare della città ed i socialisti della maggioranza. Come era da prevedersi, il fatto avvenuto nel Landtag, dove era radunato il Congresso, ebbe la sua ripercussione nella strada. Elementi dei due partiti si lanciarono per le strade vie a fare dimostrazioni, ciascuno per le proprie idee. L'eccitamento prendeva delle proporzioni allarmanti, tanto più che da manifesti fatti cadere da aereoplani, che i quali volavano con un fracasso assordante a bassa quota sulla città, veniva no annunziato vano che le truppe di Norimberga erano pronte a marciare contro Monaco per difenderla dalla violenza bolscevica. In breve le strade si affollarono tumultuosamente; grida di "evviva" ed "abbasso" risuonavano dappertutto. La circolazione delle vetture tramwiarie [sic] fu interrotta, i negozi si chiusero, lo spavento fu generale, colpi di fucileria si facevano sentire in vari punti della città; si parlava di morti e feriti. Le cose arrivarono al punto che la cavalleria fu costretta a mostrarsi sulla via ed a circolare in perlustrazione. Appena appena nelle tarde ore della notte si potette é avere un po' di tranquillità, interrotta anch'essa da non rari tiri di armi da fuoco.
Sabato e domenica continuarono con la stessa veemenza le discussioni del Congresso, le agitazioni sulle strade, la pioggia di manifesti dell'uno e dell'altro partito e gli spari, oramai diventati abituali e quotidiani di giorno e di
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notte! Ma, m M algrado ciò, i I l Finalmente il Congresso con con [23] 243 voti contro 70 decise per il rigetto respinse della proposta di una Repubblica dei Consigli. ; decise, però, d'altra parte, l'aggiornamento alle calende greche del Landtag ed il referendum del popolo (il quale dovrà prima essere ben istruito in proposito) circa un il il progetto di Costituzione del 4 Febbraio scorso, ispirato alle idee socialiste radicali.
Un articolo della Münchener Post (organo dei socialisti della maggioranza) compendiava nel numero del 1°- 2° Marzo chiaramente la situazione ed impressionò molto. L'articolo in sostanza diceva: La discussione del Congresso dei c Consigli avvenuta ieri ha mostrato chiaramente a tutto il mondo che soltanto una piccola minoranza col terrore sulle strade vorrebbe imporre la Repubblica dei Consigli. Contro tale Repubblica stanno compatti i socialisti della maggioranza, la Lega democratica dei contadini ed un forte gruppo di socialisti indipendenti. La proclamazione della Repubblica dei c Consigli sarebbe la distruzione delle conquiste fatte dell'opera compiuta dalla rivoluzione il 7 Novembre. E qui il giornale ricordava la promessa fatta da i Kurt Eisner nel primo proclama rivoluzionario circa la convocazione dei comizi generali. Ricordava pure il giornale la votazione avvenuta il giorno innanzi nel Congresso, nella quale la maggioranza aveva dichiarata la sovranità assoluta del Landtag e concludeva: "Solamente il Landtag può assicurare ad un g Governo rivoluzionario la necessaria autorità, di cui ha bisogno per poter lavorare ordinatamente. Noi ci troviamo dinanzi ad una incredibile i difficoltà economica: economiche, le quali possono essere superate soltanto da un Governo forte e sostenuto dalla fiducia della popolazione. s Se la presente situazione si protrae, la Baviera sarà trascinata nella rovina ed il popolo sarà colpito dalla più terribile delle carestia e!"
Questo articolo determinò rafforzò aggravò la sconfitta della Repubblica dei Consigli ed
Int Dopo di ciò il Congresso si occupò della creazione del nuovo Ministero, in base ad un compromesso, per cui nel g Gabinetto sarebbero stati chiamati anche dei socialisti indipendenti, e che di lato mentre che accanto al Ministero stesso medesimo avrebbe lavorato una c C ommissione un Comitato
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composta [sic] dai rappresentanti dei Consigli dei soldati, degli operai e dei contadini. Questa o Commissione itato è responsabile dinanzi al Consiglio nazionale provvisorio o Congresso dei Consigli e può essere da esso revocata in qualunque momento. : Si chiama "Commissione Comitato di azione" (Aktionsausschuss).
Tanto questa la il Commissione mitato suddetto quanto il Ministero finalmente è sono stat o i format o i . Il nuovo Ministero è risultato così costituito:
Ministro Presidente e degli Interni: Segitz (socialista della maggioranza),
Ministro del Comercio e delle Industrie: Simon (Soc. Indipendente),
Ministro delle Finanze: Jaff é (Soc. Indipendente),
Ministro delle cose sociali: Unterleitner (soc. indipendente),
Ministro delle comunicazioni: von Frauendorfer (ministro tecnico),
Ministro d'Agricoltura: Dirr (della Lega dei contadini),
Ministro dei Culti:;!"2"ç4 Niekisch (soc. della maggioranza),
Ministro per le cose militari: Scheid (soc. della Maggioranza),
Ministro della Giustizia: Endres (soc. della maggioranza).
Il nuovo Ministero si compone di nove membri a differenza dell'antico, che era di otto. Sono stati creati due nuovi Dicasteri: quello delle Industrie e Commercio e quello dell'Agricoltura. Il Ministero degli Esteri è stato abolito.
Il Ministro Presidente ha assunto anche il Ministero degli Interni, come in qualche altro degli Stati dell'Impero. Il Ministero degli Esteri sarà assegnato ad un Segretario di Stato sotto il controllo di tutto il Gabinetto. Pare che si sia venuto a tale decisione per la impossibilità di trovare un soggetto adatto a tale dicastero. Si era fatto il nome del Prof. Foerster, attuale Ministro bavarese a Berna, ma egli, a quanto si dice, ha rifiutato, dichiarando che non era possibile fare il Ministro degli Esteri senza un Parlamento.
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Per la Baviera è anche nuova la istituzione dei Segretari di Stato. La nomina dei vari titolari sarà fatta dal Consiglio dei Ministri.
Il nuovo Ministro Presidente Martino Segitz ha figurato ben poco nei mesi della rivoluzione, non parteggiando troppo né per la politica di Eisner né per quella di Auer. Egli, che è nel 66° anno di età, si è occupato sempre di questioni politico-economiche, come deputato sia al Landtag sia che al Reichstag, e negli ultimi mesi fu incaricato del difficile compito della demobilitazione smobilizzazione. Pare chiaro che, appartenendo il nuovo Ministro Presidente ai socialisti della maggioranza ed essendo stato portato da essi alla direzione della politica del Governo bavarese, non potrà fare altra politica che quella del suo partito. Egli è, a quanto dicono i giornali, areligioso (freireligiös), quantunque abbia frequentato la scuola cattolica di Fürth, suo paese nativo.
Il Ministro dei culti Niekisch appartiene anche egli ai socialisti della maggioranza e nella rivoluzione di Novembre fu fatto Presidente del Consiglio degli operai di Augsburg. Nella seconda rivoluzione venne a Monaco come capo membro del Consiglio centrale. Era maestro di scuola ad Augsburg. e l La Lega dei contadini ha dichiarato che nessuno meglio di lui poteva essere indicato al posto di Ministro dei col Culti. È fautore del sistema dei Consigli dei soldati, operai e contadini, sebbene in senso evoluzionista e non rivoluzionario, e quanto a religione si dice che non lascerà indietro il suo radicalissimo predecessore Hoffmann. Ha 28 30 anni.
Rimangono intanto due questioni. Quale sarà l'atteggiamento del Governo centrale di fronte a questo governo Ministero Bavarese eletto in una forma del tutto nuova, mentre poche settimane prima il popolo aveva espresso il suo vo-
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lere politico nella maniera più libera e più chiara, creando un Parlamento, che il quale non ha potuto essere convocato che se non per poche ore, ma che nessuna autorità legalmente costituita ha sciolto? A quanto hanno affermato i deputati bavaresi di tutti i partiti presenti a Weimar, il Governo centrale non riconoscerà mai tale Ministero, come è stato loro dichiarato dalle autorità competenti, dietro loro stessa domanda. Solo il Landtag, essi dicono, è chiamato a formare un nuovo Governo, e ad esso bisogna dare l'opportunità di pronunziarsi liberamente ed al sicuro dal terrore della piazza. Questa dichiarazione dei deputati suddetti è stata consegnata ufficialmente, per mezzo del Ministro bavarese a Berlino, alle Autorità di Monaco, ma finora non costa [sic] che esse vi abbiano data una qualsiasi risposta. L'Ufficio stampa del Congresso dei Consigli sotto il cui controllo si trovano tutti i giornali della Baviera, si è limitato a dire: "se i deputati bavaresi si fossero trovati a Monaco avrebbero giudicata diversamente la situazione". . Alla sua volta L' Da parte sua l' Ufficio Stampa del Congresso dei Consigli Consiglio Centrale ha fatto pubblicare in risposta o sui pubblici fogli una dichiarazione, nella per mezzo di un comunicato pubblicato dai giornali, nel apparso oggi sui giornali, nel quale si afferma che la potestà legislativa non risiede oggi presentemente, come asseriscono i deputati anzidetti, nel Landtag, ma nel Congresso dei Consigli e nel Governo testé costituito. Il Landtag, durante gli avvenimenti
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del 21 Febbraio, nel momento in cui la Baviera non aveva altro Governo e altra potestà sovrana all'infuori di esso, si è prorogato. Il Congresso dei Consigli, subito di nuovo convocato, ha assunto quindi, come di dovere, il governo governo ed ha costituito il Ministero. Adunque soltanto chi non conosce la vera situazione, (prosegue il comunicato), può affermare che una piccola minoranza di Comunisti e di Spartachiani opprime l'intiero
a popolo azione bavarese. Invece tutto il popolo lavoratore della Baviera, rappresentato nei suoi Consigli, ha la unanime convinzione che il Congresso dei Consigli ed il Gabinetto da esso formato è l'unico legittimo potere, cui attualmente spetta di decidere le sorti del Paese. Non è, del resto, a Weimar, che la questi controversia dovrà essere risolta.
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La seconda questione sì è: Che cosa faranno gli Spartachisti ani? In seguito alla votazione che portò alla disfatta del progetto della "Räte Republik" [sic] i capi del partito dichiararono che si sarebbero dimessi. Intanto nonostante tale dichiarazione, parecchi di essi sono entrati a far parte della Commissione Comitato d'azione, di cui sopra ho parlato. Che Spartaco sia stato vinto a Monaco, non è a crederlo. Forse vi sarà una tregua; ma la situazione non ancora può dirsi né chiarita né tanto meno assicurata, nei riguardi dell'ordine e della legalità.
Dopo di ciò, chinato ecc.
1Ursprüngliches Datum "3 Marzo 1919", hds. korrigiert von Pacelli.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 04. März 19191, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9348, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9348. Letzter Zugriff am: 19.04.2024.
Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 24.06.2016.