Betreff
Sulla situazione dei cattolici in Russia
Col mio rispettoso Rapporto N. 37616 in data del 14 Giugno
19 p. p. compii il dovere di riferire all'E. V. R. circa un colloquiol'incontro da me avuto col Sig. Cicerin, Commissario del popolo
per gli affari esteri nella Repubblica dei Soviety, e mi permisi al tempo stesso di
sottoporre al superiore giudizio della medesima E. V. un progetto di Nota, che,avrebbea mio subordinato avviso, avrebbe potuto forse inviarsi in risposta
alle proposte di quel Governo (cfr. Rapporto N. 36063 dell'11 Settembre
1926).
Intanto, come mi ha comunicatosignificato il Sig. Conte von Zech, addetto a questo Ministero
degli Esteri, il Governo di Berlino ha [mandato]
datoinviato all'Ambasciatore di Germania in Mosca, Sig. Conte
Brockdorff-Rantzau, l'istruzione169v
di richiamare l'attenzione
del Governo dei Soviety sull'opportunità di migliorare i suoi rapporti colla S. Sede,
massime dopo che l'Inghilterra ha rotto le relazioni con esso
Il.dopo la rottura coll'Inghilterra. Dopo <In seguito> a ciò,
il Sig. Ambasciatore ha avuto recent recentemente a tale riguardocol Sig. Cicerin un colloquio col
Sig. Cicerin,, del quale ha dadato
fdato
in dato poi relazione
telegrafica al Gover
Mpredetto Ministero degli Esteri di Berlino., con un telegramma, di cui il summenzionato
con un telegramma, di cui il Secondo la lettura del relativo telegramma fattami
dal summenzionato Conte von Zech, mi ha dato comunicazione
verbale.
Ilil Sig. Cicerin avrebbe detto al sunnominato Ambasciatore
quanto segue:
"Il Governo dei Soviety è sempre pronto a trattare col
Vaticano, non già per concludere un Concordato, ma per emanare d'accordointesa colla S. Sede una cCircolare allo scopo di regolare ed assicurare la
condizione giuridica della Chiesa cattolica nel
territorio169bisr
della Unione. Le trattative al riguardo
erano sono già iniziate. Il Sig. Bratman-Brodowski, Consigliere
dell'Ambasciata dei Soviety in Berlino, ha fatto,fece,
u circa un anno fa (cfr. succitato Rapporto N. 36063), alcunea Mons. Pacelli su tale argomento, alcune comunicazioni,
per quanto non contenganoesse non contenessero molte concessioni. Il Nunzio gli significòassicurò il Cicerin durante l'ultima sua permanenza in Berlino che
avrebbe riferito a Roma circa la risposta, che si attende in Mosca
risp relativamente alle comunicazioni medesime. Questa risposta non è però
ancoraor giunta. Naturalmente, avrebbe aggiunto il Commissario per il
popolo, dal momento che da quasi un anno la S. Sede non si è degnata di
rispondere, il Governo dei Soviety non può da séparte sua
prendere tentare di intavolare nuovi negoziati."
Il Conte Brockdorff-Rantzau conchiude il suo telegramma
affermando che egli non ha trovato presso il Cicerin animosità
contro169bisv
il Vaticano. Egli non avrebbe mai
anzi avuto l'impressione che egli
egliil Cicerin,il Commissario per il popolo,(prescindendo dalla rottura dell'Inghilterra con Mosca,) non è alieno dal trattare collaVaticanoS. Sede per il rego definitivo ordi regolamento
giuridico della situazione della Chiesa cattolica nella Unione. – Questo giudizio
ottimistico del Sig. Ambasciatore sembra tuttavia
contrastare
in contrasto pur troppo smentito dalle continue persecuzioni, e d di cui i
cattolici in Russia sono vittime da parte dei dittatori di Mosca.
Mentre mi do premura
di portare quanto sopra senza indugio a cognizione dell'E. V., m'inchino
169bisr, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem
Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 09. September 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19165, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19165. Letzter Zugriff am: 13.05.2025.