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                            Dokument-Nr. 16498
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Facendo seguito al mio rispettoso Rapporto N. 33459 del
        29 Agosto c. a., compio il dovere di riferire all'E. V. R. che, essendo
        l'Emo Sig. Cardinale Bertram, Vescovo di Breslavia, di passaggio per Berlino, venuto a
        visitarmi la sera del 3 corrente, non mancai di interrogarlointrattenerlo nuovamente sul penoso argomento del Sac. Prof.
        Giuseppe Wittig, massimesoprattutto per ciò che riguarda la possibilità della sua rimozione
        dalla cattedra, che egli occupa tuttora in quella Facoltà
        teologica. Il sullprelodatoEminentissimoSignor Cardinale mi promise che mi avrebbe consegnat esposto
            in per iscritto il suo pensiero circa quella delical riguardo,
                                riguardo asu detta questione, come in realtà egli fece con lettera
        in data di quello stessoquel medesimo giorno (Allegato I), consegnatami la mattina
        del 5.
In essa l'L'Eminentissimo cominciava col ricordare iseguentii seguenti provvedimenti, già da lui presi in passato circanei riguardiidel menzionato Professore,e crede di poter affermare
                                affermando per dimostrare, come egli crede, che da parte sua haaveva fatto tutto ciò che, come Ordinario
            glitutto
                                ciò che all'Ordinarioerail possibile: 1º) Subito dopo la pubblicazione dell'articolo "Die
            Erlösten" indirizzò al Wittig una lettera di biasimo, che venne poi
        co-pubblicare dare pubblicheci e
        soddisfacenti schiarimenti; - 65º) fece negare ufficialmente per mezzo del suo Vicario generale il
        richiesto Imprimatur al suo libro "Leben Jesu".
"Dopoché la Suprema S. Congregazione del S. UOffizio (continuava l'Eminentissimo nella succitata lettera) mi partecipò la condanna dei suoidi lui scritti,dan aggiungendo alcune prescrizioni per il
        Wittig, ne diedi a gliene diedi comunicazione, intimandogli di sottomettersi alle
        medesime prima non oltre il 15 Ottobre, nel qual giorno comincia il nuovo
        semestre d[n]egli studi universitari.
        Sino ad oggi non è certo, se egli lo
            farà.ubbidirà.
"Ho inoltre l'intenzione:
1º) di ammonire al principio del nuovo semestre gli studenti di teologia di non far nulla, che non possa conciliarsi col rispetto dovuto alla
2º) di [sic] suggerire al Prof. Wittig per mezzo del decano della Facoltà teologica di prendere un congedo di sei mesi, perchéaffinché possa meglio comprendererifletterealla sua situazione e siano così evitate non poche spiacevoli impressioni ed inconvenienti.pregiudizi.[danni].
Del resto mi [per] permetto di [attirare] richiamare l'attenzione sui seguenti punti:
I. - Sono volentieri disposto a consigliare al Sac. Prof. Wittig di dimettersi dal suo ufficio di Professore, e chiedo se possa accennare esser ciò il desiderio della S. Sede.
II. La situazione indella Germania richiede una certa circospezione nel trattare questo caso. Infatti:
1º) Il Prof. Wittig ha, a causa del suo stile popolare e letterariamente finomoltissimied assai fino dal punto di vista letterario, numerosissimi aderenti nei circoli colti, anche fra i buoni cattolici;
2º) Molti protestanti tendono già da decenni ad eliminare le Facoltà teologiche cattoliche dal corpo delle Università, perché la condizione dei professori di teologia è, secondo loro, inconciliabile colla "libera scienza" ecoll colla "libera indagine"; un severo
        procedimento contro il Wittig rinforzerebbe questa [ein Wort
            unlesbar] tendenza; d'altra parte, la separazione delle Facoltà teologiche dalle
        Università costituirebbe un colpo gravissimo, fatale ed irreparabile per il cattol la
        Chiesa
3º) Le trattative per il Concordato fra la S. Sede e la Germania comincieranno nel prossimo inverno; il protestantesimo lotta già da alcuni mesi controil nu qualsiasi Concordato; se
            l'affare il caso Wittig prendesse una cattiva piega, sarebbe uno dei più grandi
        ostacoli per tali trattative".
Fin qui l'Emo Bertram.Debbo riconoscere che questa ultima considerazione,a mio umile avviso,
                                haaveva
                                èpur troppo
                                privadi serio fondamento, comehogiàavutopiù volte
                                ho avutooccasione di riferire rispettosamente all'E. V. Ad ogni
            modo,nell
                            'a
                            anzidettasurriferita lettera
                                la letter l'esposto dell'Eminentissimo Bertram, nel quale,tuttavia, mancanova, a mio subordinato avviso,parere, un punto importante. Essendo,
            infatti,
                                , a mio subordinat essenziale. Rimanendo, infatti, tuttora incerto se il Wittig si sarebbe sottometteràssoo no entro il termine fissatogliprefissogli dal Sig. Cardinale Vescovo di Breslavia, vale a dire prima del 15 del corrente mese di Ottobre, e
        neppure se egli accetteràebbe il suggerimento di prendere un congedo di sei mesi, era importante di sapere quali
        provvedimenti l'Eminentissimo intendadeva di prendere in caso negativo, massime per ciò che concerne la frequenza degli
        studenti di S. Teologia alle lezioni del più volte
        menzio-immediatamente, maggiori schiarimenti al riguardo con foglio dello
                                da me indirizzatogli lodello stesso giorno 5 corrente.
Ieri mattina miè giunse una nuova lettera dell'più volte menzionato Eminentissimo in data
            del 7 corr. (Allegato II), nella quale mi comunicava la ris in
        copia (Allegato III) la risposta avuta dal Wittig. Sebbene il Sig. Cardinale Bertram
            vi abbia in essa soppresso alcuni
        passi più vivi, essa
                            ,apparisce pur sempre un documento
                            di sfrontata(probabilmente i più scabrosi), essa, insolente nella forma, e
            ribelle nella sostanza. contiene, pur colla dichiarazione 
                                del Wittigdel suddetto Professore di non voler essere disubbidiente, un chiaro
        rifiuto di sottomettersisottoporsi alla decisione di cotesta Suprema. IlL'infeliceProfessore
                                sacerdoteEgli didichiara bensì di riconoscere in
        principio la potestà della Chiesa di vietare ai fel fedeli la lettura di scritti
        contrari alla fede ed ai costumi, ma aggiunge subito che la proibizione, la quale ha colpito
        i suoi libri, mancaè sprovvista di qualsiasi motivazione. Perché egli Se egli ha
        da uomo ragionevole
                            deve sottomettersi, in modo come uomo ragionevole, debbono eg essergli
        dettagliatamente significati ipunt luoghi censurati. Egli ha avuto la miglior
        volontà di servire con tutte le forze sino alla fine fedelmente la Chiesa; questa l'ha
        compensato con "proscrizione" e "condanna". La suaccennata proibizione gli ha procurato già
            in nei due primi mesi gravi dannipregiudizi materiali e morali; ora è stato sempre consi
        ritenuto come immorale di danneggiare in tal guisa, anche coi mezzi
        del diritto, in tal guisa un uomo, senza aver manifestato pubblicamente e colla massima accuratezza che ciò era necessario e
        non poteva farsi altrimenti. Egli considera perciò quella proibizione come non
        obbligante.
Il Wittig proseguepassa poi nella sua deplorevolissima risposta a parlare dell'obbligodell'impostogli precetto di emettere la professione di fede ed il giuramento antimodernista, e non si perita di qualificare il motivodel med di tale ingiunzione ("quia errores, quos ...
        Wittig litteris tra-egli egli ha già emesso, 
                                con ogni [ein Wort unlesbar]con una convinzione, che affermaasserisce di aver anche attualmente, sia la professione di
        fede che il giuramento antimodernista, e se gli si
                            si chiede non intende di rinnovarli, giacché egli non è
        e non vuole essere trattato come spergiuro. Il precetto, poi, della emissione del giuramento antimodernista è una nuova prova che
        Roma non conosce affatto i suoi scritti, ogni linea dei quali sono una negazione del
        modernismo. 
                                Da aAlcuni suoi Colleghi è statolo hanno consigliato di far rilevare come Roma stessa per motivi
            politico-ecclesiastici ha dispensato i membri delle Facoltà teologiche della Germania
            dal giuramento in discorso e che l'eludere questa Convenzione po solleverebbe
            serie difficoltà. Ma egli non [si cura] si cura della
            politica ecclesiastica. Se egli non
                                Il motivoLa ragione, per cui non intende dipensa di ripetere i due
                                la professione ed quei due atti, è perché non può riconoscersi quale
                                    per essa spergiuro e perché la sua coscienza gli vieta di abusare del giuramento come di
            un comodo riparo contro la i fastidi, che lo minacciano e della cui gravità egli
            si rende pienamente conto. La sua risposta perciò non significa che egli rifiuta
        di ubbidire, ma che ciò quanto gli è chiesto è stato già
            [avvenuto] fatto e non può essere
            reiterato in queste circostanze ripetuto per motivi
        diLa
                            le L'infelice e ribelle sacerdote termina il suo scritto con
        un attacco contro l'Emo Bertram: "Io accuso apertamente Vostra Eminenza di avere, fatta
        paurosa da alcuni istigatori, cooperato, - con tutta la serie delle Sue misure, le quali
        secondo il modo proprio degli scrupolosi sempre più si inasprivano, - all'attuale sciagura.
        Abbandonato dal mio Vescovo, son rimasto esposto ad ogni aizzamentolatrato e per porre fine ad essia questo abbaiamento, si interdice a me di
            annunziaredi predicare il Vangelo della misericordia di Dio. Se il mio caso
        produrrà scandalo in tutto il popolo cattolico, non ne ho io la più gran parte di
        colpa".
Nella succitata lettera l'Emo dichiara che,non esservi più per lui, dopo di ciò, alcun dubbio che debba togliere al Wittig la missio canonica e proibire agli studenti di frequentare le sue lezioni. Poiché, tuttavia,non si può nel presente grave conflitto occorre aver
        riguardo alle trattative concordatarie, e siccome dall'altra
            parte, dopoche dopo giacché, se queste, già iniziate, dovessero poi essere
        interrotte, ciò darebbe luogo darebbe luogo ad un pubblico e clamorosoclamoroso scandalo con pericolo di dimostrazioni ostili a Roma.
        L'Eminentissimo ricorda inoltre il Regolamento del 13 Settembre 1840 circa i rapporti
        fra la Facoltà teologica di Breslavia ed il Vescovo, cui ebbi già occasione di accennare nel
        succitato Rapporto N. 33459 e del quale, del resto, l'E. V. troverà il testo parimenti qui acclu compiegato (Allegato IV). Secondo
        il § 48 lett. b di detto Regolamento, qualora un
        professore nel suo insegnamento o nei suoi scrittiè] e porterà rimedio.al lamentato inconveniente. In conformità di ciò, il Sig. Cardinale
        si propone propone di indirizzarsi senza indugio al summenzionato Ministero del Culto prussiano con un officio, di cui ha inviatola minutun progetto provvisorio diuna minuta provvisoria
            (Allegato V), e mi hachiedesto di significargli quanto prima, a causa della
            ristrettezzamotivo dell'angustia del tempo, se, a mio avviso, nulla ostivi sia nulla in contrario.osti a tale passo.
Inconsvista della urgenza della cosa, hHo risposto oggi stesso all'Eminentissimo Vescovo di Breslavia,
        assicurandolo che avrei immediatamente riferito quanto sopra alla
            S. Sede
                            per quellaa cotesta Suprema S. Congregazione per opportuna cognizioni
        della medesima e per quelle is quegli ulteriori provvedimenti, che Essa giudicasse
        eventualmente del caso. Poiché, poi, l'Emo chiedeva, come ho
            accennato, il mio modesto parere al riguardo, 
                                mi sono troed in vista della urgenza delle cosa, gli ho si-gli ho si-
                            
1º) Non vi èsembravi è dubbio che al Wittig debba essere
        tolta al Wittig la missio canonica ed e proibito agli
        studenti pr di frequentare le sue lezioni.
2º) Nulla parmi che ostisembrarmi ostare a che l'Eminentissimo si rivolga al Ministero del Culto a norma del suaccennato Regolamento, riconosciuto dalla stessa S. Sede nella Convenzione per la erezione della Facoltà teologica di Straburgo del 5 Dicembre 1902 (artic. 4).
3º) Quanto al progetto di minuta mi sono permesso di fareproporre all'Emole se con ogni delicatezza le seguenti osservazioni:
                                alcune modificazioni:, e sempre come avviso puramente personale, alcune modificazioni:
a) Invece delle parole "a causa dell' aperto conflitto del Prof. Dr Wittig colle prescrizioni della S. Sede in cose riguardanti la dottrina cattolica" ho suggerito di porre: "...colle prescrizioni delle competenti Autorità ecclesiastiche...", giacché egli ha in realtà trasgredito anche il precetto dell'Ordinario, il quale gli ha impostoaveva prefisso un termine per sottomet-non sembri che
                            anche
                            l'Ordinario medesimocheanche apparisca di fronte al
            Governodi fronte al Governo che non solo la S. Sede, ma eziandio
        l'Ordinario medesimo riprova e condanna gli errori degli scritti contenuti negli
        scritti in disc questione.
b)Ho Nella frase "non mi è al presente
            (zurzeit) possibile di permettere agli studenti di teologia della diocesi di
        Breslavia di frequentare le di lui lezioni" ho proposto di sopprimere la parola
            zurzeit, la quale poteva potrebbe dare l'impressione che si tratti soltanto di provvedimento puramente
        transitorio.
c) L'ultimo periodo: "In conformità deldel citato § 48 lett. b (del Regolamento) prego che siprovveda prenda un rimedio (Abhilfe) sufficiente per i bisogni degli
        studenti, ad esempio dando l'incarico dell'insegnamento al libero docente Dr
        Altaner di Breslavia" mi è sembrato che autorizzasse una troppo stretta interpretazione deglidell'obblighio del Governo alla Abhilfe,
                            re
                            restringendolo allimitandolo a quello di dare un sostituto al Professore resosidichiarato per i suoi errori inabileinidoneoinabile all'insegnamento delle scienze sacre, senza tuttavia allontanarlo dalla cattedra.nella Facoltà teologica. Perciò ho suggerito q la seguente
        modificazione: "In conformità ... prego che si prenda un corrispondente rimedio. Per i
        bisogni
Mentre sottometto quanto sopra al superiore giudizio ed all'alto senno dell'E. V., chiedendo umilmente venia, se laa causa della mia insufficienza e della ristrettezza del tempo, che, la quale non mi permetteva di attendere le venerate di Lei
            istruzioni,mi avevano fatto cadere inavessierroreato nella suddetta risposta data
        all'Emo Bertram, stimo mio dovere di riferire altresì a V. E. come da molti si
        desidererebbe che cotesto cotesta Suprema, dichiarasse a somiglianza di quanto
        fece già per il Manuel biblique ou Cours d'Ecriture Sainte à l'usage du Séminaire di
        Vigouroux, Bacuez e Brassac, dichiarasse pubblicamente quali sono le erronee ed ereticali dottrine del Wittig. Data invero la grande
        diffusione ed i e lo straordinario favore che i suoi scritti avevanohanno incontrato anche fra moltinumerosi cattolici, sembrerebbe a non pochi opportuno che i fedeli
        fossero autenticamenteautenticamenti [sic] illuminati sugli errori, costanti nelle sue opere, e che hanno condotto alla condanna
        delle medesime sue opere.
Chinato 
                        57r, oberhalb
            des Empfängers hds. von unbekannter Hand notiert, vermutlich von einem
            Nuntiaturangestellten: "C". 
                        
                             
                        Online seit 24.06.2016. 
                    
    Dokument-Nr. 16498
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele
[Berlin], 10. Oktober 1925
                        Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Sul Sac. Prof. Giuseppe Wittig
                        In essa l'L'Eminentissimo cominciava col ricordare i
57v
municata anche a vari Professori e parroci; - 2º)
        gli tolse l'ufficio di Preside della Congregazione mariana degli studenti; - 3º) lo
        fece ammonire per mezzo del decano della Facoltà teologica, affinché evitasse descrizioni
        leggiere e proposizioni temerarie; - 4º) nell'inverno scorso fece redigere dal Sac.
        Prof. Engelberto Krebs di Friburgo un voto sugli errori contenuti nei suoi scritti, che
        mandò allo stesso Wittig, chiedendogli di "Dopoché la Suprema S. Congregazione del S. UOffizio (continuava l'Eminentissimo nella succitata lettera) mi partecipò la condanna dei suoidi lui scritti,
"Ho inoltre l'intenzione:
1º) di ammonire al principio del nuovo semestre gli studenti di teologia di non far nulla, che non possa conciliarsi col rispetto dovuto alla
58r
decisione del S. Offizio.2º) di [sic] suggerire al Prof. Wittig per mezzo del decano della Facoltà teologica di prendere un congedo di sei mesi, perchéaffinché possa meglio comprendererifletterealla sua situazione e siano così evitate non poche spiacevoli impressioni ed inconvenienti.pregiudizi.[
Del resto mi [
I. - Sono volentieri disposto a consigliare al Sac. Prof. Wittig di dimettersi dal suo ufficio di Professore, e chiedo se possa accennare esser ciò il desiderio della S. Sede.
II. La situazione indella Germania richiede una certa circospezione nel trattare questo caso. Infatti:
1º) Il Prof. Wittig ha, a causa del suo stile popolare e letterariamente finomoltissimied assai fino dal punto di vista letterario, numerosissimi aderenti nei circoli colti, anche fra i buoni cattolici;
2º) Molti protestanti tendono già da decenni ad eliminare le Facoltà teologiche cattoliche dal corpo delle Università, perché la condizione dei professori di teologia è, secondo loro, inconciliabile colla "libera scienza" e
58v
cattolica in Germania;3º) Le trattative per il Concordato fra la S. Sede e la Germania comincieranno nel prossimo inverno; il protestantesimo lotta già da alcuni mesi contro
Fin qui l'Emo Bertram.Debbo riconoscere che questa ultima considerazione,
59r
nato Pprofessore. Perciò mi è sembratosembrò necessario di domandargli 
                                Ieri mattina mi
59v
motivi della proibizione
        medesima, di guisa che egli possa rettamente spiegare o
        modificare in nuove edizioni i Il Wittig proseguepassa poi nella sua deplorevolissima risposta a parlare dell'obbligodell'impostogli precetto di emettere la professione di fede ed il giuramento antimodernista, e non si perita di qualificare il motivo
60r
didit, certe quidem ex parte, doctrinam
        divino-catholicam funditus subvertunt) come una "manifesta crassa falsità", giacché al
        contrario, egli afferma, i suoi libri hanno ricondotto alla fede
            eod in essa confermato ed edificato molte persone. Poiché quindiIn conseguenza di ciò, poiché non gli è lecito di negare l'opera di
        Dio, egli non può in coscienza riconoscere né con una firma né
        con un atto quel falso motivo. Del resto 60v
coscienza. Nella succitata lettera l'Emo dichiara che,non esservi più per lui, dopo di ciò, alcun dubbio che debba togliere al Wittig la missio canonica e proibire agli studenti di frequentare le sue lezioni. Poiché, tuttavia,
61r
la letterarisposta del Wittig sarebbe inutile di raccomandargli di prendere un
        congedo, il Sig. Cardinale Bertram mi interessa di portare con ogni
            sollecitudine quanto sopra a conoscenza della S. Sede per le ulteriori
        eventuali istruzioni. D'altra parte, egli aggiunge, secondo il parere del
            Prof. Canonico Seppelt, l'anzidetta proibizione per gli studenti è più facilmente
        attuabile prima del 3 Novembre, giorno in cui ricomincianoieranno le lezioni, 61v
offenda la
        dottrina cattolica, il Vescovo è autorizzato a denunziare il caso al Ministero, il quale, in
        base a tale denunzia, procederà con rigore ed energia [In
62r
gnificato, come mia opinione puramente personale, quanto segue:1º) Non vi è
2º) Nulla parmi che ostisembrarmi ostare a che l'Eminentissimo si rivolga al Ministero del Culto a norma del suaccennato Regolamento, riconosciuto dalla stessa S. Sede nella Convenzione per la erezione della Facoltà teologica di Straburgo del 5 Dicembre 1902 (artic. 4).
3º) Quanto al progetto di minuta mi sono permesso di fareproporre all'Emo
a) Invece delle parole "a causa dell' aperto conflitto del Prof. Dr Wittig colle prescrizioni della S. Sede in cose riguardanti la dottrina cattolica" ho suggerito di porre: "...colle prescrizioni delle competenti Autorità ecclesiastiche...", giacché egli ha in realtà trasgredito anche il precetto dell'Ordinario, il quale gli ha impostoaveva prefisso un termine per sottomet-
62v
tersi, ed altresì affinché
            b)
c) L'ultimo periodo: "In conformità deldel citato § 48 lett. b (del Regolamento) prego che si
63r
degli studenti propongo che sia dato
        l'incarico ...". Mentre sottometto quanto sopra al superiore giudizio ed all'alto senno dell'E. V., chiedendo umilmente venia, se laa causa della mia insufficienza e della ristrettezza del tempo
Chinato
