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                            Dokument-Nr. 10030
                         
                        
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                        Non mancai, appena ricevuta la copia del progetto di risposta del Governo Imperiale
        alla Lettera Pontificia sulla pace, cortesemente comunicatami dal Signor Barone von Bergen,
        di telegrafare all'Emo Signor Cardinale Segretario di Stato un largo ed esatto riassunto
        dell'importante documento.
Ora il sullodato Eminentissimo mi significa che la S. Sede è profondamente sensibile e riconoscente per i sentimenti di conciliazione e di pacificazione così nobilmente espressi nella risposta suddetta. Ben conoscendo, però, le disposizioni delle Potenze colle quali la Germania è in guerra, il Santo Padre non si dissimula menomamente che una risposta alquanto vaga, quale è quella preparata dal Governo Imperiale, provocherebbe immediatamente da parte dell'Intesa un rifiuto assoluto, il quale chiuderebbe la via ad ogni ulteriore trattativa. Quindi, nell'interesse esclusivo della grande causa della pace, l'Emo mi ha dato ordine di pregare cotesto Imperiale Governo di considerare se fosse possibile modificare il suddetto progetto, inserendo l'accettazione esplicita del terzo e quarto capoverso della proposta Pontificia. Se ciò fosse impossibile (il che è da augurare che non sia), l'Eminentissimo mi incarica di domandare all'E. V., se almeno le parole "im Ein-
In attesa pertanto di un cortese ed il più possibile sollecito riscontro, che io possa comunicare alla Santa Sede in questa così urgente ed importante questione, con sensi ecc. 
                        
                             
                        
                             
                        Online seit 24.03.2010. 
                    
    Dokument-Nr. 10030
Pacelli, Eugenio an Michaelis, Georg
 an Michaelis, Georg
München, 18. September 1917
                        Ora il sullodato Eminentissimo mi significa che la S. Sede è profondamente sensibile e riconoscente per i sentimenti di conciliazione e di pacificazione così nobilmente espressi nella risposta suddetta. Ben conoscendo, però, le disposizioni delle Potenze colle quali la Germania è in guerra, il Santo Padre non si dissimula menomamente che una risposta alquanto vaga, quale è quella preparata dal Governo Imperiale, provocherebbe immediatamente da parte dell'Intesa un rifiuto assoluto, il quale chiuderebbe la via ad ogni ulteriore trattativa. Quindi, nell'interesse esclusivo della grande causa della pace, l'Emo mi ha dato ordine di pregare cotesto Imperiale Governo di considerare se fosse possibile modificare il suddetto progetto, inserendo l'accettazione esplicita del terzo e quarto capoverso della proposta Pontificia. Se ciò fosse impossibile (il che è da augurare che non sia), l'Eminentissimo mi incarica di domandare all'E. V., se almeno le parole "im Ein-
184v
klang mit der
        Friedenskundgebung des Reichstages vom 19. Juli d. J.", importano l'accettazione
        dei capoversi 3° e 4° suddetti e se la Santa Sede è autorizzata a dichiararlo alla Potenze
        dell'Intesa. La Santa Sede prega anche di sospendere la pubblicazione del documento in
        discorso fino a che non sia chiarito quanto sopra.In attesa pertanto di un cortese ed il più possibile sollecito riscontro, che io possa comunicare alla Santa Sede in questa così urgente ed importante questione, con sensi ecc.
1↑Protokollnummer rekonstruiert aus Protokollbuch.
                            
                        