Dokument-Nr. 10353
Pacelli, Eugenio an Guerri, Giuseppe
[München], 12. Juli 1921

Regest
Pacelli antwortet auf die Anfrage Guerris vom 18. Juni 1921, dass das Kapitel zu St. Peter in Bautzen den Heiligen Vater mit Schreiben vom 16. März gebeten hatte, anlässlich des siebenhundertsten Gründungsjahres des Kapitels den Apostolischen Protonotar ad instar Jakob Skala kraft apostolischer Autorität ("auctorictate apostolica") durch eine einmalige Ausnahme gegenüber dem Kapitelwahlrecht zum Kapiteldekan ernennen zu wollen. Gemäß dem Telegramm Gasparris vom 12. Juni wurde am 26. Juni, dem Tag der Gründungsfeier des Bautzener Kapitels, mit besonderer Autorisation des Heiligen Stuhl die Wiedererrichtung der Diözese Meißen mit Sitz in Bautzen angekündigt. Mit Telegramm Gasparris vom 14. Juni wurde Skala zum Kapiteldekan ernannt und gemäß eines weiteren Telegramms des Kardinalstaatssekretärs vom 22. Juni durfte er sein Amt vier Tage später antreten. Das genannte Schreiben des Bautzener Kapitels war mit keinem Sichtvermerk versehen und wurde von keinem Empfehlungsschreiben des Bischofs begleitet, weil Skala durch Dekret der Kongregation für die Glaubensverbreitung vom 7. Januar 1921 als interimistischer Apostolischer Administrator nach Kanon 198 § 1 CIC/1917 die Aufgaben des Ordinarius ausübte. Das Bautzener Kapitel teilte Pacelli mit, dass die höchste Dignität im Kapitel die Propstei und die zweite das Dekanat sei. Die Propstei sei aber seit der Reformation vakant und durch den Tod Franz Löbmanns sei nun auch das Dekanat vakant geworden. Die fixe Dotation des Kapitels beträgt 6.000 Mark. Obwohl das Bautzener Kapitel unter Kanon 403 CIC/1917 fällt, schlug Pacelli mit Einwilligung Gasparris vor, in den Bullen über die Wiedererrichtung der Diözese Meißen auf Angaben zu den Dignitäten und Einkommen des Bautzener Domkapitels zu verzichten, da in ganz Deutschland wahrscheinlich eine einheitliche Regelung getroffen werden soll. Pacelli bittet Guerri, bei der Ausstellung der Bullen für den neuen Dekan auf diese Punkte zu achten.
[Kein Betreff]
In riscontro al pregiato Foglio N. 249/21 in data del 18 Giugno p. p. ho l'onore di riferire alla S. V. Illma e Revma quanto segue:
Il Capitolo di S. Pietro in Bautzen con istanza in data del 16 Marzo scorso supplicò il Santo Padre, affinché, pro hac tantum vice et servato de coetero iure electionis in lege fundationis radicato, si designasse, in occasione dei festeggiamenti per il settimo centenario della fondazione del Capitolo stesso, di nominare Decano Auctoritate Apostolica, maioris honoris gratia, il Reverendissimo Mons.  Giacomo Skala, Prelato Domestico (attualmente Protonotario Apostolico ad instar participantium) e Canonico Seniore, cum certo constaret de favorabili voto maioris numeri Canonicorum, si reapse ad electionem processissent.
Debbo aggiungere che il 26 Giugno scorso, nella ricorrenza anzidetta, per
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speciale autorizzazione della S. Sede (comunicata con telegramma dell'Eminentissimo Signor Cardinale Segretario di Stato del 12 di quello stesso mese), venne solennemente annunziato, – sebbene non fossero ancor giunte le relative Bolle, che si attendono però quanto prima –, il ripristinamento dell'antica diocesi di Meissen per la Sassonia con sede in Bautzen, in seguito al quale detto Capitolo di S. Pietro viene ad essere cattedrale. Egualmente per particolare facoltà della S. Sede (partecipata pure con telegramma del prelodato Eminentissimo del 22 dello stesso mese) Mons. Skala prese in quel medesimo giorno possesso del decanato; la nomina del suddetto Prelato a questa Dignità era stata notificata dallo stesso Emo Signor Cardinale con precedente telegramma del 14 d. m.
L'istanza non portava né la commendatizia né il visto dell'Ordinario, perché Mons. Skala era ed è tuttora egli stesso, in virtù del Decreto della S. Congregazione de Propaganda Fide del 7 Gennaio 1921, Amministratore
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Apostolico (interino) della Sassonia, e quindi Ordinario (can. 198 § 1).
Circa gli altri quesiti, contenuti nel succitato Foglio della S. V., il Capitolo di Bautzen, da me interrogato al riguardo, mi comunica ora quanto appresso:
"Decanatus Capituli nunc cathedralis ad St. Petrum Budissae est dignitas secunda. Prima dignitas nempe Praepositura, ab acatholicis occupata, vacat, ita ut praeter unicam infulatam, quae est Decanatus, in Capitulo ad praesens nulla sit alia dignitas connumeranda.
Praebenda Decanatus vacavit per obitum (4. Decembris 1920) Illmi ac Rmi Dni Francisci Loebmann, Episcopi tit. Prienensis et exempti hujus Capituli Decani.
Reditus certi praebendae Decanatis sunt: 6.000 (sex millia) monetae germanicae Marcarum cum libera habitatione in propria curia, alimentis in mensa communi Canonicorum et libero usu servorum, vecturae et bibliothecarum Capituli. Incerti reditus sunt emolumenta quaedam vix memoratu digna. Ex servitio chori et ecclesiae habentur fructus ad normam sacrorum canonum".
Mi sia infine permesso di significare pure alla S. V. che, siccome la questione della provvista dei Canonicati nei Capitoli Cattedrali dovrà probabilmente essere regolata in modo uniforme per tutta la Germania, proposi già alla S. Sede (la Quale, come da telegramma dell'Emo Segretario di Stato del 22 Giugno p. p., si compiacque di accogliere tale suggerimento) che nelle Bolle di ripristinamento della diocesi di Meissen non fosse toccata la questione suaccennata, sebbene il Capitolo di Bautzen abbia a suo favore la legge di fondazione a norma del canone 403. Pregherei quindi subordinatamente la S. V. a voler disporre che lo stesso criterio venga seguito anche nella redazione della Bolla di nomina del nuovo Decano.
Dopo di ciò, con sensi di profondo ossequio mi pregio confermarmi
Della S. V. Illma e Revma
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Guerri, Giuseppe vom 12. Juli 1921, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 10353, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/10353. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 14.05.2013, letzte Änderung am 01.09.2016.