Dokument-Nr. 10694
Tacci, GiovanniPapadopoulos, Isaia an Pacelli, Eugenio
Rom, 14. Januar 1924

Regest
Der Assessor und Sekretär der Kongregation für die Orientalische Kirche Papadopoulos teilt mit, dass der mit der Seelsorge der russischen Emigranten in Deutschland beauftragte Seelsorger Grum-Grgymaylo zum slavisch-byzantinischen Ritus zurückgekehrt ist. Er erhielt vom Papst die Erlaubnis, die Privatmesse nach dem lateinischen Ritus zu zelebrieren. Die Kongregation ihrerseits gab ihm Weisungen und die entsprechenden Fakultäten zur Ausübung seines Amtes. Er soll außerdem in Kontakt mit dem Nuntius bleiben und die Erlaubnis des jeweiligen Ordinarius für alle Amtshandlungen erhalten, die er in Deutschland vornehmen möchte, sowohl ‚ad liceitatem‘ in Bezug auf das Priesteramt als auch ‚ad validitatem‘ in Bezug auf die Diözesanjurisdiktion. Die Kongregation hält die Errichtung eines Zentrums in Berlin mit einer Kapelle und Räumen für die Caritas für möglich. Im Falle von Konversionen russisch-orthodoxer Laien zum Katholizismus soll sich Grum-Grgymaylo an seine Anweisungen halten. Sollten Geistlichen konvertieren wollen, soll er die Fälle an die Kongregation weiterleiten. Papadopoulos beauftragt Pacelli, Grum-Grgymaylo väterlich zu beaufsichtigen und zur Vorsicht zu ermahnen, obwohl dessen litauische Staatsbürgerschaft eine gewisse Distanz zu den politischen Auseinandersetzungen unter den Russen gewährleistet.
Betreff
Circa missione del Rev. Grum Grgimaylo per i Russi
Illmo e Revmo Signore,
Già la S. V. è a giorno della missione per i Russi profughi in Germania, che la S. Sede ha affidato al Rev. P.  Sergio Grum Grgimaylo, Sacerdote Russo ritornato da poco tempo al suo Rito originario Bizantino Slavo in modo definitivo per lavorare più utilmente in favore dei suoi connazionali. Con Rescritto in data 7 corr. Prot.Nº 12106 questa Sacra Congregazione ha pure concesso al medesimo Sacerdote (d'accordo con la Segreteria di Stato di S. S.) il permesso di celebrare la Messa privata anche nel Rito latino ogniqualvolta egli si trovi in tali circostanze da non potere per forza maggiore seguire il Rito Bizantino = amoto tamen quocumque perniciosae admirationis ex parte dissidentium periculo =. Tale clausola fu suggerita, come V. S. ben comprenderà, dalla sfavorevole impressione che suol produrre sull'animo dei dissidenti la mescolanza dei due Riti.
60v
Al Rev. Grum Grgimaylo ho fatto rilasciare un foglio di Istruzioni con le necessarie facoltà per rendergli più spedito e facile il delicato compito che la fiducia della S. Sede ha voluto commettergli, e l'ho esortato a mantenersi in continuo rapporto con la S. V. del cui cortese tramite mi servirò per corrispondere con lui e al cui generoso zelo raccomando fin da questo momento la grande opera della riunione dei dissidenti Russi alla vera Chiesa.
Confido che, per i buoni uffici della S. V. che so molto ben disposta verso questa iniziativa, il Rev. Grgimaylo potrà presto ottenere la concessione di una Chiesa o Cappella da ridurre al Rito Bizantino Slavo in Berlino; in essa dovrebbe formarsi come il centro di tutta l'attività religiosa e caritatevole per i profughi Russi che non mancherebbero in breve tempo di notare il disinteresse della Chiesa Cattolica e dei suoi Sacerdoti per il loro vero bene.
S'intende che il sullodato Sacerdote sia in Berlino sia in qualunque altro luogo della Repubblica Tedesca dove spiegherà la sua azione di zelo dovrà chiedere ed ottenere la previa autorizzazione dei Reverendissimi Ordinari, non solo ad liceitatem per tutti gli atti di Ministero, ma anche ad validitatem per gli atti che suppongono necessariamente la giurisdizione, come l'assistenza ai Matrimoni e la Confessione dei fedeli.
Quanto al ricevere l'abiura dei laici egli si regolerà come è indicato nelle istruzioni dategli e per eventuali abiure di Sacerdoti od altri Ecclesiastici dovrà deferire i singoli casi alla S. C. "Pro Ecclesia Orientali" e stare a quanto gli verrà imposto o suggerito dal medesimo S. Dicastero.
61r
Sarà molto utile che anche la S. V. vigili paternamente sul detto Sacerdote e gli sia largo di consiglio e di conforto, cercando d'insinuargli grande prudenza e circospezione per non urtare il carattere alquanto altero e facilmente suscettibile dei Russi, i quali troppo spesso vedono con diffidenza e con sospetto l'interessamento dei Cattolici a loro favore.
Del resto anche il Rev. Grgimaylo mi ha assicurato della sua perfetta neutralità in riguardo alle competizioni dei vari partiti politici di Russia, e su questo mi dà un certo affidamento anche la sua origine Lituana che lo rende in qualche modo estraneo ad una diretta partecipazione alla vita politica che si agita ora in quella Repubblica.
Iddio, che vuole presto il compimento della grande sua promessa "et fiet unum ovile et unus Pastor", per l'intercessione della Vergine Benedetta e del Grande ed invitto Protomartire dell'Unione S.  Giosafat, benedirà le generose fatiche dei suoi Sacerdoti e le farà prosperare.
È con tale speranza che porgo fin d'ora i miei vivi ringraziamenti alla S. V. per quanto ha fatto e vorrà fare in favore degli Orientali in genere e dei Russi in specie, mentre, approfittando di questo primo incontro, mi dichiaro con particolare considerazione
della S. V. Illma e Revma
devotissimo servo
G. Card. Tacci
Segret.
Isaia Papadopoulos
Assessore
Empfohlene Zitierweise
Tacci, Giovanni an Pacelli, Eugenio vom 14. Januar 1924, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 10694, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/10694. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 18.09.2015, letzte Änderung am 01.02.2022.