Dokument-Nr. 10878
Pacelli, Eugenio an Serafini OSB, Mauro M.
[München], 15. Juli 1922
Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Sulle Religiose Cistercensi di Oberschönenfeld
Mi è pervenuto soltanto la sera dell'8 corrente il venerato Foglio della P. V. Revma N. 6337 in data del 23 Giugno p. p., col quale Ella mi ordinava 1°) di significarLe se convenga accogliere, dato il momento politico attuale della Baviera, la domanda di Mons. Vescovo di Augsburg relativa alle Religiose
1°) Per ciò che riguarda il primo punto, sembrami non che l'accoglimento della domanda in discorso non incontrerebbe difficoltà né da parte del Governo bavarese, né da parte del Parlamento o della pubblica opinione. Infatti, sia la Costituzione germanica (art. 129), come quella particolare bavarese (§ 18), assicurano agli Ordini ed alle Congregazioni religiose il diritto di regolare indipendentemente i loro affari nell'ambito del diritto comune. – D'altra parte, è ben vero che la situazione generale in Germania è ancora assai incerta
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e soggetta a turbamenti ed agitazioni; [Mi sia permesso di aggiungere qualche breve osservazione circa la formula adoperata nella sua domanda dal sullodato Mons. Vescovo di Augsburg, vale a dire "che le Religiose Cistercensi di Oberschönenfeld possano emettere di nuovo, come prima della soppressione del 1803, i voti solenni." Invero, – secondo che trovasi esposto in un articolo del Rev. P. Teobaldo Schiller O. Cist., compilato sugli Atti esistenti nell'Archivio del Monastero medesimo ed intitolato: "Gibt es in Bayern Klosterfrauen mit feierlichen Gelübden?" (Theologisch-praktische Monats-Schrift, Passau 1913, 23. Bd. pag. 45-49) –, dopoché esso venne ristabilito nel 1836, la Curia vescovile di Augsburg permise sul principio soltanto l'emissione dei voti ad triennium, e ciò perché il Governo bavarese non solo aveva fissato per la professione solenne l'età di 33 anni compiuti, ma soprattutto perché esigeva altresì che le novizie prima della
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professione medesima fossero esaminate da una Commissione laica circa la piena libertà della loro determinazione. Anzi in seguito a tale abusiva ingerenza il S. P. 21v
uso, come attesta il summenzionato P. Schiller mi è stato altresì confermato dal Revmo D. Placido Glogger O. S. B., Abate di S. Stefano in Augsburg, dura sino ad oggi. "Secondo le mie informazioni posso assicurare (così mi ha scritto il prelodato Abate) che le domande indirizzate alla Curia vescovile hanno sempre per 'oggetto' 'Emissione dei voti solenni' e nello stesso modo vien data loro evasione. In un sol caso la risposta della Curia vescovile ha nell''oggetto' 'solenni' nel testo 'perpetui' evidentemente per errore. Nel monastero stesso i secondi voti delle Religiose di coro sono ritenuti come solenni".Quanto all'osservanza della clausura, ecco quanto mi comunica egualmente il summenzionato Abate: "Le Monache di Oberschönenfeld non hanno un Istituto di educazione. Allorché il Monastero fu ristabilito, esse dovettero assumere a norma della fondazione una scuola di lavoro per le fanciulle di tre villaggi circonvicini. Tale istruzione viene data da due (o tre) Monache
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Ci sono là occupate tre Monache di coro e due Suore converse. Anche la Priora può andarvi talvolta per visitarle. Le ragazze (circa 15 o 20) vi dimorano soltanto 2°) Per ciò che si riferisce infine alla dipendenza dalla giurisdizione dell'Ordinario, le Religiose desiderano (come risulta dalla lettera della Priora, che qui acclusa
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Lo stesso si verifica pure nei due menzionati Monasteri di Marienthal e Marienstern.Dopo di ciò, con sensi di profondo ossequio, ho l'onore di confermarmi
Della P. V. Revma