Dokument-Nr. 11390
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 18. Juni 1921
Schreiber (Textgenese)
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Viaggio a Berlino – Situazione politica generale – Varie questioni speciali
Il Sig. Cancelliere, nativo del Baden, cattolico convinto e praticante, appartiene all'ala sinistra del Centro. Pur professando sinceramente i principi cattolici, egli è del numero di coloro, che praticamente nel campo soprattutto delle riforme sociali si studiano di andare il più possibile incontro ai socialisti. Il Wirth mira così ad attirare a sé i maggioritari e ad impedire che si uniscano in un blocco unico cogli indipendenti ed ai comunisti. Egli avrebbe ben volentieri affidato il portafoglio degli Esteri all'attuale Ambasciatore
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presso la S. Sede, od al Sig. Rosenberger, Ministro di Germania a Vienna; ma né l'uno né l'altro sono disposti ad accettare. L'attuale Ministro degli Esteri, Sig. Rosen, la cui nomina è stata caldeggiata dal Presidente del Reich Sig. Ebert, rappresentava testé la Germania all'Aia. Nato a Gerusalemme, allorché suo padre era colà Console tedesco, egli conosce molte lingue orientali; è di religione protestante, ma [21r
anche le questioni concordatarie, è ebreo e socialista, due qualità, invero, poco rassicuranti e che non raccomanderebbero molto la di lui persona; tuttavia il Signor Wirth mi ha assicurato che è uomo fino ed educato e che, a suo avviso, non Ebreo è anche il Ministro della ricostruzione Rathenau, noto per i colloqui da lui avuti nei giorni scorsi a Wiesbaden col Ministro francese Loucheur; appartiene al partito democratico e dicesi sia uomo di valore e molto ricco. Nel Gabinetto è rimasto come Ministro del Lavoro il sacerdote Brauns. L'attuale Governo si propone, come ebbi già a riferire nel mio ossequioso Rapporto N. 20616 dell'11 Maggio scorso, di far sinceramente ogni sforzo per eseguire gli enormi impegni assunti dalla Germania coll'accettazione dell'ultimatum, sia per ciò che concerne i pagamenti, come in ciò che riguarda il disarmo; sinora ha pienamente mantenuto i suoi obblighi, superando difficoltà gravissime, massime per
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degli Esteri, se la spinosissima questione dell'Alta Slesia non avrà una soluzione soddisfacente, il 22r
grave peso. Ritiene che l'Austria, come è stata costituita dal trattato di pace, non sia vitale e deplora che una popolazione eminentemente cattolica sia condannata a lenta ma certa rovina.Oltre la situazione politica generale, nei miei colloqui da me avuti col Sig. Cancelliere sono stati toccati i seguenti punti:
1º) Sulla questione del Concordato ho in sostanza ripetuto i concetti già accennati nel mio rispettoso precedente Rapporto N. 20493 del 2 Maggio scorso, massime per le ripercussioni che
2º) Prevenendo le istruzioni impartitemi dall'E. V. coll'ossequiato Dispaccio N. B=21845 del 15 corrente, giuntomi stamane, ho deplorato le indiscrezioni avvenute in questi ultimi tempi nella stampa, notando quanto esse danneggino la stessa Germania, cui tolgono la fiducia delle altre Potenze
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ad intervenire in suo favore. Il Sig. Wirth mi ha assicurato che avrà particolarissima cura, perché simili inconvenienti non si ripetano. Quanto alla nota Commissione d'inchiesta, la quale avrebbe dovuto ora continuare l'esame dei documenti concernenti l'azione della S. Sede per la pace nell'estate del 1917, si è ottenuto, grazie soprattutto alle premure dell'ottimo deputato Revmo Mons. Kaas, che essa rimandasse 3º) Ho vivamente raccomandato, per espresso desiderio dell'Emo Sig. Cardinale Bertram(col quale mi sono incontrato in Berlino)
a) che il Governo del Reich intervenga esso pure nel gravissimo affare della
b) che sia prontamente risolta la questione della nuova organizzazione dell'assistenza religiosa dei militari in Germania, che formava altresì oggetto dell'ossequiato Dispaccio dell'E. V. N. B = 21445 del 31 Maggio scorso. Le proposte dell'Episcopato furono da me presentate al Governo germanico con Nota ufficiale diretta al Sig. Ministro degli Affari Esteri sin dal 16 Febbraio scorso,
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ma sinora non ho ricevuto alcuna risposta. L'Emo Bertram pensa, non senza fondamento, che il ritardo sia dovuto agli ostacoli frapposti presso il Reichswehrministerium dal Vicario generale dell'Ufficio 4º) Ho comunicato al Sig. Cancelliere confidenzialmente e per cortesia l'imminente ripristinamento della diocesi di Meissen in Sassonia, già deciso dalla S. Sede.
Finalmente ho avuto col Sig. Ministro del Culto prussiano Dr. Becker un colloquio circa il difficile argomento delle reciproche relazioni fra i futuri progettati Concordati per la Baviera, per il Reich e per la Prussia; ma su ciò mi riservo di riferire a
Intanto, chinato