Dokument-Nr. 12135
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 24. November 1923

Regest
Pacelli übersendet den zweiten Band der Reihe der Albertus-Magnus-Akademie mit dem Titel "Augustin und die phänomenologische Religionsphilosophie der Gegenwart mit besonderer Berücksichtigung Max Schelers" des Philosophen Joseph Geyser. Der Nuntius hält Geyser eher für einen eklektisch orientierten Philosophen als für einen Thomisten. Dennoch schätzt er das Werk trotz einer stark historischen Ausrichtung für lobenswert ein in Bezug auf die Frage der mittelbaren Gotteserkenntnis und der Beweise seiner Existenz. Im ersten Teil des Werks referiert Geyser die Positionen des Augustinus zu den beiden Themenkomplexen, worauf sich im zweiten Teil eine kritische Betrachtung der Philosophie Winklers und Schelers anschließt.
Betreff
Inviasi una nuova pubblicazione dell'Istituto cattolico di filosofia in Colonia (Geyser – Augustin und die phänomenologische Religionsphilosophie der Gegenwart)
Eminenza Reverendissima,
Col mio rispettoso Rapporto N. 28438 in data del 30 Agosto c. a. compii il dovere di trasmettere all'Eminenza Vostra Reverendissima il primo volume delle pubblicazioni dell'Istituto cattolico di filosofia ( Albertus-Magnus-Akademie ) in Colonia, che aveva per Autore il Direttore stesso dell'Accademia Sac. Prof. Dr.  Switalski.
Ben presto è venuto alla luce un secondo volume, che qui unito mi do egualmente premura di inviare all'Eminenza Vostra. – Esso è opera del Dr.  Giuseppe Geyser , Professore di filosofia nella Università di Friburgo nel Baden, ed ha per titolo " Augustin und die phänomenologische Religionsphilosophie der Gegenwart mit besonderer Beruecksichtigung Max Schelers " (Agostino e la moderna filosofia fenomenologica della religione con speciale riguardo a Max Scheler).
Il Geyser sembra esser piuttosto filosofo eclettico che vero e proprio discepolo di S. Tommaso, la cui dottrina
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(secondo che egli si esprime nella prefazione) è, al pari di quella di S. Agostino e di ogni altro filosofo, subordinata alle condizioni storiche del tempo e non può quindi costituire una norma assoluta della conoscenza. Tuttavia la sua opera è commendevole, in quanto che rappresenta una aperta e forte affermazione della conoscenza mediata di Dio e delle prove della sua esistenza.
Il volume espone nella prima parte, che è la più pregevole e profonda, assai accuratamente la dottrina di S. Agostino su tale argomento e confuta efficacemente l'Hessen, <secondo>1 il quale attribuisce a 2 quel S. Dottore la teoria di <avrebbe ammesso nell'uomo>3 una immediata ed intuitiva conoscenza di Dio nell'uomo <,>4 accanto alla mediata e da questa indipendente. – La seconda parte è una critica di due filosofi fenomenologici: Roberto Winkler e Max Scheler. Circa il primo egli mostra come la sua fenomenologia finisce in ultima analisi col ricollegarsi a Kant . Quanto al secondo l'Autore mette soprattutto in rilievo l'affinità della di lui filosofia della religione con quella del Gratry e critica o chiarisce alcuni punti erronei della sua dottrina; tuttavia (ed in ciò il lavoro
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del Geyser può apparir deficiente) egli non va sino a toccare e discutere il fondamento della medesima.
Chinato umilmente al bacio della sacra Porpora con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1Hds. eingefügt von Pacelli.
2Hds. gestrichen von Pacelli.
3Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
4Hds. gestrichen und eingefügt, vermutlich von Pacelli.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 24. November 1923, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 12135, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/12135. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 23.07.2014, letzte Änderung am 25.02.2019.