TEI-P5
Dokument-Nr. 12152
Facendo seguito al mio Foglio N. 24657 del 23 Luglio
scorso, vedo opportuno di comunicare all'E. V. R. in via strettamente
segreta e confidenziale le seguenti informazioni avute da fonte sicura circa le
vedute di cotesto Sig. Ambasciatore di Germania
relativamente al noto progetto di Concordato per il Reich
.
Dopo il viaggio del Prof. Delbrück
a Roma, il menzionato Sig. von Bergen ha inviato
sull'argomento al Governo del Reich
un lungo Rapporto, nel quale, dopo aver espresso il suo malcontento personale per la
missione assuntasi dal detto Professore, ha aggiunto che, a suo parere, nel progetto dal
medesimo presentato alla S. Sede sono state fatte sin dal principio delle trattative
troppo ampie concessioni; il che, mentre dal punto di vista tattico è un errore da parte del
Governo, non condurrebbe, d'altra parte, alla conclusione
di
fosse messo a parte dei negoziati; il che invece il
Ministero degli Esteri germanico aveva per ora scrupolosamente evitato.
Online seit 31.07.2013, letzte Änderung am 25.04.2017.
Dokument-Nr. 12152
Pacelli, Eugenio
an Borgongini-Duca, Francesco
[München], 07. August 1922
Regest
Vetraulich teilt Pacelli mit, was er aus sicherer Quelle über die Ansicht des deutschen Botschafters beim Heiligen Stuhl von Bergen über den Reichskonkordatsentwurf des Vatikanreferenten im Auswärtigen Amt Delbrueck in Erfahrung brachte. Nach der Romreise Delbruecks beklagte sich von Bergen gegenüber der Reichsregierung über dessen Mission. Darüber hinaus kritisierte der Botschafter die weitgehenden Konzessionen des Entwurfs. In seiner Funktion als preußischer Geschäftsträger beim Heiligen Stuhl empfahl von Bergen, die preußische Regierung über die Verhandlungen zu unterrichten, was das Auswärtige Amt bisher vermied.Betreff
Sul progetto di Concordato per il Reich


Dopo il viaggio del Prof. Delbrück


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un accordo stabile e duraturo. Perciò egli ha proposto
tutta una serie di modificazioni al progetto medesimo, tendenti a ridurre e diminuire le
concessioni stesse. Essendo poi egli, oltre che Ambasciatore del Reich, incaricato anche
degli affari della Prussia presso la S. Sede, ha insistito perché anche il Governo prussiano