Dokument-Nr. 12287
Merry del Val, Raffaele an Pacelli, Eugenio
Rom, 16. Juni 1922

Illmo e Revmo Signore,
Sono ben fortunato di poter mettere nelle mani di V. S., per benevolo assenso del S. Padre, le trattative da iniziare con la Casa editrice Pustet di Ratisbona per la stampa del Breviario proprio del Clero Vaticano. Le dirò, adunque, come fin dal 1918 allo scopo di preparare una nuova edizione del nostro Breviario avevo nominato una Commissione di Canonici – tra i quali Mons. Achille Ratti – e che questa avendo ultimamente posto termine ai suoi lavori mi ha indicato per la stampa la Casa Pustet, anche perché è molto vantaggioso far eseguire in Germania tal lavoro; infatti la tariffa tipografica tedesca – a causa del deprezzamento del marco – risulta di gran lunga inferiore a quella vigente da noi.
Vero è che il Capitolo Vaticano, se dovesse direttamente contrattare col Pustet, non ritrarrebbe lo sperato vantaggio pel fatto che, commissionato il lavoro dall'Italia, il costo della carta e quello della mano d'opera verrebbero conteggiati non già in marchi ma in valuta italiana, con enormi aumenti di prezzo sulla tariffa tedesca e con i gravami che pesano sulle esportazioni. Pertanto il S. Padre che desidera facilitare in tutti i modi al Capitolo Vaticano la stampa del Breviario del quale Egli vivamente si interessa, mi ha autorizzato a pregare la S. V. Illma affinché voglia in nome della S. Sede trattare direttamente con la Casa Pustet, e addi-
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venire alla stipulazione del relativo contratto; dimodoché l'ordinazione al Pustet risulti fatta non dal Capitolo ma da V. S. per conto della S. Sede, ed il lavoro, ultimato che sia, venga consegnato in Nunziatura, donde poi potrà essere inviato direttamente al Vaticano in franchigia doganale.
L'edizione dovrebbe avere le seguenti caratteristiche: 1º  stampa in caratteri rosso e nero; 2º  carta resistente (da scegliere), 3º  formato-8º, 4º  divisa nelle solite quattro parti, 5º  esemplari Nº  500 dei quali Nº  100 in legatura. La Casa dovrebbe ultimare la stampa del Breviario possibilmente in un anno dalla data di presentazione del manoscritto.
Nutro fiducia che il Sig. Pustet vorrà e saprà avvalersi di questa vocazione per usare un atto di deferenza verso la S. Sede, accogliendo in massima le proposte che V. S. gli presenterà, anche se la Casa non potrà metter mano al nostro lavoro che più in là; in tal caso invierei a Monaco una persona che si metta a disposizione della S. V. per regolare le piccole difficoltà d'ordine tecnico che possano sorgere da parte della Tipografia. A premiare poi la deferenza del Pustet, il Capitolo Vaticano non sarebbe <alieno>1 dal domandare al S. Padre una deroga al Motu proprio di Clemente VIII col quale si vieta di stampare o vendere il Salterio Proprio Vaticano senza permesso del Capitolo; si concederebbe, così, al Pustet il privilegio di mettere in vendita a suo esclusivo beneficio un dato numero di esemplari del breviario, i quali senza dubbio verrebbero subito acquistati dalle Biblioteche e dai bibliofili, data la singolarità della edizione. Edizione singolare, perché gli Inni conservano l'antica lezione, riveduta ora su i migliori codici ed edizioni critiche; ed il Salterio che rappresenta una versione pregeronimiana è stato collazionato su la revisione che ne
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fece il celebre filologo e nostro canonico Luca Holste.
Prego intanto V. S. Ill.ma di gradire fin da ora i più sinceri ringraziamenti da parte del R.mo Capitolo per la valida cooperazione ch'Ella sarà per dare alla buona riuscita della cosa, mentre io stesso ho il piacere di raffermarmi
della S. V. Illma
dev.mo
R. Card. Merry del Val
Arciprete di S. Pietro.
1Hds. eingefügt vom Schreiber.
Empfohlene Zitierweise
Merry del Val, Raffaele an Pacelli, Eugenio vom 16. Juni 1922, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 12287, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/12287. Letzter Zugriff am: 27.04.2024.
Online seit 31.07.2013.