TEI-P5
Dokument-Nr. 15231
Col mio rispettoso Rapporto N. 30624 in data del 3 Giugno scorso compii il
doloroso ufficio di annunziare all'E. V. R. la morte del Revmo
Mons. Ferdinando de Schloer, Vescovo di Erzbipoli [sic] o Würzburg, mancato ai vivi il
giorno precedente nella grave età di 85 anni.
È parimenti ben noto all'E. V. come a causa delle condizioni mentali del sullodato Mons. de Schloer (Rapporto N. 16693 del 17 Maggio 1920) il S. Padreaffidò nominò
Amministratore Apostolico ad di detta diocesi ad nutum S. Sedis il
Metropolitano Mons. Giacomo de Hauck, Arcivescovo di Bamberga (Cifrato N. 228 del
24 di quello stesso mese di Maggio), ordinandomi di emanare il relativo Decreto; il che
fu da me compiuto senza indugio in data del 26 Maggio 1920.
Dopo la morte di Mons. de Schloermi aveva parimenti
mi ha espresso la sua brama di essere liberato, dopo oltre quattro anni, dall'onere
dell'ammirazione della diocesi medesima. Avendomi, d'altra
parte, il nuovo Ministro Presidente in Baviera,
Sig. Held dato la più formale assicurazione
che il nuo Concordato bavarese sarebbe stato approvato dal Landtage ratificato nel mese di
Luglio, mi era sembrato
subordinatamente che, ad evitare questioni di principio col Governo nella nomina del nuovo
Vescovo, avrebbe potuto attendersi la ratifica del Concordato, di guisa che la provvista della Sede vescovile in discorso
avrebbe potuto compiersi secondo il modo
ivi fissato, evitando così qualsiasi controversia. Pur troppo, però, poi
secondo esigendo i protestanti che venga al tempo
stesso regolata anche la loro situazione e non
aven essendo ancora terminate le relative
trattative,ma sen senza rinunciare però ad avere parte
nella scelta del Vescovo, e mise difatti subito innanzi il il proprio candidato, Sac. Prof.
Mattia Ehrenfried, del quale parlerò in appresso. Si presentano quindi, se non erro, tre
modi di soluzione, che sottopongo al superiore giudizio
dell'E. V.:
1°) Attendere la ratifica del Concordato. Tale soluzione ha il vantaggio, come si è accennato, di eliminare qual-non fnon favorevole ad un regolare governo regime di una diocesi così difficile ed
importante.
2°) Adottare, anche prima della ratifica del Concordato, il metodo ivi stabilito. Ciò presuppone naturalmente il consenso del Governo, che tuttavia non credo sarebbe difficile ad ottenere. In tal caso i Vescovi potrebbero nella prossima Conferenza diFulda Frisinga, la
quale ha luogo al principio
di Settembre, proporre la li lista dei candidati, ed i Capitoli od almeno il
Capitolo di Würzburg, dovrebbero
ricevere l'istruzione di presentare alla S. Sede le
loro.sui nei pubblici fogli. – Nella scelta del nuovo Pastore occorre, a mio umilissimo
parere, tener presenti (come ebbi già occasione di accennare nel mio rispettoso Rapporto
N. 28005 del 14 Luglio 1923) due punti: 1°) la importante diocesi di Würzburg, di
difficile amministrazione per avere anche una notevole Diaspora (il suo territorio si
estende, oltre i confini della Baviera, nella Turingia), ha sofferto non poco negli ultimi
dieci o dodici anni a causa delle suaccennate condizioni del compianto Mons. de Schlör, né a
ciò ha potuto portare pienamente rimedio il governo provvisoria e da lungi di
Mons. Arcivescovo, e dello stesso Sig. Ministro del
Culto, essere
preferibile preferibile che il nuovo Vescovo
sia preso da fuori della dalla diocesi di Würzburg, ove il clero è diviso ed i nomi
dei candidati alla Sede episcopale è stataportata,
si come ho accennato, sino sui pubblici fogli, discreditandovariecclesiasticidella diocesi stessa. Naturalmente un ecclesiastico
[prov] proveniente da altra diocesi avrebbe lo svantaggio di essere
conoscere meno bene le condizioni locali e dovrebbe in
principio procedere colla più
prudente circospezione.
Ciò posto, i candidati, che, al-sino per quanto è sinora a mia conoscenza,
sembrerebbero i più adatti all'alto ufficio, sono due:
1°) Il Rev. Dr. Mattia Ehrenfried, professore di apologetica, pteologia pastorale ed omeletica ne nell'istituto
teologico di Eichstätt,di circa 53 anni. Egli ha compiuto i suoi studi nel Collegio Germanico-Ungarico in Roma; conosce quindi i veri e sani metodi dell'insegnamento
filosofico e teologico, è (come mi consta da private informazioni) anche sotto
questo aspetto del tutto sicuro e gode stima nel
clero per essere pure redattore del
Bollettino per il Clero in Baviera(Blätter für den kathol. Klerus). Appartiene alla diocesi di Eichstätt, e quel Revmo Vescovo
lo ha testé proposto per Canonico di
Capitolo cattedrale (cfr. Rapporto N. 30904 del 22 corrente), raccomandandolo
come sacerdote di straordinario talentoed
Ques L'Emo Sig. Cardinale Arcivescovo
di Monaco, da me riservatamente interrogato al riguardo, lo ritiene come il più idoneo. Qualora l'E. V. lo giudicasse opportuno, potrebbero forse chiedersi ulteriori
informazioni al sullodato Vescovo di Eichstätt per ciò che riguarda le sue capacità nel campo della cura delle anime e
dell'amministrazione diocesana. Qualora poi la scelta del S. Padre cadesse
sull'Ehrenfried, l'E. V. giudicherà pure se non fosse necessario o conveniente di togliere qualsiasi apparenza di
presentazione del Governo,
e per il chebasterebbe fare una dichiarazione verbale al Sig. Ministro del Culto, nella quale si esprimesse che la
elezione del S. Pa di Sua Santità è stata motivata unicamente dalle qualità personali
dell'ecclesiastico in discorso.
2°) Il Revmo D. Simone Landersdorfer,
agli studi collo stesso agio dell'Abate di Scheyern. agli studi. Il
Revmo Abate di Scheyern ha anche idee chiare e giuste nelle questioni
degli studi di filosofia e di teologia p per il Clero clero,
cosaunoun altro membrodello stesso Ordine fosse nominato alla Sede di Würzburg,
ciò potrebbe produrre un qualche malcontento negli altri Ordini e nel clero secolare della
Baviera.
Nel riferire quanto sopra all'E. V. per quelle istruzioni,, che Le piacesse di impartirmi in questo importante e delicato argomento, m'inchino
22r, links über der Betreffzeile hds. von unbekannter Hand notiert,
vermutlich von einem Nuntiaturangestellten: "C".
Online seit 18.09.2015.
Dokument-Nr. 15231
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
[München], 31. Juli 1924
Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Provvista della diocesi di Würzburg
È parimenti ben noto all'E. V. come a causa delle condizioni mentali del sullodato Mons. de Schloer (Rapporto N. 16693 del 17 Maggio 1920) il S. Padre
Dopo la morte di Mons. de Schloer
22v
si ènaturalmente manifestato il vivo e
generale desiderio che la diocesi di Würzburg riceva un nuovo Pastore. Lo stesso Mons. de Hauck 23r
tutto è stato dovuto rimandare al mese di
Ottobre. Fu perciò che, in una conversazione avuta la sera del 15 corrente col
Sig. Ministro del Culto, cercai, come da me e dichiarando di non aver alcun incarico dalla S. Sede al
riguardo di toccare la questione. Il Dr. Matt si mostrò ben disposto a regolare con speciale accordo la provvista di
quella Sede, 1°) Attendere la ratifica del Concordato. Tale soluzione ha il vantaggio, come si è accennato, di eliminare qual-
23v
siasi questione di principio od indebita ingerenza del Governo; anche di fronte al Clero ed al popolo, essendo la scelta
fatta in base alle liste dei Vescovi e dei Capitoli, si toglierebbe qualsiasi sospetto di particolari od
indebite influenze. D'altra
parte, però, ciò prolungherebbe ancora lo stato attuale, 2°) Adottare, anche prima della ratifica del Concordato, il metodo ivi stabilito. Ciò presuppone naturalmente il consenso del Governo, che tuttavia non credo sarebbe difficile ad ottenere. In tal caso i Vescovi potrebbero nella prossima Conferenza di
24r
3°) Nomina diretta della S. Sede. Ciò avrebbe il notevolissimo vantaggio di provvedere subito di un
nuovo Pastore quella diocesi e di troncare ogni diceria e
discussionesulle persone dei veri o presunti candidati, apparse anche
24v
di Bamberga. Il rispetto verso
l'autorità vescovile ha non poco sofferto nel clero; gli impiegati della Curia vescovile si
son venuti abituando a far da loro; sembra quindi necessario un Pastore prudente, ma altresì attivo ed energico, il quale con intelligente ed
infaticabile zelo metta di nuovo in ordine, e risollevi lo
stato della diocesistessa. 2°) Würzburg, come è ben noto, ha una Università dello
Stato con Facoltà teologica, la quale lascia non poco a desiderare, quanto all'ordinamento degli studied ove, secondo che ho più volte compiuto il dovere di
riferire, accanto a buoni Professori, come lo Zahn ed il Gillmann, ve
ne sono altri, che hanno dato occasione a censure, come il Merkle e l'Hehn.
Parrebbe quindi indispensabile che il nuovo Vescovo, oltre alla sana
dottrina, possedesse anche25r
una piena conoscenza
dei veri metodi dell'insegnamento filosofico-teologico, ed anche autorità e prestigio nel campo scientifico, affine di potersi
imporre alla Facoltà medesima e metter mano alle necessarie riforme. – Oltre a ciò, è parere di non pochiCiò posto, i candidati, che, al-
25v
meno 1°) Il Rev. Dr. Mattia Ehrenfried, professore di apologetica,
26r
ottimo oratore. 2°) Il Revmo D. Simone Landersdorfer
26v
O. S. B., Abate di Scheyern.
Nato il 2 Ottobre 1880 in Neutenkam (Niederbayern), e quindi nella età di
44 anni, Dottore in filologia semitica ed in S. Teologia, fu addetto alla cura delle anime nel Monastero di Plankstetten, poi prefetto
nel Seminario di Scheyern, Sotto-priore in quell'Abazia, ed infine Professore di scienze
bibliche nel Collegio di S. Anselmo in Roma. Autore di numerosi e dotti lavori di orientalistica e di esegesi dell'antico Testamento, egli gode nel campo scientifico (come
ho appreso anche dal Revmo Mons. Prof. Grabmann) un'autorità senza dubbio
superiore a quella dell'Ehrenfried, il quale, distratto da molte altre cure e lavori, non ha potuto
dedicarsi 27r
non comune, anche abbastanza rara negliecclesiastici in Germania, anche fra
i migliori; è Prelato calmo, energico, dotato di qualità di governo. Alla sua eventuale nomina non opporrebbe difficoltà il Sig. Ministro del Culto, sebbene
l'Ehrenfried sia persona più grata. L'unica difficoltà, a quel che
subordinatamente mi sembra, è che in Baviera su otto Vescovi
uno è già benedettino,
vale a dire il summenzionato Vescovo di Eichstätt (ormai
nel 77esimo anno di età); se quindi Nel riferire quanto sopra all'E. V. per quelle istruzioni,, che Le piacesse di impartirmi in questo importante e delicato argomento, m'inchino
1↑Zwar verwandte Pacelli für die Ausfertigung dieses Berichts, da es in ihm um eine
bayerische Angelegenheit ging, einen Münchener Briefbogen, jedoch sandte er ihn
wahrscheinlich von Berlin aus ab, wo er sich zu diesem Zeitpunkt befand
.
