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Dokument-Nr. 15272
Nel processo, che si sta ora svolgendo in Monaco in seguito alla sommossa nazionalista
del Novembre scorso, il Generale Ludendorff, uno degli accusati, si diffuse nel
suo discorso di difesa si diffuse in
tendenzioseed infondateaccuse non solo contro il Centro tedesco ed il partito popolare
bavarese, ma anche contro i Gesuiti, l'Emo
Cardinale Faulhaber e la stessa S. Sede, la quale avrebbe fatto accusandola di
aver fatto e di fare ancora una politica così ostile colla Germania. L'E. V. R. troverà qui
accluso il testo del discorso medesimo, quale è stato riprodotto nel Bayerischer Kurier (Allegato I) e
nelle Münchner Neueste
Nachrichten (Allegato II). Esso è un sintomo caratteristico dell'in-
I giornali cattolici non hanno mancato di ribattere le calunnie del Ludendorff, come l'E. V. potrà rilevaredall'accluso
[d] num dal numero parimenti qui compiegato del Bayerischer Kurier
(Allegato III), nel quale sono pubblicati tre articoli, il primo del Sig. Barone von Cramer-Klett ed il secondo della redazione stessa del giornale ("La lotta contro
Roma"), ed il terzo,
ilil quale mette in rilievo l'opera caritatevole del S. Padre a favore della Germania.
Stamane poi è venuto a visitarmi il Sig. Barone von Stengel, Consigliere ministeriale nel Dicastero degli Esteri, per manifestarmi, per incarico del Consigliere di Stato, Sig. Schmelzle,rappresentante del Sig. Ministro Presidente, in questi giorni assente da Monaco, quantopenosamente il Governo bavarese penosi siano riusciti tali attacchi ald' dall'altra,
eventualmente alla Francia per accusare la
S. Sede di germanofilia contro la
S. Sede.
Chinato Chinato
9r, links über den Briefkopf hds. von
unbekannter Hand notiert, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten: "C".
Online seit 18.09.2015.
Dokument-Nr. 15272
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 03. März 1924
Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Attacchi del Generale Ludendorff contro la S. Sede
9v
tollerante e fanatico furor protestanticus, eccitato dalla propria decadenza e dal
crescente prestigio del Papato.I giornali cattolici non hanno mancato di ribattere le calunnie del Ludendorff, come l'E. V. potrà rilevare
Stamane poi è venuto a visitarmi il Sig. Barone von Stengel, Consigliere ministeriale nel Dicastero degli Esteri, per manifestarmi, per incarico del Consigliere di Stato, Sig. Schmelzle,rappresentante del Sig. Ministro Presidente, in questi giorni assente da Monaco, quanto
10r
Governo
bavarese, il quale esattamente conosce ed apprezza l'attitudine non
solo corretta, ma benevola ed amichevole della S. Sede, sia durante che dopo la guerra, nei riguardi della
Germania. Il Governo (ha soggiunto) non può aver nessuna responsabilitá per ció
che ha detto un uomo privato, e
non bavarese, quale è il menzionato Generale. Ho chiesto al Sig. Barone, se il Governo
si proponeva di fare qualche
dichiarazione al riguardo, ed egli mi ha risposto che la cosa era stata [considerata]
ma si teme, che, essendo in corso il processo, una simile dichiarazione
era [anche] ufficiosa, darebbe occasione
pretesto, da una parte, al Ludendorff per nuovi spiacevoli attacchi e,