TEI-P5
Dokument-Nr. 18258
Mi pervenne regolarmente il venerato Dispaccio dell'E. V. R.
N. 2361/26 del 14 Ottobre p.p. relativo alla provvista della Sede vescovile di
Rottenburg.
Come ebbi già occasione di accennare nel mio rispettoso Rapporto N. 35970 del 31 Agosto p.p., - affine di chiarire meglio la questione di fronte al Governo del Württemberg, ho procurato di avere un abboccamento col Ministro dell'Interno, Sig. Bolz, appartenente al partito del Centro e personaggio, a quanto mi è stato assicurato, degno di fiducia. Egli ha avuto la cortesia di venire qui in Rorschach, ove ho avuto con lui un lungo colloquio Lunedì 8 corrente dalle 2 alle 4 pomeridiane.
Ho cominciato, da parte mia, a spiegare al Signor Ministro il punto di vista della S. Sede.una un nuovo
Concordato, e dalla Prussia, che è in trattative allo stesso scopo in trattative,senza dubbio estremamente ardue, ma, almeno sino ad ora, non senza
speranza di esito soddisfacente. Il Württemberg ha
creduto invece di tenere un'altra via; esso ha voluto ignorare la S. Sede; nonostante le osservazioni presentate dal compianto Vescovo di
Rottenburg, Mons. von Keppler, e lerespingono ogn rifiutano di
trattare colla S. Sede, ottenessero migliori condizioni di quelli, che hanno concluso o
intendono di concludere nuovi Concordati, ed in particolare
mantenessero l'elezione capitolare dei Vescovi, la
quale non è stata dalla S. Sede accordata alla Baviera ed alla Prussia, pur concedendo una qualche partecipazione dei
Capitoli cattedrali, ad esempio mediante le
liste. Né il Governo potrebbe addurre in suo favore le prestazioni finanziarie, che ha
continuato a soddisfare verso la Chiesa, giacché queste sono fondate
Il Sig. Ministromi ha risposto
dandomi copia di una lettera a lui diretta
dal Consigliere ministeriale nel Ministero del Culto, Sig. Meyding, relatore per l'affare in
questione (cfr. Allegato). In essa, richiamandosi le trattative che precedettero le anzidette
Bolle, si dimostra il carattere contrattuale della disposizione relativa al diritto di
elezione vescovile spettante al Capitolo cattedrale. Opinione comune anche dei giuristi cattolici in Germania(salvo rareeccezioni) è la permanenza in vigore delle Bolle in discorso; lo Stato, in seguito alla nuova
Costituzione del Reich, non ha fatto altro se non rinunziare ai suoi diritti di
interven-prespingonol'idea di qualsiasi [negoziato]
contatto con Roma; essi preferirebbero di trattare piuttosto col diavolo (lieber mit
dem Teufel); anche perché temono che nei negoziati
coll'abile diplomazia pontificia sarebbero messi nel sacco. La legge unilaterale sulle
Chiese, da me sopra citata, non riguarda che questioni di amministrazione, di imposte
ecclesiastiche, ecc.; da essa fu eliminata qualsiasi disposizione circa le nomine ag
agli uffici ecclesiastici e non si trova quindi in opposizione colle Bolle di
circoscrizione. Se perciò ora la S. Sede nominerà il nuovo Vescovo non
saràmal ma il Ministero del Culto indirizzerà, non alla
S. Sede, perché non vuole avere rapporti con Roma, ma alla Curia vescovile una protesta
o riserva per l'avvenire. Esso teme infatti che, in una nuo occasione di una nuova
vacanza, la S. Sede potrebbe nominare un non-C diocesi la proprietà stessa del degli edifici delConvittioteologico, a condizione che
il Vescovo si fosse obbligato ad inviare i teo gli studenti di s. teologia alla
Facoltà anzidetta. Oltre la suaccennata protesta vi sarà probabilmente interpellanza al Landtag con relativa dichiarazione del Ministro
nel senso nello stesso senso.
Ho replicato al Sig.M Bolz che il Sommo Pontefice Benedetto XV di s.m.
nella Allocuzione concistoriale del 21 Novembre 1921 1921 dichiarò che non esser più in vigore i Concordati conclusi già cogli
Stati, i quali, in seguito a profondi rivolgimenti politici, avevano cessato di essere
la stessa persona morale.Princip Sovrani nelle Bolle di circoscrizione; ma rimaneva sempre vero che queste non sono più intieramente applicabili, ma
debbono essere adattate alle nuove circostanze, il che non può essere fatto
senza un nuovo accordo fra le due Alte Parti contraenti. Aggiunsi sembrarmi, dal punto di
vista del dirittointernazionale, ben strana e contraddittoria l'attitudine del Governo del Württemberg; esso per vieti pregiudiziconfessionali, incomprensibili in pieno secolo ventesimo,
ignora l'altra Parte contraente, vale a dire la S. Sede, e rifiuta qualsiasi contatto
con Essa; d'altra parte, esige l'applicazione del trattato, la cui esecuzione, massime dopo così gravi rivolgimenti politici, richiede necessariamente
unail
G lo Stato ha emanato una legge unilaterale, pro intende anch'Essa di
procedere liberamente. La "legge sulle Chiese" del (Gesetz
über die Kirchen) del 3 Marzo 1924 prescrive anche, contiene anche
prescrizioni riguardo all'ammissione agli uffici
ecclesiastici, vale a dire la condizione della cittadinanza tedesca, e quindi entranel regolamento di materia concernente altresì le più volte
menzionate Bolle. Se il Governointende d'inviare la sua protesta alla Curia vescovile, sbaglia
d'indirizzo, giacché questa non è competente nell'argomento, e se il Governo credesse di
fare nel Landtag dichiarazioni false od anche offensive per la S. Sede (come
sarebbe l'accusa di violazione della fede dei trattati), Questa avrebbe modo di rispondere e
di difendersi, sia per mezzo della pubblica stampa, sia anche con Nota diretta al Governo
centrale del Reich, presso ilha gli feci osservare che
il Ministri partito stesso può e deve farsi valere e che i Ministri cattolici
sono obbligati ad opporsi alla protesta, che il Ministero del Culto si propone di fare, contro la nomina diretta
della S. Sede, ed nonché alla minaccia di sop sospensione delle prestazioni finanziarie dello Stato.
Il Sig. Bolz mi disse che avrebbe parlato della cosa col Signor Bazille e mi chiese se sarebbe stato possibile un accordo ristretto alla provvista della Sede vescovile ed alle prestazioni finanziarie. Egli pensava che un simile accordo avrebbe potuto concludersi, come già al tempo delle Bolle di circoscrizione, in comunan-ed anche eforse anche oltre i confini di
essa.p dato notizia al Ministero di Stato del Württemberg della del
surriferitao colloquio." Il Sig. Presidente dello Stato vuole esaminare una la questione di un
un eventuale inizio di trattative con Vostra Eccellenza. Il medesimo Sig. Presidente crede
tuttavia di non poter dare una definitiva risposta, se non non dopo
essersi informato dallo stato delle dei negoziati la Prussia e delle possibilità di
un Concordato col Reich". Il sullodato Sig. Ministro si riserva di darmi ulteriori informazioni al riguardo. - Sembraquindi cheilGovernodel Württemberg [ein Wort unlesbar] in modo così risoluto l'idea di qualsiasi contatto con Roma, e si
sarebbe quasi tentati di dire che anche per il protestantissimo Württemberg [vier Wörter unlesbar] il [ein Wort unlesbar] che il diavolo non è
poi così brutto come si dipinge".
Per ciò che riguarda le persone dei candidati, le ulteriori informazioni da me prese confermano che il Revmo Mons. Sproll, Vicario capitolare, ed il Rev. Prof. Baur sono, fra gli ecclesiastici del Württemberg, i più degni ed idonei per l'alto ufficio, come pure che contro nessuno dei due il Governo avrebbe alcunché da obbiettare. Credo tuttavia cheil nel Baur la S. Sede troverebbe
un Prelato più pronto ed atto ad eseguire le Sue direttive
nelle vertenze o nelle lotte, che occorresse di regolare o di sostenere con quel Governo,
nonché più capace di attuare le tanto necessarie riforme nella istruzione ed educazione del
clero.
Chinato
46r, links oberhalb des Textkörpers hds. von unbekannter Hand,
vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Online seit 29.01.2018, letzte Änderung am 10.09.2018.
Dokument-Nr. 18258
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Rorschach, 20. November 1926
Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Circa la provvista della Sede vescovile di Rottenburg
Come ebbi già occasione di accennare nel mio rispettoso Rapporto N. 35970 del 31 Agosto p.p., - affine di chiarire meglio la questione di fronte al Governo del Württemberg, ho procurato di avere un abboccamento col Ministro dell'Interno, Sig. Bolz, appartenente al partito del Centro e personaggio, a quanto mi è stato assicurato, degno di fiducia. Egli ha avuto la cortesia di venire qui in Rorschach, ove ho avuto con lui un lungo colloquio Lunedì 8 corrente dalle 2 alle 4 pomeridiane.
Ho cominciato, da parte mia, a spiegare al Signor Ministro il punto di vista della S. Sede.
46v
La
rivoluzione in Germania ha portato un mutamento radicale nel
complesso dei rapporti fra Chiesa e Stato, i quali esigono per conseguenza un nuovo
regolamento. La nuova Costituzione del Reich ha reso
impossibile la esecuzione delle Bolle di circoscrizione in tutte le loro parti; di qui la
necessità di addivenire a nuove Convenzioni fra i due Poteri, adattate alle mutate
circostanze. Una siffatta necessità è stata riconosciuta dai due più grandi Stati della
Germania: vale a dire, dalla Baviera, la quale ha già concluso 47r
richieste dello stesso
partito del Centro, ha rifiutato di qualsiasi negoziato con
essaed ha invece emanato una legge unilaterale sulle Chiese.
È naturale quindi che la S. Sede
si ritenga anche dal canto suo libera, ed applicando il
diritto comune, intende ora di nominare direttamente il nuovo Vescovo. Sarebbe, del resto, evidentemente
ingiusto, se gli Stati, i quali, come il Württemberg, 47v
non sulle Bolle, le quali non hanno fatto altro che fissarne
l'ammontare, ma sulla secolarizzazione. Delrimanente, come i cattolici hanno bisogno dei voti dei
protestanti per la convenzionedei programmati [ein Wort
unlesbar] nel Parlamento, così, viceversa, i protestanti non possono fare a
meno del concorso dei cattolici, di guisa che praticamente, anche prescindendo dalla evidente ingiustizia, il Governo non potrebbe addivenire
alla soppressione delle prestazioni anzidette.Il Sig. Ministro
48r
to, senza toccare altrimenti il valore di quelle
Convenzioni e continuando anzi a soddisfare agli obblighi da esse derivanti. D'altra parte, la situazione nel
Württemberg, in cui i cattolici sono una piccola minoranza, è tale che non permette
trattative concordatarie. I protestanti, di cui una buona parte, spesso a differenza dei
loro pastori, sono credenti ed attaccati alla loro fede, 48v
eletto dal Capitolo, ma verrà nominato direttamente
dalla S. Sede, la stampa protestante aprirà una vivace campagna, accusando la
S. Sede medesima di infedeltà e violazione dei trattati. Il Presidente dello Stato del
Württemberg, che è al tempo stesso Ministro del Culto, Sig. Bazille, nato da padre francese
cattolico, ma educato nella religione protestante, sebbene personalmente non fanatico, anzi
piuttosto indifferente nella questione religiosa, e forse non del
tutto alieno dal trattare colla S. Sede, tuttavia,
spinto dal suo partito, dovrà prendere posizione intorno alla vertenza
nel senso protestante. Qualora la S. Sede nomini come Vescovo un ecclesiastico, che non sia persona ingrata, le prestazioni finanziarie
non verranno soppresse; 49r
württemberghese od
un non-tedesco, o forse anche (horribile dictu) un Gesuita, il quale potrebbe [ein Wort unlesbar] la frequenza dei giovani
chierici nella Facoltà teologica della Università di Tübingen,
creando un Seminario con corsi interni propri; punto questo, a cui il Governo tiene
straordinariamente, tanto che nell'ultimotempo di Mons. von Keppler erano corsi negoziati, in virtù dei quali lo Stato avrebbe
ceduto alla Ho replicato al Sig.
49v
Tuttavia, per ciò che riguarda la
Germania, essendo in corso trattative, la S. Sede non aveva voluto risolvere la
questione teorica, consigliando piuttosto di scioglierla praticamente colla rapida
conclusione di nuove Convenzioni. Sia pure che lo Stato aveva dichiarato di rinunziare a dei
diritti accordati già ai 50r
nuova reciproca intesa, ed accusa la S. Sede medesima di mancanza di fedeltà alle Convenzioni, Questa, dopo una inutile attesa di vari anni, e dopo che 50v
quale il Nunzio è
accreditato e che non mancherebbe di trasmetterla al
Governo württemberghese. Avendo, poi, il Sig. Bolz, dietro mia domanda, ammesso che il
partito del Centro nel Württemberg, sebbene in minoranza, è indispensabile per la costituzione di
qualsiasi stabile Gabinetto, Il Sig. Bolz mi disse che avrebbe parlato della cosa col Signor Bazille e mi chiese se sarebbe stato possibile un accordo ristretto alla provvista della Sede vescovile ed alle prestazioni finanziarie. Egli pensava che un simile accordo avrebbe potuto concludersi, come già al tempo delle Bolle di circoscrizione, in comunan-
51r
za cogli altri due Stati della provincia
ecclesiastica del Reno superiore, ossia il Baden e l'Hessen. Risposi, come mio avviso personale, che la
S. Sede avrebbe avuto scarso interesse ad una tale
Convenzionee che del resto essa, nel momento presente avrebbe irrimediabilmente
pregiudicato le pendenti trattative colla Prussia, la quale, dopo un siffatto precedente,
non si presterebbe mai più ad includere, - ciò che sembra di
concedere già tanto a malincuore - la inclusione sia pur soltanto in termini assai ridotti, delle suaccennate materie. Pregai il Sig. Ministro di
riflettere bene che la presente vertenza del Württemberg non può essere considerata dalla
S. Sede isolatamente, ma è una questione di principio, la quale può avere le più gravi
ripercussioni per il regolamento dei rapporti fra Chiesa e Stato intuttala Germania(esclusa forsela Baviera)
51v
Con lettera in data di ieri, giuntami ora, il Sig. Ministro mi ha significato di aver Per ciò che riguarda le persone dei candidati, le ulteriori informazioni da me prese confermano che il Revmo Mons. Sproll, Vicario capitolare, ed il Rev. Prof. Baur sono, fra gli ecclesiastici del Württemberg, i più degni ed idonei per l'alto ufficio, come pure che contro nessuno dei due il Governo avrebbe alcunché da obbiettare. Credo tuttavia che
Chinato