TEI-P5
                        
                            Dokument-Nr. 18558
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Ho avuto più volte occasione di riferire all'E. V. R. intorno
                allal'accanita campagna scatenata sulla stampa protestante e
        democratica contro il futuro Concordato colla Prussia o col Reich. Pur troppo ad essa non
        sono rimasti estranei anche alcuni circoli cattolici di sinistra,
        aderenti alla tendenza del Michel (cfr. Rapporto N. 36959 del 25 Febbraio 1927) e
        della Rhein-Mainische Volkszeitung (cfr. Rapporto N. 37582 del 10 Giugno
        1927).
L'Episcopato tedesco, riunito in questi giorni nella Conferenza annuale di Fulda,ha preoccupato da detta campagna, ha creduto necessario di emanare una pubblica
        dichiarazione, a mio umile avviso, assai lodevole ed opportuna,
        della quale l'E. V. troverà qui unito il testo. In essa i Revmi Vescovi respingono,come errorela richiestacome basata su falsi presupposti, la pretesa che i rapporti
        fra, non il singolo Vescovo, e nemmeno la Conferenza
        vescovile, ma la Sede Apostolica, giacché, secondo la dottrina fede cattolica, il
        primato di giurisdizione del Romano Pontefice come Successore di Pietro, basato sulla
        istituzione di Cristo, abbraccia il
                            g [regime] comprende il governo della Chiesa universale, mentre che al singolo
        Vescovo è conferita soltanto la potestà pastorale nella singola diocesi, affine di
            "reggere la Chiesa di Dio" affinché in essa, secondo il detto dell'Apostolo, "regga
        la Chiesa di Dio" in subordinazione alla Suprema Autorità ecclesiastica. - Perciò l'intero
        popolo cattolico ha diritto ha diritto a
                            a ciò che il nuovo anzidettoanzidetto ordinamento, nel quale non vi è da temere in alcun modo
        una violazionesi [ein
            Wort unlesbar] esso si volesse invece attuare in una
        maniera, la quale non avesse, come si addice, riguardo ai diritti fondamentali della Chiesa cattolica".
La opportuna dichiarazioneI Revmi Prelati conchiudonotermina affermandoavere che la surriferita
        dichiarazione ha unicamente per iscopo la di eliminare gli errori circa la natura e
        la necessità dei pendenti negoziati e quindi di mantenerecontribuire allaal mantenimento della pubblica pace.
Chinato 
                        595r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
        notiert: "C". 
                        
                             
                        Online seit 25.02.2019. 
                    
    Dokument-Nr. 18558
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 11. August 1927
                        Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Dichiarazione della Conferenza vescovile di Fulda intorno alle
        trattative concordatarie
                        L'Episcopato tedesco, riunito in questi giorni nella Conferenza annuale di Fulda,
595v
Chiesa e Stato, il cui nuovo ordinamento è divenuto
        necessario in seguito ai profondi rivolgimenti dell'ultimo decennio, siano regolati con
        legge unilaterale dello Stato. La dichiarazione proseguecontinua poi nei seguenti termini: "Per la Chiesa cattolica è
        competente in tale nuovo ordinamento596r
della competenza dello Stato, abbia luogo
        mediante trattative colla Santa Sede. Il rendere impossibili queste trattative sarebbe un
        attentato ai diritti dell'Autorità ecclesiastica e del popolo cattolico, il quale giammai
        non rinunzierà a che il menzionato nuovo ordinamento si compia nelin modo corrispondente così agli inalienabili diritti della Chiesa
        cattolica come alla posizione dello Stato. Non gioverebbe alla pace, se La opportuna dichiarazioneI Revmi Prelati conchiudonotermina affermando
Chinato
