Dokument-Nr. 19509

Sunto del "Pro-Memoria" presentato dalla Conferenza dei Vescovi Armeni Cattolici alla "Società delle Nazioni", vor dem 24. Juli 1928

I punti principali toccati dal "Pro Memoria" dei Vescovi Armeni riuniti in conferenza a Roma, e presentato in loro nome alla Società delle Nazioni, sono i seguenti:
1) inosservanza da parte della Turchia dello spirito e della lettera del Trattato di Losanna per ciò che riguarda la formazione delle "Commissions spéciales" incaricate di elaborare le disposizioni relative allo statuto familiare e personale delle "Minorités". In dette Commissioni i rappresentanti delle "Minoritès" si sono trovati inferiori di numero a quelli del Governo: sono [ein Wort unlesbar]1 stati inoltre ammessi, solamente a titolo di semplice consultazione. Tutto ciò ontro [sic] le disposizioni esplicite del Trattato di Losanna che stabilisce il numero uguale e la partecipazione attiva dei delegati delle Minoranze.
2) Prendendo pretesto dalla promulgazione d'un nuovo Codice Civile basato sulla legislazione svizzera, il governo turco si è dichiarato "laicisé". Con ciò le "Minorités" da oggi a domani, sarebbero scomparse come
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è scomparsa l'antica Monarchia ottomana la quale le aveva riconosciute come tali. A tacere d'altro, la Conferenza dei Vescovi armeni non può ammettere che un atto unilaterale e di legislazione interna del Governo turco abbia potuto sopprimere di colpo le garanzie internazionali assicurate alle "Minorités" dal Trattato di Losanna che il medesimo Governo ha sottoscritto.
3) Di fatto poi, non esiste alcuna eguaglianza, a dispetto della nuova Legislazione, tra mussulmani e non mussulmani in Turchia. Basti notare che questi ultimi sono esclusi da ogni funzione pubblica, da ogni istituto finanziario o commerciale; vien perfino loro negata la facoltà di libera circolazione da un territorio all'altro e il governo di Angora è arrivato al colmo di rimettere in vigore la legge detta "des biens abandonnés", applicata durante la guerra quando le popolazioni cristiane erano deportate e massacrate. Il Governo di Angora inoltre affettando d'ignorare ufficialmente l'esistenza delle Comunità non mussulmane, ne perseguisce la disorganizzazione, e per mezzo di riunioni di dissidenti usurpa i diritti del clero e perfino il titolo di patriarca.
4) Sono restate anche allo stato di lettera morta tutte
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le stipulazioni del Trattato di Losanna, nominatamente l'art. 43 riguardante lo statuto familiare e personale non che l'amministrazione delle chiese, cimiteri e altri stabilimenti religiosi o di carità. Questa amministrazione è stata sottratta all'autorità dei rappresentanti legittimi della Comunità Armena-Cattolica. È inutile parlare dei sussidi in favore delle "Minorités" non mussulmane, che pure sono previsti nell'art. 41.
5) nessuno pensa a contestare al governo turco, il diritto di esigere l'insegnamento della lingua turca nelle scuole cattoliche: ma il governo di Angora esercita tale diritto in modo da compromettere l'esistenza delle scuole stesse, imponendo alle scuole in favore dei professori turchi degli stipendi sproporzionati alle risorse delle dette scuole, di cui la maggior parte sono gratuite.
La Conferenza Armena-Cattolica protesta altamente contro tali arbitri e ricorre al Tribunale della Società delle Nazioni domandando:
1) che le stipulazioni del Trattato di Losanna relative alla protezione delle "Minorités" siano effettivamente
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applicate in Turchia;
2) che sia rispettato lo statuto famigliare e personale degli Armeni-Cattolici;
3) che il Capo religioso della Comunità Armeno-Cattolica sia il solo rappresentante qualificato e autorizzato per la direzione e amministrazione delle istituzioni religiose, scolastiche e di beneficenza, dipendenti dalla detta Comunità;
4) che nessuno possa attribuirsi il titolo e le funzioni di patriarca;
5) che sia restituito agli Armeni lontani dalle comunità, il diritto di rientrare in Turchia e ivi soggiornare liberamente;
6) che la legge "des Biens abandonnés" sia abolita;
7) che la libertà d'insegnamento specialmente religioso sia rispettata.
1Masch. gestrichen.
Empfohlene Zitierweise
Anlage vom vor dem 24. Juli 1928, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19509, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19509. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 20.01.2020.