Dokument-Nr. 20083
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 11. September 1926

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sul regolamento della situazione della Chiesa Cattolica in Russia
  Dopo   un intiero anno, il Governo dei Sovieti ha creduto di dare una risposta alla Nota da me indirizzata a questo Ambasciatore Sig. Krestinski in data 7 Settembre 1925 conformemente alle venerate istruzioni impartitemi dall'E. V. R. coi cogli ossequiati Dispacci NN. 44948 e 45551 rispettivamente in data del 12 e del 27 Agosto s. a.
La mattina di Giovedì 26 Agosto p. p. venne a visitarmi il Sig. Stefano Bratman-Brodowski, Consigliere dell'Ambasciata, incaricato, come egli mi disse, dal suo Governo di comunicarmi verbalmente l' la suaccennata risposta. Premise che no il Governo medesimo non intendeva di concludere una Convenzione colla S. Sede, ma di emanare una legge unilaterale, per la quale tuttavia era necessaria la previa intesa ed appro-
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vazione della stessa S. Sede. Tenendo poi dinanzi a sé un lungo Dispaccio in lingua russa ricevuto da contenente le ricevute relative istruzioni, , me ne diede notizia in lingua tedesca espose in tedesco la sostanza, nel moo in modo del tutto confuso ed intercalando continuamente il suo dire con "Ich weiss es nicht", "So verstehe ich" ed altre simili frasi. Dopoché ebbe finito di parlare, procurai di fargli comprendere che non mi era in tal guisa possibile di fare alla S. Sede una sicura ed esatta relazione della risposta del Governo dei Sovieti, ed aggiunsi che, se anche egli non era autorizzato a rimettermi una Nota sottoscritta, avrebbe potuto almeno farmi dare aver avere un appunto Promemoria non firmato, come aveva fatto già l'Ambasciatore Krestinski nel Febbraio dello scorso anno. Il Sig. Bratman-Brodowski si schermì alquanto in principio;
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mi promise poscia, nondimeno, che avrebbe soddisfatto tale mia richiesta, salvo a, accennando però che avrebbe dovuto prima domandare le istruzioni a Mosca. Siccome poi egli affermava che il Governo era andato andato ora molto innanzi nelle sue concessioni e si augurava che esse sarebbero, state come si conviene, apprezzate dalla S. Sede, gli risposi che, per quanto avevo potuto comprendere dalla sua non eccessivamente chiara esposizione, il Governo anzidetto manteneva, in quasi tutti i punti più importanti le restrizioni del primo progetto, dichiarato dalla S. Sede inaccettabile; - che l'esempio della legge italiana e francese, anch'essae del resto puramente unilateralei e non accettate dalla Chiesa, non faceva ad rem, giacché, ad esempio, se la legge francese privò la Chiesa dei suoi beni, la lasciò però almeno libera nellae nomine
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ecclesiastiche, mentre ora il Governo dei Sovieti s'impadronisce della proprietà ecclesiastica e vuole entrare in dette nomine; che sorprende il vedere come l'attuale regime, mantenga ancora le antiche re prescrizioni dell' del regime zarista, ecc. Stamane alle ore 11 il Sig. Bratman-Brodowski mi ha mi ha finalmente consegnato i Fogli, che qui acclusi mi do premura di trasmettere all'E. V. In essi, come si è già sopra osservato, vengono confermate le proposte restrizioni del Febbraio 1925 a (tra le quali sembrano particolarmente gravi: i<l> diritt<o>i di destituzione dei Vescovi e di parroci, pur nel senso della privazione dell'esercizio delle loro funzioni nel territorio della Unione delle Repubbliche dei Sovieti; l'interdizione delle Congregazioni religiose, anche con scopo caritatevole; la proibizione del rito orientale; le disposizioni intorno all'inseg alla scuola), ad ad eccezione, se non erro, dei seguenti punti: 1º) Il riconoscimento della Ggerarchia cattolica verrebbe ora espresso, secondo la lettera A, nello stesso progetto di Statuto della religione cattolica. 2º) Il consenso del Governo per la nomina dei ministri del culto sembra essere piuttosto un diritto (negativo) di rifiuto e, da quanto mi disse il menzionato Consigliere d'ambasciata, parrebbe che non difficile
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Alle ore 11 di stamane, dopo ripetute premure da me fatte, il Sig. Bratman-Brodowski mi ha finalmente consegnato i Fogli, che qui acclusi compio il dovere di trasmettere senza indugio all'E. V. In essi, vengono, come si è già sopra osservato, confermate, le salvo alcuni ad accezione di alcuni punti, le restrizioni del primitivo progetto dell'anteriore progetto del Febbraio 1925, tra le quali sembrano particolarmente gravi: il diritto di destituzione dei Vescovi e dei parroci, pur nel senso della privazione dell'esercizio delle loro funzioni nel territorio della Unione delle Repubbliche dei Sovieti ; l'interdizione delle Congregazioni religiose, anche con scopo caritatevole ; la proibizione del rito orientale ; le disposizioni intorno alla scuola e all'insegnamento religioso. - Altri punti rappresentano presentano concessioni piuttosto ap-
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parenti che reali o contengono formule, le quali, nella loro indeterminatezza, possono offrire il pretesto di vessazioni ed abusi da parte del Governo bolscevico; ad es., il riconoscimento del libr libero esercizio del culto cattolico, a condizione però che non nuoccia all'ordine pubblico dell'Unione delle Repubbliche dei Sovieti e di una delle Repubbliche medesime (lett. A capov. 1); il bisogno dell'autorizzazione del Governo affinché quei n per i ministri del culto, che ricevono i loro poteri da persone o da istituzioni non soggette alle leggi della Unione (ibid. capov. 3); le disposizioni relative allo scioglimento dei gruppi di credenti ed all'annullamento dei contratti. Concessioni invece non prive di notevole importanza sarebbero, se non erro, le seguenti: 1º) Il riconoscimento della Gerarchia cattolica verrebbe ora, espresso nello stesso progetto di Statuto (lett. A. capov. 2 e 3). 2º) Il
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consenso del Governo per la nomina dei ministri di culto sembra essere piuttosto un diritto (negativo) di rifiuto ed anzi, secondo quanto mi disse il menpiù volte menzionato Sig. Bratman-Brodowski, parrebbe non difficile di ottenere la dichiarazione che si tratta soltanto di obbiezioni di ordine politico. 3º)  Sono ammesse la comunicazione diretta dei ministri del culto colla S. Sede (ibid.). Tuttavia per la pubblicazione degli Atti di carattere giuridico della S. Sede medesima rimane l'obbligo dell'autorizzazione del Commissariato del popolo per gli affari esteri (Narco mendel). 4º) È permesso di ricevere soccorsi dall'estero, però sotto il controllo del Governo (lett. H e J). Non risulta tuttavia chiaramente se ciò sia concesso soltanto per gli edifici e gli oggetti del culto, ovvero anche per i bisogni del clero, per i Seminari, ecc.
Nel sottomettere quanto sopra al superiore giudizio dell'E. V., m'inchino
41r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C"; links unterhalb der Betreffzeile hds. von Pacelli notiert: "X".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 11. September 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 20083, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/20083. Letzter Zugriff am: 17.05.2024.
Online seit 29.01.2018.