Dokument-Nr. 2041
Pacelli, Eugenio an [Pizzardo, Giuseppe]
[Ohne Ort], 07. Oktober 1923

Regest
Pacelli berichtet über den Fortschritt bei dem vom Heiligen Stuhl in Auftrag gegebenen Kauf von Aluminiumgeschirr für armenische Waisenkinder, der seine finanziellen Engpässe weiter verschlimmert. Darüber hinaus kommentiert er die Anweisung, die er bezüglich seiner Anwesenheit in München und Berlin aus Rom erhielt. Pacelli führt aus, dass er Reichskanzler Stresemann und verschiedenen Botschaftern zugesagte, bei Bedarf umgehend nach Berlin zu kommen. Generell versteht er die Weisung aber in dem Sinn, dass die Konkordatsverhandlungen mit Bayern Vorrang haben, und bittet um Mitteilung, falls diese Interpretation falsch sein sollte. Abschließend weist der Nuntius darauf hin, dass er, falls er sich öfter als bisher in Berlin aufhalten soll, weitere finanzielle Mittel benötigt.
[Kein Betreff]
Carissimo Monsignore
Ho continuato gli acquisti dei nuovi oggetti per mezzo della nota religiosa. Ho già tutte le scodelle e tutti i bicchieri. Finora ho speso Lire 1.300 (non 1200, come credo di averLe scritto l'altro giorno) + 4.400 = 5.700. Mi trovo, Mgre, in non lieve imbarazzo, anche perché sto in deficit notevole anche colle spese d'officio, e non ho danaro!
Ieri ricevetti il telegramma circa la residenza Berlino – Monaco. Cercherò di eseguirlo in quanto è possibile umanamente, e mi permetto di notare:
1°) In Berlino Governo e Corpo diplom. desiderano, è vero, la mia presenza, ma tutti conoscono e riconoscono la ragione importate che mi trattiene in Monaco. Al Cancelliere ho ripetuto che in qualsiasi momento la mia presenza fosse specialmente desiderata, non ha che a farmelo sapere e vado subito. Così <Lo stesso>1 pure ho detto anche a qualche Ambasciatore.
2°) Se io debbo trattenermi spesso ed a lungo in Berlino, le trattative del Conc. bavarese soffriranno inevitabilmente ulteriori deplorevoli ritardi, giacché io là non ho né l'Archivio
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né i libri necessari, né il modo di conferire coi Ministri (l'altra sera ebbi una conferenza di due ore col Min. del Culto), coi deputati, cogli ecclesiastici ecc. bavaresi, né (il che è soprattutto il tempo e la tranquillità per lavorare, essendo continuamente assalito e molestato da visite, inviti, ecc. Ciò feci riflettere all'ottimo Ambasciatore Bergen, ma naturalmente a lui non importa nulla del Concordato bavarese, anzi ... Interpreto quindi l'ordine di dividere il soggiorno nel senso che il Concordato non ne soffra. Qualora questa interpretazione non fosse esatta <corretta>2, prego di avvertirmene, ma naturalmente in questo caso declino ogni responsabilità per gli inevitabili ritardi e le conseguenze che ne potrebbero derivare.
3°) Finalmente (non duole di tornare su questo argomento), se debbo più spesso e più a lungo andare e rimanere in B. di quel che ho fatto finora, mi abbisogna una notevole somma di danaro per sopperire alle relative spese. Senza di esso3
Con inalterabile affetto
Sempre Suo
+ Eugenio Pacelli
1Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
2Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
3Hds. gestrichen von Pacelli.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an [Pizzardo, Giuseppe] vom 07. Oktober 1923, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 2041, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/2041. Letzter Zugriff am: 09.12.2024.
Online seit 24.10.2013, letzte Änderung am 20.01.2020.