Dokument-Nr. 20413
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 26. August 19291

Schreiber (Textgenese)
StenotypistUnbekannte HandCentozPacelliCentozPacelli
Betreff
Imploransi Il Principe Federico di Hohenzollern (Sigmaringa) implora Pontificie onorificenze
Sua Altezza il Principe Federico di Hohenzollern (Sigmaringa) mi ha con lettera del 2 Settembre corr., pregato di interessarmi ad ottenere Pontificie onorificenze a favore dei suoi funzionari, Sig. Dr. Enrico Aengenheister, presidente delConsiglio delle Finanze di Corte, ed il Sig. Dr. Giacomo Paefgen, membro delsuddetto Consiglio.
Egli implora per il primo la Commenda con placca dell'Ordine di S. Silvestro e per il secondo la il Cavalierato dell'Ordine di S. Gregorio Magno. Ambedue, afferma Sua Altezza, si occuparono molto dei lavori per le miefondazioni a pro dei conventi di Beuron e di Habsthal ed entrambi sono cattolici convinti e fedelissimi alla Chiesa.
Non mancai di interrogare in proposito il competente Ordinario, Rev.mo Mons. Arcivescovo di Friburgo in Br., il quale con lettera del 15 corr. mese, mi ha risposto quanto segue:
"I Signori Dr. Enrico Aengenheister e Dr. Giacomo Paefgen sono pienamente degni di una distinzione da parte del Santo Padre.
51v
Tra il Principe di Hohenzollern ed il presidente Governo di Sigmaringa esiste la contesail dissensoper cui quest'ultimo è del parere che dell'opinione che secondo la legge prussiana del 1920, il "Fürst von Hohenzollern" deve chiamarsi "Prinz von Hohenzollern" e porta indebitamente il titolo di "Fürst", mentre Sua Altezza è convinta che in base in virtù del Trattato della Convenzione conchiusa tra i suoi antenati e lo Stato prussiano, ha pieno assoluto diritto al titolo di Fürst, che la menzionata legge non poté unilateralmentemenomare. Questo dissenso si è esteso anche è passato ancheneiprivati rapporti tra il Principe ed il presidente del Governo, come pure tra i loro funzionari. È quindi da aspettarsi supporre che la concessione delle proposte onorificenze provocherà una certa sensazione darà nell'occhio nella piccola città di Sigmaringa e sarà amaramente sentita dal presidente del Governo.
TentaiCercai due anni orsono, ma invano, di riconciliare il Prin almeno nei lr loro rapporti privati il Principe ed il presidentedel Governo ma fu rinvano. Ambedue sono fedeli cattolici; le loro relazioni con me sono molto buone".
Essendo i prelodati Signori, anche a parere dell'Ordinario, del tutto degni della implorata onorificenza, non sembraa mio umile esubordinatoavviso che la contesa esistente tra il Principe ed il presidente del Governo una causa sufficiente per rifiutare una distinzione che il Santo Padre darebbe ai medesimi per motivi esclusivamente religiosi, cioè in quanto essi sono fedeli e benemeriti cattolici.
Chinato ...
51r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
1Ursprünglich angegebenes Datum "21 Agosto 1929" hds. vermutlich von Pacelli geändert.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 26. August 19291, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 20413, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/20413. Letzter Zugriff am: 09.05.2025.
Online seit 20.01.2020.