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                            Dokument-Nr. 20413
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Sua Altezza il Principe Federico di Hohenzollern (Sigmaringaen) mi ha con lettera del
        2 Settembre corr., pregato di interessarmi ad ottenere
        Pontificie onorificenze a favore dei suoi funzionari,impiegati, il Sig. Dr. Enrico Aengenheister, pPresidente della CameraConsiglio delle Finanze di Corte,(Hofkammer-Präsident), ed il Sig. Dr. Giacomo Paeffgen, Consiglieremembro delsuddetto Consiglio.Camera (Hofkammerrat).
Egli implora per il primo la Commenda con placca dell'Ordine di S. Silvestro e per il secondo la il Cavalierato dell'Ordine di S. Gregorio Magno. "Ambedue, afferma(scrive Sua Altezza,) si occuparono molto dei lavori per le miesuemiefondazionidonazioni a pro dei conventi di Beuron e di Habsthal ed entrambi sono cattolici convinti e fedelissimi alla Chiesa".
Non mancai di interrogare in proposito il competente Ordinario, Rev.mo Mons. Arcivescovo di Friburgo in Br., il quale con lettera del 15 corr. mese, mi ha risposto quanto segue:
"I Signori Dr. Enrico Aengenheister e Dr. Giacomo Paeffgen sono pienamente degni di una distinzione da parte del Santo Padre.
"Tentai,Cercai, due anni orsono, ma invano, di riconciliare il Prin almeno nei lr loro rapporti privati il Principe ed il presidente,del Governo ma fu rinvano. Ambedue sono fedeli cattolici; le loro relazioni con me sono molto buone". - Personalmente mirincresce rincrescerebbe, se a causa della
            suaccennata situazione le dette onorificenze non potessero essere conferite".
Essendo i prelodati Signori, anche a parere dell'Ordinario, del tutto degni della implorata onorificenza, non sembra,a mio umile esubordinatoavviso, che la contesa esistente tra il Principe ed il presidente del Governonon sia per sé una causa sufficiente per rifiutare una distinzione che il Santo Padre darebbe ai medesimi per motivi soltantoesclusivamente religiosi, cioè in quanto essi sono buoni efedeli e benemeriti cattolici. Forse potrebbesi nel relativo Breve evitare la menzione dell'ufficio che essiharicoprono presso il Principe.
Ad ogni modo, nel sottomettere quanto sopra al giudizio dell'E. V., m'inchino
Chinato ... 
                        51r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
        notiert: "C". 
                        
                             
                        
                             
                        Online seit 20.01.2020. 
                    
    Dokument-Nr. 20413
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 26. August 19291
                            
                        Schreiber (Textgenese)
StenotypistUnbekannte HandCentozPacelliCentozPacelliBetreff
Imploransi Il Principe Federico di
        Hohenzollern (Sigmaringaen) implora Pontificie onorificenze
                        Egli implora per il primo la Commenda con placca dell'Ordine di S. Silvestro e per il secondo la il Cavalierato dell'Ordine di S. Gregorio Magno. "Ambedue, afferma(scrive Sua Altezza,) si occuparono molto dei lavori per le miesuemiefondazionidonazioni a pro dei conventi di Beuron e di Habsthal ed entrambi sono cattolici convinti e fedelissimi alla Chiesa".
Non mancai di interrogare in proposito il competente Ordinario, Rev.mo Mons. Arcivescovo di Friburgo in Br., il quale con lettera del 15 corr. mese, mi ha risposto quanto segue:
"I Signori Dr. Enrico Aengenheister e Dr. Giacomo Paeffgen sono pienamente degni di una distinzione da parte del Santo Padre.
51v
Tra il Principe di Hohenzollern ed il presidente
            delGgovernoativo di Sigmaringaen esiste la contesailun dissenso, giacchéper cui quest'ultimo è del parere che
        dell'opinione che secondo la legge prussiana del 1920, il "Fürst von
        Hohenzollern" deve chiamarsi "Prinz von Hohenzollern" e porta indebitamente il titolo di
        "Fürst", mentre il primo èSua Altezza è convintao che in base in virtù del Trattato
        della Convenzione conchiusa tra i suoi antenati e lo Stato prussiano, ha pieno assoluto diritto al titolo di
            Fürst, titolo che la menzionata legge non poté togliere unilateralmente.menomare. Questo dissenso si è esteso anche è passato ancheneaiprivati rapporti privati tra il Principe
        ed il presidente anzidetto,del Governo, come pure tra i loro funzionari. È quindi da aspettarsi
            supporre che la concessione delle proposte onorificenze
        provocherà una certa sensazione darà nell'occhio nella piccola città
        di Sigmaringaen e produrràsarà amaramente sentita dalimpressione nel menzionato presidente del
            Governo."Tentai,Cercai, due anni orsono, ma invano, di riconciliare il Prin almeno nei lr loro rapporti privati il Principe ed il presidente,del Governo ma fu rinvano. Ambedue sono fedeli cattolici; le loro relazioni con me sono molto buone". - Personalmente mi
Essendo i prelodati Signori, anche a parere dell'Ordinario, del tutto degni della implorata onorificenza, non sembra,a mio umile esubordinatoavviso, che la contesa esistente tra il Principe ed il presidente del Governonon sia per sé una causa sufficiente per rifiutare una distinzione che il Santo Padre darebbe ai medesimi per motivi soltantoesclusivamente religiosi, cioè in quanto essi sono buoni efedeli e benemeriti cattolici. Forse potrebbesi nel relativo Breve evitare la menzione dell'ufficio che essi
Ad ogni modo, nel sottomettere quanto sopra al giudizio dell'E. V., m'inchino
Chinato ...
1↑Ursprünglich angegebenes Datum "21 Agosto 1929" hds. vermutlich von Pacelli
            geändert.
                            
                        