Dokument-Nr. 2284
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
Berlin, 25. Juni 1924
Regest
Pacelli teilt mit, dass er zur Einleitung der Verhandlungen über die Aufnahme diplomatischer Beziehungen zwischen der Sowjetunion und dem Heiligen Stuhl den Protokollchef im Auswärtigen Amt von Gülich um Vermittlung mit dem sowjetischen Geschäftsträger Bratman-Brodowski bat. Dieser hatte ihm einen Besuch abgestattet und die Absicht seiner Regierung mitgeteilt, die Verhandlungen mit dem Heiligen Stuhl nicht in Berlin, sondern in Rom führen zu wollen. Bratman-Brodowski erklärte sich aber gleichzeitig bereit, die schriftlichen Mitteilungen Pacellis nach Moskau weiterzuleiten. Der Nuntius erklärte ihm, dass angesichts des ungeklärten Verhältnisses zwischen dem Heiligen Stuhl und Italien Verhandlungen mittels der russischen Botschaft beim italienischen Staat an der Kurie auf Ablehnung stoßen. Kritischer Punkt der Unterredung war die verlangte rechtliche Anerkennung des sowjetischen Staats durch den Heiligen Stuhl als Bedingung für die Aufnahme von diplomatischen Beziehungen. Der Heilige Stuhl hält dies für verfrüht. Eine Antwort seiner Regierung erwartet Bratman-Brodowski nicht vor dem 30. Juni.Betreff
Sulle trattative per il regolamento della situazione della Chiesa cattolica in
Russia
Mi pervennero l'altro ieri sera ad ora tarda i due veneratitelegrammi, coi quali l'Eminenza Vostra Reverendissima mi ordinava di iniziare subito con questo Incaricato d'Affari della Repubblica dei Sovieti





Ieri mattina mi recai senza indugio al Ministero degli Esteri e pregai il Capo del protocollo Sig. von Gülich

Il Bratman-Brodowski (ebreo, a quanto mi ha confidato il Sig. von Gülich, come l'Ambasciatore Krestinski) è venuto infatti da me stamane alle ore 10¾. Conoscendo egli poco la lingua francese, la conversazione si è svolta in tedesco. Gli ho significato che la S. Sede mi aveva dato l'incarico di trattare colla Rappresentanza della Unione delle Repubbliche Federate dei Sovieti in Berlino sulla situazione ecclesiastica in Russia, e gli ho mostrato al tempo stesso il Foglio
85v
dell'Eminenza Vostra 




86r
che tale non poteva essere il senso di quelle
parole, avendo il P. Tacchi Venturi espressamente significato nello stesso colloquio
del 22 Febbraio al Sig. Mikhailoff che la S. Sede giudicava prematuro il riconoscimento
in discorso. E poiché il Bratman Brodowski insisteva ancora, ripetendo l'argomento
dell'attitudine invariabilmente tenuta dal Governo dei Sovieti con tutte le altre Potenze,
dalle quali ha già ottenuto od è in via di ottenere il riconoscimento de jure, gli ho
dimostrato come la S. Sede non può essere trattata alla stessa stregua e cogli stessi
criteri degli Stati, i quali sono guidati da scopi politici o da interessi economici e
commerciali.Oltre a ciò gli ho dato, sempre in conformità del menzionato Pro-memoria, alcune spiegazioni circa il punto relativo al libero esercizio del culto nelle chiese.
Infine, per evitare i ritardi cui mi accennò questo Ambasciatore


Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Hds. gestrichen, vermutlich vom Verfasser.
2↑Hds.
eingefügt, vermutlich von Pacelli.