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                            Dokument-Nr. 240
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Eminenza Reverendissima,
Come ebbi l'onore di riferire all'Eminenza Vostra Reverendissima col mio rispettoso Rapporto N. 12163 in data del 23 Febbraio p. p., durante la seconda rivoluzione in Baviera alla fine dello scorso mese il palazzo episcopale di Augsburg venne invaso dai tumultanti
 alla fine dello scorso mese il palazzo episcopale di Augsburg venne invaso dai tumultanti , mentre il Vescovo
, mentre il Vescovo riusciva a stento a fuggire, rifugiandosi in luogo ignoto. Essendo poi venuto a conoscere
        segretamente che egli trovavasi nel Monastero benedettino di
            S. Ottilie
        riusciva a stento a fuggire, rifugiandosi in luogo ignoto. Essendo poi venuto a conoscere
        segretamente che egli trovavasi nel Monastero benedettino di
            S. Ottilie , credetti opportuno di scrivergli una lettera di conforto.
        Monsignor de Lingg, il quale ha molto gradito tale attenzione, nella sua risposta
        pervenutami ora mi ha narrato il doloroso incidente nei termini seguenti:
, credetti opportuno di scrivergli una lettera di conforto.
        Monsignor de Lingg, il quale ha molto gradito tale attenzione, nella sua risposta
        pervenutami ora mi ha narrato il doloroso incidente nei termini seguenti:
"Circa duecento Spartachiani entrarono all'improvviso nel mio palazzo,
        tutto saccheggiando e distruggendo. Essi però miravano specialmente a colpire la mia persona
        ed avevano avuto l'incarico di assassinarmi, come essi stessi
 entrarono all'improvviso nel mio palazzo,
        tutto saccheggiando e distruggendo. Essi però miravano specialmente a colpire la mia persona
        ed avevano avuto l'incarico di assassinarmi, come essi stessi
        
Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione mi pregio confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico 
                        
                             
                        Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 29.09.2014. 
                    
    Dokument-Nr. 240
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
 an Gasparri, Pietro
München, 24. März 1919
                        Regest
Pacelli schrieb dem Augsburger Bischof Lingg nach seiner Flucht vor den revolutionären Tumulten einen tröstenden Brief. Daraufhin schilderte Lingg ihm den Ablauf des Tumultes: zahlreiche Mitglieder des Spartakusbundes hätten versucht, ihn zu töten, und er habe sich nur mit Mühe retten können.Betreff
Sull'attentato contro il Vescovo di Augsburg
                        Come ebbi l'onore di riferire all'Eminenza Vostra Reverendissima col mio rispettoso Rapporto N. 12163 in data del 23 Febbraio p. p., durante la seconda rivoluzione in Baviera
 alla fine dello scorso mese il palazzo episcopale di Augsburg venne invaso dai tumultanti
 alla fine dello scorso mese il palazzo episcopale di Augsburg venne invaso dai tumultanti , mentre il Vescovo
, mentre il Vescovo riusciva a stento a fuggire, rifugiandosi in luogo ignoto. Essendo poi venuto a conoscere
        segretamente che egli trovavasi nel Monastero benedettino di
            S. Ottilie
        riusciva a stento a fuggire, rifugiandosi in luogo ignoto. Essendo poi venuto a conoscere
        segretamente che egli trovavasi nel Monastero benedettino di
            S. Ottilie , credetti opportuno di scrivergli una lettera di conforto.
        Monsignor de Lingg, il quale ha molto gradito tale attenzione, nella sua risposta
        pervenutami ora mi ha narrato il doloroso incidente nei termini seguenti:
, credetti opportuno di scrivergli una lettera di conforto.
        Monsignor de Lingg, il quale ha molto gradito tale attenzione, nella sua risposta
        pervenutami ora mi ha narrato il doloroso incidente nei termini seguenti:"Circa duecento Spartachiani
 entrarono all'improvviso nel mio palazzo,
        tutto saccheggiando e distruggendo. Essi però miravano specialmente a colpire la mia persona
        ed avevano avuto l'incarico di assassinarmi, come essi stessi
 entrarono all'improvviso nel mio palazzo,
        tutto saccheggiando e distruggendo. Essi però miravano specialmente a colpire la mia persona
        ed avevano avuto l'incarico di assassinarmi, come essi stessi
        10v
 si espressero. Son salvo per un vero miracolo. Mi separava
        da loro soltanto una sottile porta segreta, che essi non avvertirono e da cui furono
        allontanati grazie al contegno al tempo stesso prudente e risoluto di mia sorella".Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione mi pregio confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
