Dokument-Nr. 2638
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 28. Oktober 1918

Regest
Pacelli gibt die Antwortnote des bayerischen Außenministers vom 21. Oktober 1918 über die Litauenreise des Apostolischen Visitators für Polen, Ratti, wieder. Ratti hatte am 18. August den Oberbefehlshaber Ost, Leopold von Bayern, um die Erlaubnis gebeten, auch die Diözese Sejny zu besuchen, die im Gebiet des Oberbefehlshabers Ost und nicht in dem des Generalgouvernements Warschau liegt, für die er die Erlaubnis besitzt. Leopold hatte am 28. August um einen Aufschub der Reise gebeten, woraufhin Ratti am 4. September die Bitte nicht wiederholt hat. Zwar hatte das Oberkommando deshalb geglaubt, Ratti habe auf seinen Besuch verzichtet, doch bestehe nun kein Hindernis mehr für seine Reise nach Sejny, worüber Ratti durch den Gesandtschaftssekretär Oettingen-Wallerstein informiert werden soll.
Betreff
Pel viaggio di Monsignor Ratti in Lituania
Eminenza Reverendissima,
Riferendomi al venerato . Dispaccio di Vostra Eminenza Reverendissima N. 81619 in data del 21 Settembre p. p. e facendo seguito al mio rispettoso rapporto N. 9528 del 29 del citato mese, ho l'onore di trasmettere all'Eminenza Vostra, tradotta dal tedesco, la seguente Nota (N. I. 20958 del 21 Ottobre 1918) di questo Signor Ministro degli Esteri relativamente alla questione del viaggio di Monsignor Ratti, Visitatore Apostolico della Polonia, in Lituania:
"Colla presente mi onoro di portare a conoscenza dell'Eccellenza Vostra le notizie pervenutemi a questo riguardo da Berlino: Monsignor Ratti pregò il 18 Agosto p. p. Sua Altezza Reale il Principe Leopoldo di Baviera, supremo comandante dell'Est, di riceverlo e di permettergli di visitare la Diocesi di Sejny. Siccome il permesso di visita, accordato a Monsignor Ratti, si riferiva soltanto al territorio del governatorato generale di Varsavia e non al territorio che rientra nell'ambito del comandante supremo dell'Est, Sua
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Altezza Reale il Principe Leopoldo pregò Monsignor Ratti, con lettera in data 28 dello stesso mese di Agosto, di voler rimandare a più tardi la sua visita e promise, in quanto al resto, ogni appoggio per il convegno di Monsignor Ratti col Vescovo di Sejny. Monsignor Ratti ringraziò Sua Altezza Reale di questa comunicazione con lettera in data 4 Settembre, aggiungendo che, secondo la sua opinione, la diocesi di Sejny si trovava nell'ambito della sua visita, ma non rinnovò la preghiera perché gli fosse concesso il permesso di andarvi. Il supremo comandante dell'Est credette allora che Monsignor Ratti avesse rinunciato a recarsi a Sejny.
Oggi non esiste più ostacolo veruno contro l'attuazione del viaggio di Monsignor Ratti. Il Supremo Comando dell'esercito tedesco è anzi d'accordo che Monsignor Ratti vada a Sejny, sebbene non sia a sua conoscenza che l'attività di lui si estenda anche su territori, i quali trovansi fuori della Polonia.
Mentre mi permetto aggiungere che Monsignor Ratti verrà di ciò informato dal Segretario di Legazione Principe Oettingen, approfitto di quest'occasione per assicurare Vostra Eccellenza della mia perfetta stima".
Inchinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione mi pregio confermarmi
di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 28. Oktober 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 2638, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/2638. Letzter Zugriff am: 18.04.2024.
Online seit 17.06.2011, letzte Änderung am 20.01.2020.