Dokument-Nr. 3500
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro
München, 02. Dezember 1918

Regest
Schioppa übersendet die italienische Übersetzung eines an ihn gerichteten Briefs Kardinal Hartmanns, den er um Informationen über die Präliminargespräche zwischen staatlichen und kirchlichen Vertretern zum Thema Trennung von Staat und Kirche gebeten hatte. Dem Erzbischof sind solche Gespräche bislang nicht bekannt. Die bislang für den 1. April 1919 beschlossene Trennung von Staat und Kirche schien aber wohl aufgrund der heftigen Reaktionen und Proteste der Katholiken vorerst aufgeschoben zu sein. Man müsse aber trotzdem mit der Trennung rechnen, die einen schweren Schlag für die katholische Kirche in Preußen, insbesondere ein jährliches Finanzdefizit von 10 Millionen Mark, bedeuten würde. Ein solches Defizit auszugleichen scheint sehr schwierig zu sein, zumal der Kirche kein Recht, Steuern zu erheben, eingeräumt werden soll. Deshalb müsse man entschieden darauf hinarbeiten, dass wenigstens dieses Recht im Extremfall erhalten bleibe. Obschon Konrad Haenisch sich in einem Interview mit einer Nachrichtenagentur erklärte, er wolle die Trennung vor den Wahlen nicht durchführen und nur vorbereiten, da er es als undemokratisch empfände, seine persönliche Überzeugung Millionen Menschen aufzudrängen, scheint Adolf Hoffmann, der mit ihm das Preußische Kultusministerium leitet, anderer Meinung zu sein und sich auf Mitarbeiter stützen zu können, habe er doch Hermann von Chappuis durch den Monisten Professor Boetge ersetzt. Die Religionspolitik Hoffmanns wurde von der Zeitung der USPD "Freiheit" wie folgt zusammengefasst: Trennung von Staat und Kirche; Abschaffung der Prüfungen im Fach Religion, stattdessen Unterricht über nicht-konfessionelle Moral; Aufhebung der geistlichen Schulaufsicht; gemischte Schule; Einheitsschule.
Betreff
Sul progetto della separazione dello Stato dalla Chiesa in Prussia
Eminenza Reverendissima,
Facendo seguito al mio rispettoso Rapporto N. 11088 del 26 Novembre p. p., relativo al progetto del Governo Prussiano di separazione dello Stato dalla Chiesa, ho l'onore di trascrivere qui appresso, tradotta in italiano, una lettera a me diretta dall'Eminentissimo Signor Cardinale von Hartmann, al quale mi era rivolto per chiedere informazioni circa le conversazioni preliminari che, secondo il Ministro delle scienze, arti ed istruzione popolare, sarebbero intervenute con ecclesiastici circa la separazione medesima.
1 "Finora, scrive l'Eminentissimo Arcivescovo di Colonia2, mi sono del tutto ignote le conversazioni di impiegati del Ministero dei Culti Prussiano con Rappresentanti della Chiesa e Professori di Dritto Canonico circa la progettata separazione dello Stato dalla Chiesa. Appena saprò qualche cosa di importante in proposito, non mancherò di
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informarne la Nunziatura.
Finora è certo, continua il Signor Cardinale, che nel Ministero si era deciso di eseguire la separazione col 1° Aprile 1919. La grande agitazione che si è prodotta per ciò fra i cattolici e che si è manifestata in numerosi comizii popolari e telegrammi di protesta, e che ancora continuerà, sembra che abbia spinto a prorogare per il momento le già prese decisioni. Ma noi dobbiamo aspettarci che la separazione verrà. Essa è sempre un grave colpo per la Chiesa Cattolica in Prussia, perché colla sospensione dei pagamenti da parte dello Stato si soffrirebbe un deficit annuo di 10 Milioni di Marchi. Sarà molto difficile pareggiare questo deficit, specialmente se dobbiamo perdere anche il diritto di esigere delle tasse. Perciò bisognerà lavorare colla più grande energia e tenacità affinché in caso estremo conservassimo almeno questo diritto.
Nelle presenti circostanze andiamo incontro a tempi molto tristi e non abbiamo alcun aiuto terrestre. Il nostro unico aiuto è nel Nome del Signore, il Quale però non ci abbandonerà se noi rimarremo fedeli a Lui e al Suo Rappresentante in terra. Che ciò avvenga!"
Intanto in una intervista avuta oggi col Rappre-
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sentante di un servizio di informazione, il Signor Corrado Hoenisch, il quale insieme con Adolfo Hoffmann, dirige il Ministero dei Culti Prussiano, si è espresso così: "Io dichiaro formalmente che faccio dipendere la mia permanenza al Ministero dal fatto che la Separazione dello Stato dalla Chiesa rimanga sospesa, come una questione generale tedesca, fino alla convocazione dell'Assemblea Nazionale; se anche, naturalmente, si potranno avere dei lavori preparatorii in proposito. Io troverei del tutto non democratico se oggi mettessi la mia convinzione personale come unica direttiva delle mie azioni ufficiali, e gettassi milioni di uomini in un duro conflitto della coscienza e del sentimento".
Pare però che l'altro Commissario del popolo nel Ministero del Culto Prussiano, Adolfo Hoffmann, non sia della stessa opinione. Infatti egli si ha assicurato pel suo Kulturkampf sufficienti cooperatori. Così, per esempio, il sottosegretario dello stesso Ministero dei Culti von Chappuis è stato messo da parte e in suo luogo è stato chiamato il Docente Boetge, un noto rappresentante del Monismo.
Del resto la politica religiosa di Adolfo Hoff-
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mann viene così riassunta dal giornale dei socialisti indipendenti Freiheit , giornale molto intimo del Ministro dei Culti:
1.) Separazione della Chiesa dallo Stato.
2.) Non è più ammesso un esame di Religione. È preparata l'istituzione di un insegnamento morale aconfessionale.
3.) La ispezione scolastica da parte degli Ecclesiastici è soppressa.
4.) La scuola promiscua, (che è già un fatto compiuto.)
5.) La scuola unica (Einheitsschule).
Inchinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
di Vostra Eminenza Reverendissima
Obblmo devmo umilmo servo
Lorenzo Schioppa
Uditore
1An dieser Stelle hds. notiert, vermutlich vom Empfänger: "E lo stesso Emo in una lettera recentemente diretta alla Nunziatura aplica di Monaco scriveva:".
2"scrive l'Eminentissimo Arcivescovo di Colonia" hds. gestrichen, vermutlich vom Empfänger.
Empfohlene Zitierweise
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro vom 02. Dezember 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 3500, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/3500. Letzter Zugriff am: 19.04.2024.
Online seit 02.03.2011, letzte Änderung am 29.09.2014.