Betreff
Pel viaggio di Mgr. Ratti in Lituania
<Riferendomi al Venerato Dispaccio di V. E. R. N. 81619 in data del 21 settembre p. p. e facendo seguito al mio rispettoso rapporto N. 9528 del 29 del citato mese, ho l'onore di trasmettere qui
all'E. V.,
la seguente comunicazione
tradotta
tradotta dal tedesco, la seguente Nota (N. I. 20958 del 21 Ottobre 1918) di questo Sig. Ministero
ro degli Esteri relativamente alla questione 25v
del viaggio di Mgr. Ratti Visitatore Apostolico della Polonia, in Lituania:> Im Folgenden wurden zwei maschinenschriftliche Passagen einer Übersetzung des Antwortschreibens von Dandls vom 21. Oktober 1918 an Pacelli auf dessen Bericht Nr. 9554 vom 29. September 1918 in den Entwurf eingefügt. Weitere Exemplare dieser Übersetzung befinden sich in Arch. Nunz. Monaco 331, fasc. 8, fol. 19r-24r (drei Exemplare).
"Colla presente mi onoro di portare a conoscenza dell'Eccellenza Vostra le notizie pervenutemi a questo riguardo dal Governo:
<dia Berlino:> Monsignor Ratti pregò il 18 agosto p. p. Sua Altezza Reale il Principe Leopoldo di Baviera, supremo comandante dell'Est, di riceverlo e di
permettergli di
visitare la Diocesi di Seg
<j>ny. Siccome il permesso di visitare la
<detta>
diocesi, che sopra accordato a Monsignore Ratti, si riferiva soltanto al territorio del governatorato generale di Varsavia e non al territorio che rientra nell'ambito del comandante supremo dell'Est, Sua Altezza Reale <il> Principe Leopoldo pregò Monsignor Ratti, con lettera
in data
28
dello stesso mese di
agosto
,
a. c., di voler rimandare a più tardi la sua visita e concesse
promise,
in quanto al resto, qualsiasi
ogni
appoggio per il convegno di Monsignor Ratti col Vescovo di Seg
<j>ny. Monsignor Ratti ringraziò Sua Altezza Reale di questa lettera
<comunicazione> con una sua lettera in data 4 settembre, nella quale diceva
aggiungendo
che, secondo la sua opinione, la diocesi di Seg
<j>ny si trovava nel
l'
suo proprio ambito di
della sua
visita, ma
non
rinnovava
<ò> la preghiera perché gli fosse concesso il permesso di andarvi. Il supremo comandante dell'Est si immaginò
credette
allora che Monsignor Ratti avesse deciso di non più recarsi
rinunziato al suo via a recarsi
a Seg
<j>ny.
Oggi non esiste più ostacolo veruno se Monsignor Ratti vuole effettuare il
contro l'attuazione del
viaggio progettato
di Mons. Ratti
. Il Supremo Comando dell'esercito tedesco non ha nulla in contrario
<a>
è anzi d'accordo
che Monsignor Ratti rechisi
vada
a Seg
<j>ny, sebbene non sia a sua conoscenza che l'attività di Monsignor Ratti
lui
si estenda anche su territori, che
i quali
trovansi fuori dalla Polonia.
Mentre mi permetto aggiungere che Monsignor Ratti verrà
di ciò
informato dal Segretario di Legazione Principe Oettingen, approfitto di quest'occasione per assicurare Vostra Eccellenza della mia più perfetta stima."
<Inchinato ecc.>
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 28. Oktober 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4223, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4223. Letzter Zugriff am: 30.05.2024.
Online seit 17.06.2011, letzte Änderung am 24.06.2016.