Dokument-Nr. 4883
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 04. Dezember 1918
Schreiber (Textgenese)
MörnerSchioppa[Kein Betreff]
La detta protesta, tradotta
15v
in italiano,
dice: "La disposizione del Ministero delle Scienze, delle Arti, e dell'Educazione popolare
del 27 dello scorso mese, colla quale è sospesa in Prussia l'ispezione degli
Ecclesiastici Quando l'11 Marzo 1872 la legge dell'ispezione sulle scuole ottenne forza legale, i Vescovi di Prussia dichiararono al Ministero dello Stato, l'11 Aprile dello stesso anno: "La coesione organica, che esisteva fra la popolare e la chiesa da più di 1000 anni, e che in massima è violata da questa legge e non si appoggia soltanto sopra una tradizione trasmessa dalla storia, più volte riconosciuta e assicurata anche per mezzo di leggi e regolarmenti [sic] dello Stato, ma anche su un diritto divino innato alla Chiesa, diritto al quale essa stessa non potrebbe rinunziare, se anche volesse, poiché le venne trasmesso dal
16r
suo Fondatore
divino per l'adempimento del dovere indispensabile dell'insegnamento cristiano e
dell'educazione della gioventù.Ciò nonostante il Governo passato non esitava, malgrado le continue proteste dei Vescovi, di diminuire sempre più, (basandosi sulla legge ideata) l'influsso della Chiesa Cattolica sulla scuola popolare, togliendo in misura crescente al clero l'ispezione scolastica locale impiegando ancora soltanto rare volte sacerdoti come ispettori scolastici del distretto.
Se ora senz'altro l'ultimo resto dell'ispezione scolastica ecclesiastica locale ha da essere tolto dal Governo, i Vescovi prussiani non possono fare a meno di protestare solennemente contro questa nuova derogazione del diritto inalienabile della Chiesa sulla scuola popolare, tanto più che questa norma è presa da un Governo solamente provvisorio.
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Noi Vescovi cattolici non possiamo rendere il
nostro agire dipendente dalle opinioni mutabili degli uomini, ma dobbiamo lasciarci guidare
dai principii immutabili della verità eterna. Perciò Nel nome dei vescovi Prussiani