Dokument-Nr. 671

La Russia voleva la guerra, Juli 1916

In una conversazione con un redattore del "Russkoje Slovo", il ministro degli Affari esteri di Russia è ritornato sulla storia delle cause che determinarono la guerra. La colpevolezza della Russia nello scatenamento di questo immane conflitto, è stata dimostrata in modo così incontrovertibile ed evidente dalle dichiarazioni del Cancelliere e dalle pubblicazioni ufficiali tedesche, che sembra superfluo perdersi oggi in dettagli senza valore conclusivo. Visto però che certi punti delle dichiarazioni del signor Sasonoff sono in troppo stridente contraddizione coi fatti, non possiamo fare a meno di rettificarli.
Il signor Sasonoff attribuisce al Cancelliere un'affermazione secondo la quale l'Inghilterra, la Francia e la Russia, avrebbero concluso tra di sé un'alleanza contro la Germania. Giammai il Cancelliere ha parlato di alleanza. Dalle pubblicazioni del Governo imperiale resulta quanto perfetta fosse la conoscenza che esso aveva delle relazioni strette dalle Potenze dell'Intesa fra di sé prima della guerra. Il Cancelliere si è basato esclusivamente su questa conoscenza per costatare, a più riprese, come esse relazioni mirassero all'accerchiamento della Germania. Orbene, questa costatazione non solo non viene smentita dalle dichiarazioni di Sasonoff, ma esse, anzi, non fanno che confortarla. Il ministro dichiara che "malgrado i loro sentimenti eminentemente pacifici e il sincero desiderio d'evitare un'effusione di sangue, Francia e Russia si sono decise d'abbattere l'arroganza germanica ". Conferma inoltre che, prendendo questa risoluzione, la Russia ha contato sull'appoggio dell'Inghilterra, e fornisce in tal modo una prova flagrante di quella complicità della Gran Bretagna che è sempre stata proclamata da parte tedesca. Il signor Sasonoff rimprovera al Cancelliere d'avere, con ogni cura, evitato di menzionare che la mobilitazione russa ebbe luogo soltanto dopo quella dell'armata austro-ungarica e d'una parte considerevole di quella tedesca. Per dimostrare quanto avventato sia questo rimprovero, basta ricordare che il 31 luglio 1914, giorno di mobilitazione generale di tutte le forze russe, l'Austria-Ungheria aveva mobilitato soltanto contro la Serbia gli 8 corpi d'armata di guarnigione alla frontiera russa. Quanto alla pretesa mobilitazione in quello stesso momento d'una parte considerevole dell'armata tedesca, non si tratta che di una pura invenzione destituita di qualsiasi fondamento. In Germania non ha mai avuto luogo alcuna mobilitazione parziale. L'ordine di mobilitazione a tutta quanta l'armata tedesca partì, notoriamente, il 1°agosto alle ore 5 pomeridiane, in risposta alla mobilitazione generale dell'armata russa. Nessun'altra misura fu presa prima di quest'ora.
Secondo le informazioni studiatamente monche del signor Sasonoff "questa mobilitazione" sarebbe stata annunciata al popolo tedesco e prima del tempo, dal "Lokal-Anzeiger". Non si comprende proprio cosa c'entri questa circostanza. Eppure il signor ministro deve avere appreso, a suo tempo, dal rapporto dell'ambasciata russa a Berlino, che la falsa notizia di mobilitazione tedesca, erroneamente pubblicata il 30 luglio da un'edizione straordinaria di questo giornale, fu immediatamente smentita da parte ufficiale, e che, inoltre, un quarto d'ora dopo questa pubblicazione, l'ambasciatore di Russia riceveva dalla redazione del "Lokal-Anzeiger" una comunicazione telefonica relativa al vero stato delle cose e che spiegava come era avvenuto l'errore.
Il ministro russo non si arresta poi allo sleale mezzuccio di narrare ad un redattore della "Russkoje Slovo", perché la divulghi, la favoletta della "ferma convinzione esistente in tutta l'Europa che l'ultimatum dell'Austria-Ungheria alla Serbia fu redatto sotto l'influenza immediata d'un eminente diplomatico tedesco e sottomesso all'approvazione dell'Imperatore Guglielmo, intermediario il direttore della politica tedesca." Noi ripetiamo qui formalmente che questa affermazione è inventata di sana pianta in ogni sua parte ed è ben degna della mentalità dei nostri detrattori.
Empfohlene Zitierweise
Anlage vom Juli 1916, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 671, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/671. Letzter Zugriff am: 15.05.2024.
Online seit 24.03.2010, letzte Änderung am 09.08.2012.