Dokument-Nr. 7730
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele
[Berlin], 09. Februar 1928

Schreiber (Textgenese)
StenotypistStenotypistCentozPacelliPacelli
Betreff
Trasmettesi articolo della "Tägliche Rundschau" sull'Enciclica "Mortalium animos"
Coll'ossequiato Dispaccio N. 17/28 del 31 Gennaio u. s. l'E. V. R. si degnava di significarmi comepotesserotornare utili a cotesta Suprema Sacra Congregazione ulteriori informazioni sull'atteggiamento degli acattolici di fronte alla recente Enciclica sulla vera unità religiosa ed i loro commenti nella stampa.
In conformità pertanto dei venerati ordini di V. E., ed in attesa di poterLe inviare non appena sarannopubblicateuscite le annunziate pubblicazioni presso la Casa Editrice "Frommann", compio il dovere di rimetterLe qui accluso un ritagliodella "Tägliche Rundschau", appendice "Dienst am Volk"N. 61 delcheriproduceun branodi un recente scrittointitolato: "Protestantische Studien" Heft 12, Amtliche römisch-katholische Kundgebungen zur Einigungsfrage der chrislichen Kirchen von Dr. G. Ohlemüller, Berlin 1928, Verlag des Evangelischen Bundes.
Nel menzionato articolo dDopo aver dettonel menzionato articolo che al Papa come ad ogni altro appartiene il diritto di formarsi e di rendere pubblico un suo proprio giudizio sul movimento di unione del-
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la cristianità, liberatasi, separatasi da Roma e di impartire ai fedeli, membri della sua Chiesa direttive e pratiche istruzioni per discernere tale movimento; e dopo aver rilevato che chi parla da così alto posto, vedetta come il Papa, colla pretesa di un immediato divino mandato, le cui parole rappresentano per milioni di anime un grave obbligo di coscienza,e chi in importanti uffici ha dato prove di raro talento come Pio XI, ed ha inoltre a disposizione un così gran numero di periti e consiglieri, sperimentati in tutti i rami delle scienze e della condotta della vita; costui,osservasi, dà altresì il diritto di richiedere l'adempimento di certi presupposti oggettivi ed etici. Sono dessi,affermasi, ilconoscere,rendersi conoscitore in modo sicuro delle vere intenzioni, del reale andamento e dei positivi lavori delle grandi assemblee per l'unione delle Chiese. Si è infine,nota l'articolo, in dovere di esigere che la personalità la quale pretende di esercitare l'ufficio di pastore su tutta la Cristianità e rivolge istanti parole ai cristiani separati per indurli ad unirsi alla Chiesa romano-cattolica, sia non soltanto giusta, equa nelle diversità di opinioni, ma eziandio conciliante, abbia riguardo alle altrui convinzioni, riconosca i loro motividi azione, di agire, si manifesti in uno spirito
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che vuol radunare e non disperdere.
Orbene, conprofondostupore, prosegue l'articolo, devesi constatare che l'Enciclica Papale del 6 Gennaio non soddisfa, riempie questi presupposti, anzi esprime giudizi pieni di rincresciosa, deplorevole infondatezza, parzialità, superficialità ed inurbanità.
Una sola volta, leggesi più oltre, sfugge al Papa l'espressione di famigliacristiana, mabensì solamente in relazione colla Chiesa romana, la quale precisamente deve essere l'unica vera Chiesa. I membri delle altre Chiese non sono chiamati apertamente e semplicemente Cristiani, ma parlasi di loro come di uomini, che si chiamano cristiani, i quali sono separati da Cristo come dissidenti ed erranti, designati tutti insieme col nome dubbio di "Pancristiani". Le assise per gli sforzi di unione cristiana sono messi in derisione in tono arrogante, sotto l'appellativo di "variopinte riunioni", sembrando strana la loro pretesa che egli sia nel loro mezzo o stia alla loro presidenza. Sono poi criticati i tentativi di metodo per dare una forma visibile alla desiderata unità. Reca parimenti meraviglia, notasi ancora, la mancanza di comprensione psicologica e pedagogica. Dopo lo scortese rifiuto dei propri tentativi religiosi dei cristiani non romani, lo Scritto crede nondimeno di poter aspettare la disposizione ad una amichevole accettazione della categorica proposta papale.
Si può ben affermare, conchiude l'articolo, che il modo infondato, superficiale ed
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arrogante articolo dell'Enciclica Pontificia ha nociuto maggiormente alla riputazione del Papa agli occhi degli altri credenti, che se pure tante altre differenze tra le Chiese.
Alla sua pressante esortazione al riconoscimento ed al ritorno alla Madre Chiesa non rimane con ciò neppure un valore di sentimento.
Citasi infine un passo di un organo protestante svizzero, il quale termina con queste parole: "Il messaggio del Papa è freddo, molto freddo. La sua freddezza non ci impedirà tuttavia di stendere la mano a tutti coloro i quali si trovano insieme, siradunano sotto la cCroce del Salvatore. Là è il centro del mondo, là solamente è il centro di tutta l'unità cristiana".
6r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele vom 09. Februar 1928, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 7730, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/7730. Letzter Zugriff am: 07.05.2025.
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