Dokument-Nr. 8123
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 09. April 1918

Regest
Nach Erhalt der Depesche Nr. 55650 vom 20. Februar 1918 über die gescheiterte Übersendung von Päckchen und Briefen an italienische Kriegsgefangene sandte Pacelli eine Note an den Reichskanzler. Pacelli lässt Gasparri die Antwort des Kriegsministeriums wissen: Nach Angaben der Zeitung "Corriere della Sera" dürfen nur Karten mit höchstens 15 Zeilen von Italien zugeschickt werden. Der Rest geht zurück an den Absender beziehungsweise wird beschlagnahmt; im Fall von Post an Kriegsgefangene nach Deutschland wird er sogar nicht angenommen. Das Kriegsministerium bittet, dass sich der Heilige Stuhl deswegen an die italienische Regierung wendet.
Betreff
Invio di pacchi e di lettere ai prigionieri italiani in Germania
Eminenza Reverendissima,
Appena ricevuto il venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima in data 20 Febbraio scorso N. 55650 1 relativo alla mancata trasmissione di pacchi e di lettere ai prigionieri italiani in Germania, mi sono fatto doverosa premura, come ne informavo l'Eminenza Vostra col mio umile Rapporto del 27 Febbraio N. 4743, di inviare un'apposita Nota sul lamentato inconveniente al Signor Cancelliere dell'Impero.
Ricevo ora dal Ministero della Guerra di Berlino la risposta seguente, che ho l'onore di trascrivere qui appresso, tradotta dal tedesco:
"Secondo notizie pubblicate dal "Corriere della Sera" N. 38 in data del 7 Febbraio 1918 già dal 10 Febbraio 1918 non si possono più spedire lettere dall'Italia ai prigionieri italiani in Germania, eccettuato i documenti; è permesso soltanto la
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spedizione di cartoline postali con appena 15 righe. Ogni altra corrispondenza viene rimandata ai mittenti, o, se questi sono sconosciuti, sequestrata. Inoltre risulta dalle lettere pervenute ai prigionieri dai loro parenti che gli uffici postali italiani ricusano l'accettazione di pacchi e di danaro per prigionieri di guerra italiani in Germania.
La mancanza di lettere e di pacchi dall'Italia ha destato grande inquietudine presso i prigionieri, tanto più che a loro è ben noto che simili spedizioni sono permesse da parte del Governo Tedesco.
Il Ministero della Guerra prega pertanto l'Eccellenza Vostra Reverendissima a voler richiedere l'intervento del Signor Cardinale Segretario di Stato di Sua Santità, affinché anche il Governo italiano permetta ben presto, nell'interesse dei prigionieri, la spedizione di lettere, di pacchi e di danari."
Dopo di ciò, umilmente chinato al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione mi pregio confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Die Protokollnummer 5521 wurde doppelt vergeben. Siehe Dokument Nr. 3641.
1Hds. unterstrichen, vermutlich vom Empfänger.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 09. April 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 8123, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/8123. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 20.12.2011, letzte Änderung am 29.09.2014.