Dokument-Nr. 9296
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 20. Februar 1919

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Centro e Governo
A molti non è piaciuto che il Centro sia entrato a far parte del Governo centrale in Germania ed abbia così [cond] consentito a formare una maggioranza assieme aiinsieme coi partiti di sinistra; [ma] essi avrebbero piuttosto preferito che si fosse costituita una unione di tutti i partiti borghesi. Per quanto, una taleperò, quest'ultima soluzione pote ssepossasenza dubbio apparire idealmente più desiderabile, è peròtuttavia indubitato che essa incontrava urtava nella realtà contro ostacoli insormontabili. Infatti PurPur prescindendo, invero, da molte altre altre considerazioni derivanti dall'attuale situazione interna, la costituzione, nell'attuale Assemblea nazionale, di una maggioranza nell'attuale Assemblea nazionale coi soli partiti borghesi contro il socialismo sarebbe stata (e nella presente situazione forse soltanto in teoria) possibile unicamentein teoria, possibile soltanto in teoria possibile soltantounicamente colla cooperazione del partito democratico tedesco (Deutsche Demokratische Partei). Infatti il Centro (89 membri), il partito popolare nazionale tedesco (Deutschnationale Volkspartei – 43 mem-
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bri) ed il partito popolare tedesco (Deutsche Volkspartei – 22 membri), messi insieme, coi loro 154 voti erano ben lungi dal poter formare una maggioranza, mentre il partito socialista conta da solo 163 voti; era st sarebbe dunque stata indispensabile l'entrata del suddetto partito democratico coi suoi 74 voti. Ma, essendo questo in massima contrario in massima ad [costit] una ad una maggioranza contro il socialismo ed irriducibilmente ripugnante a collaborare coi [princi] partiti di destra, risulta evidente l'impossibilità di una simile combinazione.
Tuttavia il Centro avrebbe potuto lasciare che i partiti socialista e democratico costituissero da soli la maggioranza, senza entrare a far parte esso stesso della medesima. Al qual proposito bisogna riconoscere che, sotto certi riguardi, ai particolari interessi del partito le considerazioni di tattica parlamentare avrebbero forse potuto anche anche consigliare, sotto un certo punto di vista, a far sìE siccertamente E senza dubbio inei riguardi all' ai particolariinteresse idel partito e considerazioni di tattica parlamentare avrebbero anche potuto piuttosto a far sìavrebbero facilmente indicato unaconsigliato a lasciare piuttosto a far sì che il socialismo, il quale il 9 Novembre aveva presoe di sua propria scelta la direzione degli affari della Nazione, portasse princi la esso stesso il formidabile peso della responsabilità del governo nel momento attuale
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e trovassee fosse obbligato a trovare esso stesso la via per uscire dalla terribile situazione, in cui colle agitazioni rivoluzionarie ha gettato la Nazione,Germania, già abbattuta per le perdite della guerra in seguito all'infelice esito della guerra. Ma, dopo un maturo esame della questione, il Centro ha creduto creduto che in quest'ora d'indicibili difficoltà e di spaventosigravissimi pericoli, onde è minacciata la Nazione, conveniva porre il bene della Patria al di sopra dei partiti; ha pensatoe che avr avrebbe in miglior modopiù utilmente unito il popolo collaborando nel Governo, anziché mettendositenendosi in disparte in un atteggiamento di critica e di opposizione.,Anche e che infine anche per la causa della pace [esso] il Centro ha stimato sarebbe sarebbe stato giovevole che i nemici vedessero su quale grande e forte maggioranza si appoggia il nuovo Governo.
Ciò tuttavia non significa punto che il Centro si sia assoggettato al partito socialista eo ne abbia ammesso i principi, come provaapparisce del resto, dallo stesso programma del Governo. Ond'è che il deputato del Centro Gröber potéha ben potuto affermare nel suo discorso all'Assemblea Nazionale: "Il programma del Governo è un programma di
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coalizione, non un programma socialista. Noi…Noi ci poniamo sul terreno dei fatti; noi vogliamo una repubblica democratica, ma non socialista".
Dal punto di vista del numero dei rappresentanti nel Governo, può [anche] sembrare che al Centro non sia stata fatta la parte, cui dovuta cui avrebbe avuto diritto. Oltre al Presidente dell'Assemblea Nazionale (Fehrenbach), esso ha un Ministro senza portafoglio (Erzberger), il Ministro delle Poste (Giesberts) ed il Ministro delle Colonie (Bell). Ciò nNondimeno, anche questa limitazione ha la sua spiegazione. In primo luogo, infatti, il la frazione del Centro aveva com forti difficoltà, facilmente comprensibili, a riguardo dei portafogli offertigli delle Finanze e del vettovagliamento, chedegli approvi approvvigionamenti, così che non potévolle indursi ad accettarli; inoltre esso non intendeva, per i motivi di tattica sopra accennati, porsi ora troppopur partecipando al Governo, esso non voleva porsi troppo in vista e compromettere la sua posizione nell' per l'avvenire. Nella combinazione attuale la frazione del Centro può esercitare sufficientemente la sua influenza: sull'Assemblea Nazionale mediante il numero dei suoi membri ed il Presidente della medesima, e sul Governo direttamente per mezzo dei suoi tre suoi rappresentanti.
Nel riferire quanto sopra all'E. V. R. m'inchinoCosì il Centro ha risolto molto abilmente, a mio avviso, la complessa questione della sua partecipazione al Governo. Esso può però esercitare avere nella politica una parte assai importante, e spesso talvolta anche preponderante, pur senza troppo impegnarsi, e compromettersi e può e può adempiere i suoi più puri doveri patriottici, pur conservando intatte le sue riserve per il futuro. In tal guisa esso si è messo in condizione
Nel riferire quanto sopra all'E. V. R., m'inchino
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Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 20. Februar 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9296, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9296. Letzter Zugriff am: 02.05.2025.
Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 08.10.2012.