Dokument-Nr. 9872
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 18. September 1922

Regest
Pacelli bestätigt Gasparri den Erhalt der Weisung vom 6. September über die Vergünstigungen hinsichtlich der Gebühren für zwei Verdienstkreuze Pro Ecclesia et Pontifice, die der Papst dem Bensheimer Pfarrer Wilhelm Möller bewilligte. Möller hatte am 15. August der Nuntiatur anstatt der angeforderten 556 Lire 20.016 Mark zukommen lassen. Als die Post eintraf, war der Geldwert deutlich gesunken, sodass Pacelli Möller das Geld zurückerstattet und ihn um eine Bezahlung in italienischen Lire gebeten habe. In einer Denkschrift beklagte sich dieser über die verspätete Rücksendung - die Pacelli aber bestreitet - und die darauffolgende Erhöhung des zu bezahlenden Beitrags.
Betreff
Circa le tasse per due Croci "Pro Ecclesia et Pontifice"
Eminenza Reverendissima,
Mi è oggi pervenuto il venerato Dispaccio N. 7729 in data del 6 corrente, col quale l'Eminenza Vostra Reverendissima si compiaceva di comunicarmi essersi il S. Padre benignamente degnato di accordare le implorate agevolazioni per il pagamento delle tasse concernenti due Croci "Pro Ecclesia et Pontifice" richieste dal Rev.  Moeller, parroco di Bensheim.
Mentre compio il dovere di ritornare qui accluso il relativo Allegato, stimo opportuno di riferire all'Eminenza Vostra quanto appresso:
Con lettera in data del 15 Agosto scorso il summenzionato parroco inviò a questa Nunziatura per le suaccennate onorificenze, invece di 556 Lire italiane (il che sarebbe stato il più semplice e sicuro), la somma di Marchi 20.016, corrispondente al corso di quel giorno. La lettera anzi-
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detta fu però spedita, come risultava chiaramente dal timbro postale, due giorni dopo, ossia il 17 d. m., e giunse in Monaco il 19; fatti questi, che furono espressamente significati nel foglio di risposta al parroco medesimo. In quei giorni la valuta tedesca era scesa straordinariamente, di guisa che il detto giorno 19 i Marchi 20.016 erano già ben lungi dall'equivalere a Lire 556; mi vidi quindi costretto a rimandare indietro detta somma con un cortese foglio di accompagno, nel quale pregavo il più volte nominato parroco di inviare, qualora volesse servirsi del tramite della Nunziatura stessa, Lire italiane. Ciò fu <da me>1 fatto senza indugio, vale a dire (poiché il giorno 20, Domenica, era impossibile di avere il relativo chèque, essendo qui le Banche chiuse sin dal pomeriggio del Sabato) il giorno immediatamente seguente, 21 Agosto. Se dunque il Sac. Moeller nel suo Esposto alla Segreteria di Stato asserisce che la Nunziatura ha respinto il danaro "una settimana dopo" e che in seguito a tale ritardo l'ammontare delle tasse è salito a Marchi 30.000, egli afferma cosa del
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tutto falsa.
Nel rendere di ciò intesa l'Eminenza Vostra, m'inchino umilmente al bacio della s. Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1"da me" hds. von Pacelli eingfügt.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 18. September 1922, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9872, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9872. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 31.07.2013.