TEI-P5
Document no. 16769
Il giorno 11 del passato mese di Maggio si tenne, qui come di consueto, qui
in nella Nunziatura una sedutaconferenza per le trattative concordatarie colla P colla
Prussia, cui intervennero il Direttore ministeriale, Sig. Trendelenburg, il
Prof. Heyer, il Revmo Mons. Kaas, e nella quale avrebbe dovuto cominciare a
discutersi la questione delle prestazioni finanziarie dello Stato.
I Commissari prussiani mifecero comunicarono però prima della seduta esser necessario di
trattare in precedenza
prima <in precedenza> la questione scolastica, ed
allorché al principio della seduta il Sig. Trendelenburg espose ampiamente
le ragioni, per cui il Governo non credeva di poter includere tale materia nel Concordato.
Si richiamò allail futur
si consentisse una qualsiasi disposizione intorno alla scuola fosse introdotta nel
Concordato. È perciò che il Ministro delle Finanze, Sig. Dr. Höpker-Aschoff,
democratico, aveva dichiarato che non parlerebbesi rifiuterebbe di trattare intorno alla questione delle dotazioni e
delle prestazioni finanziarie dello Stato alla Chiesa, senza avere
primafinché non avesse una sicura garanzia a tale riguardo.
Risposi esprimendo tutta la mia penosa sorpresa per una simile attitudine,coll'impegno della Nota almeno collo spirito dell'impegno preso dal Governo
prussiano nella Nota
Nr.nella Nota G II Nr. 3322 del 6 Gennaio 1922
(cfr. Rapporto N. 22938 in data del 9 s. m.),
in cui si parla di del "regolamento del lato religioso della questione scolastica nel
Concordato"; aggiunsi che, come avevo dichiaratomanifestato nella conferenza del 12 Giugno dello scorso anno
dopo il mio ritorno da Roma ed in conformità delle istruzioni
ricevute dalla S. Sede (cfr.(cfr. Rapporto N. 35396 del giorno seguente, benignamente approvato
dall'E. V. col Dispaccio N. 1515/26 del 23 s. m.), la S. Sede
considerava come indispensabile la inclusione nel Concordato di qualche disposizione
principio su talequell'argomento; e conclusi che [ero
ben] riconoscevo bensì - ed ero
pronto aavrei richiamareto su di ciò l'attenzione della S. Sede -
nelle gravissimele suaccennate difficoltà di ordine parlamentare ed ero quindi
pronto a discutere sucolla miglior buona volontà sul modo più atto per superarle, ma che
non potevo ammettere alcuna sorta di ultimatum odo di imposizione sul genere di quella avanzata
dal
Questa rotturasospensione delle trattative non è però stata di troppo lunga durata,troppo a lungo, giacchè i Commissari prussiani si sonodissero non molto tempo dopo dichiarati disposti a tenere una nuova seduta, che ha avutoebbe di fatto luogo il 17 corrente,Giugno u. s. ed alla quale, per mio invito,ha presoe parte anche il Sac. Prof. Lauscher, deputato del Centro al Landtag prussiano, ove egliha suole occuparsi in modo spe
particolare delle questioni relative alla scuola. I dettisunnominati Commissari hanno proposto proposero la seguente
formula, osservando che, anche quanto ad essa, soltanto con somma
difficoltà avevano potuto superarsi la resistenza del menzionato
Sig. Ministro:
"Der Apostolische Stuhl nimmt davon Kenntnis, dass der Preussische Staat durch die Reichsverfassung und nach deren Maßgabe verpflichtet
La traduzione italiana, curata dallo stesso Ministero del Culto,è del
seg suona come appresso:
"La Sede Apostolica prende atto che lo Stato pPrussiano in forza e secondo le disposizioni dello Statuto dello Stato Germanico(1) è obbligato a curare che vengano istituite ed ammesse delle scuole elementari cattoliche e che sia impartita l'istruzione religiosa cattolica". Da parte mia,mi dichiarai, in presenza dei negoziatori prussiani,mi dichiarai del tutto insoddisfatto di tale proposta;formula; avendo tuttaviaperò i due parlamentari,deputati, Mons. Kaas e Sac. Prof. Lauscher, senza la minima esitazione riconosciuto inveceche essa rappresentareessa il massimo possibile ad ottenersi nell'attuale situazione parlamentare, nonmi rimase potei rifiutarmi di trasmetterla alla S. Sede. Detta
situazionein un importantenei seguenti termini:in un Appunto, che credo assai utile di riprodurre qui appresso tradotto
in italiano:
"La risposta al quesito: quali impegni la Prussia possa assumere verso un terzo nei riguardoideall'ordinamento della scuola, deve partireprendere le mosse dal fatto che, in seguito ai notevoli mutamenti apportati dalla nuova Costituzione del Reich nella struttura politica della Germania, la Prussia ha cessato in realtà di essere uno Stato sovrano. Dopo la Costituzione di Weimar il Reich ha riservatoavocato a sé il diritto di stabilire per legge le norme fondamentali in numerose materie, che erano giàin addietro lasciate completamente agli Stati particolari, fra le quali anche la scuola. La Costituzione del Reich tratta, come è noto, tale argomento negli articoli 142-149, diretti ad introdurreuna la massima uniformità nel sistema
scolastico in Germania, rimasto sino a quell'epoca così diverso a cau motivo
dell'antica auto
Le disposizioni fondamentali contenute nei menzionati articoli - del resto assai "poco chiari, se non in" parte, addirittura contraddittori - obbligano assolutamente gli Stati particolari o Paesi della Germania, e quindi anche la Prussia. Né cambia a ciò nulla il fatto che i medesimi, in parte, non sono ancora diritto vigente, ma solamente direttive per la futura legislazione. Questa invero non è semplicemente di competenza dei singoli Stati, mapoiché il Reich si è riservato il diritto di regolare in massima tale materia, oltre le disposizioni della Costituzione,mentre mediante una
legge scolastica, ed i singoli Paesi non avranno se non la facoltà di emanare le leggi
necessarie per la esecuzione di detta legge del Reich (art. 146 capov. 2
della Costituzione del Reich), leggi le quali alla lor volta rimarranno sottoposte al
controllolegati in vincolati in una maniera misura, che difficilmente potrebbe
essere più forte.
È vero bensì che la Baviera nel Concordato colla S. Sede non si è data, sino ad un certo punto, pensierocura di quel vincolo. Ma non si deve dimenticare che la Baviera ha una posizione politica particolare, di cui il Reich, voglia o no, deve tener conto, ed è un Paese a grande maggioranza cattolica. Della Prussia non si può dire né l'una cosa né l'altra. Non si puòpotrebbe infatti concepire tra il Reich e la Prussia, la quale occupaabbraccia circa i due terzi del territorio del Reich, una tensione, almenonella nel grado in cui si è talvolta avuta
train nell'intiero Reich, formano soltanto
la terza parte della popolazione, e perciò non sono in grado di far valere, con eguale forza
e successo come in Baviera, i particolari interessi cattolici. Si aggiunga che la Prussia si
è sempre considerata come la Potenza protettrice del protestantesimo e che questa mentalità
politico-religiosa è tuttora viva nella parte protestante della popolazione e nei partiti
politici, che la rappresentano, e dà una nota assaiaccentuando fortementee dà una nota assai accentuata ai sentimenti di opposizione e di
antagonismo contro Roma ed il cattolicismo. In seguito alla caduta della dinastia degli
Hohenzollern, che rappresentò un grave colpo per il protestantesimo, e di fronte alla
consi-
Malgrado ciò, si può sperare di ottenere anche in Prussia una maggioranza per il Concordato in quanto tale, purché però - e questa è una conditio sine qua non - si rinunzi ad introdurvi disposizioni positive intorno alla scuola. Il modo, in cui si svolseroLo svolgimento dei dibattiti sul bilancio del Culto al Landtag prussiano, non lascia alcun dubbio a tale riguardo. Tutti i partiti, eccettuato il Centro, hanno precisato il loro punto di vista circa la questione del Concordato nel senso che insul ad un Concordato, il quale contenga disposizioni concernenti la
scuola. Sarebbe vano il voler chiudere gli occhi a questo stato di fatto. Bisogna invece
tenerne conto, e ciò tanto più perché, secondo quanto si è già [ein Wort unlesbar]
esposto, le disposizioni in materia
scolasticadi scuola nelsulla scuola in un Concordato prussiano avrebbero un valore assai
problematico.
Ad ogni modo la formula proposta dal Ministero del Culto sembra costituire il massimo di quello che si potrà ottenere nel Parlamento. Nessuno di coloro, i quali sostengono la Costituzione, potranno eccepire alcunchénulla di plausibile contro un accenno alle massime contenute nella Costituzione medesima in materia scolastica. Invece ogni tentativo di stabilire nel Concordato alcunché di discrepante dalla Costituzione o che prevenga la futura legislazione
La mattina seguente, 18 d. m., venne a visitarmi il Sig. Ministro del Culto. Cominciò col dirmi essere a lui riuscito penoso quanto gli era stato riferito dai Commissari prussiani circa il giudizio sfavorevole da me espresso intorno alla surriferita formula, quasi che cioè essa non contenessenga nulla o pressoché nulla, mentre la medesimaessa rappresenta il massimo sforzo per accondiscendere ai desideri della S. Sede, la quale riporta con ciò -
egli e quindi - egli affermò -
costituisce un assai grande successo per la
stessa S. Sede medesima.medesima. Quella formula, , aggiunse
<sempre secondo> il Sig. Ministro, è anzi tale, che potrà mettere in
pericolo l'intiero Concordato, essendo i partiti politici,
adanche pur semplice menzione della scuola nel Concordato
medesimo.stesso. Per illustrare tale concetto, il Sig. Ministro,
quantunque protestante, passò a parlare in termini assai vivi dell'acuito furor
protestanticus dopo la nuova Costituzione germanica. Nell'antico regime la Prussia si
considerava come uno Stato "evangelico"; il Governo inviava sistematicamente anche nelle
regioni puramente cattoliche (ad esempio, ad Aquisgrana) funzionari protestanti per
protestantizzare il paese. Il solo fatto della relativa parità fra i membri delle due
confessioni sanzionata dalla Costituzione anzidetta ha eccitato [est] oltre ogni dire
i protestanti, fino alloraprima padroni assoluti della situazione, i quali temono ora la
invasione e la preponderanza del cattolicismo in Germania. A ciò hanno anche contribuito, aggiunse il Dr. Becker, la scelta nomina di cattolici
all'ufficio di
Il senso del proposto articolo è stato fissato in un Memoriale deltesté rimessomi dal Ministero del Culto, in lingua
(Allegato I), insieme allaad una traduzione italiana, non considerata però
come autentica (Allegato II). In sostanza, il Governo prussiano non assume verso la S. Sede una nuovoa obbligoazione giuridicoa riguardo alla scuola, ma; tuttavia il fatto
dell' <degli>l'obbligohi incombenti allo Stato prussiano è in forzavirtù della Costituzione del Reich viene solennemente constatato dal Concordato in forma bilaterale e costituisce
una condizionesupposizione per la permanenza in vigore del Concordato medesima,, di guisa che, in caso di
un event un cambiamento essenziale di tale situazione per il inadempienzamento
(di cui è giudice il Reich) <dei suddetti obblighi> da
parte della Prussia, la(inadempienza<mento> della <del> quale sarebbe giudice
il Reich), la S. Sede avrebbe il diritto di dichiarare il Concordato
medesimo come decaduto. - Il Memoriale riproduce poi anche il testo delle
disposizioni <prescrizioni> legislative, da cui derivano i menzionati
obblighi.
sembra è tuttavia, se non m'inganno, già moltissimo che la questione
scolastica sia ivi menzionata ed i relativi obblighi dello Stato prussiano vengano ivi
solennemente constatati, nonostante la massima così tenacemente sostenuta in Prussia essere
la scuola materia di esclusiva competenza dello Stato. Chiedere di più equivarrebbe senza
dubbio a far naufragare irrimediabilmente l'intiero Concordato. - È d Si aggiunga
che, mentre l'antico Concordato bavarese del 1817 conteneva nell'ultimo capoverso
dell'articolo V una disposizione intorno alla scuola, la quale ha
davato alla S. Sede una
favo base per reclamare che anche nel nuovo venisse incluso detto argomento,
assolutamenteinvece nulla
inveceassolutamente sidi concordate di
circoscrizione per i territori della Prussia. Come infatti ebbi già
occasione di accennare altra volta, il grande Cardinale Consalvi avrebbe allora voluto
"stipuler un Concordat, qui aurait réglé d'une manière certaine et permanente
toutes les affaires des catholiques dans les Etats de Sa Majesté" (Lettera
dell'Eminentissimo al Principe Hardenberg dell'11 Ottobre 1820), ma dovette alfine
cedere di fronte alla resistenza del Governo prussiano e contentarsi di un "simple
arrangement diocésain" (ibid.), vale a dire della d contenuto nella Bolla De
salute animarum. - Del resto, se debbo credere a quanto mi ha
ripetutamente significato il Cancelliere Sig. Marx, vi è speranza che, una volta emanata la
legge scolastica ora in preparazione, possa concludersi pureanche col Reich un Concordato, il quale conterrebbe il
quale obbligherebbe quindi eziandio Prussia, e che potrebbe comprendere purecontenere, tra l'altro, alcuni principii intorno alla
scuola.
ChinatoForse si potrebbe <ancora> tentare di migliorare la <surriferita> formula, - che rimarrebbe però sostenzialmente la stessa, - nel seguente modo:
"Der Apostolische Stuhl nimmt davon Kenntnis, dass der Preussische Staat durch die Verfassung des deutschen Reiches und nach deren Massgabe verpflichtet ist, für die Einrichtung von öffentlichen Volksschulen katholischen Bekenntnisses und die Erteilung katholischen Religionsunterrichts zu sorgen, sowie private Schulen katholischen Bekennisses niederer und höherer Art zuzulassen".
In italiano:
"La Sede Apostolica prende atto che lo Stato Prussiano in forza e secondo le disposizioni della Costituzione del Reich germanico è obbligato a curare che vengano istituite scuole pubbliche elementari cattoliche e che sia impartita l'istruzione religiosa cattolica nonché ad ammettere scuole private cattoliche elementari e superiori".
Chinato
168r, oberhalb des
Brieftextes hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
vermerkt: "C".
Online since 02-11-2015, last modification 12-01-2016.
Document no. 16769
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
[Berlin], 19 July 19271
Writer (text genesis)
PacelliPacelliSubject
Trattative concordatarie colla Prussia (Questione scolastica)
I Commissari prussiani mi
168v
vivissima opposizione che il Concordato
medesimo incontra nella pubblica opinione, alle ostili risoluzioni
prese dai vari partiti politici, ed aggiunse confidenzialmente che i due mMinistri democratici, i quali fanno
parte dell'attuale gGabinetto
prussiano, hannoavevano minacciato apertamente di dare le loro dimissioni e di
rompere così la coalizione governativa, se Risposi esprimendo tutta la mia penosa sorpresa per una simile attitudine,
169r
la quale era in opposizione coll'impegno preso dal
169v
Sig. Ministro delle Finanze. I negoziati per il
Concordato rimasero così interrotti.Questa rotturasospensione delle trattative non è però stata di troppo lunga durata,troppo a lungo, giacchè i Commissari prussiani si sonodissero non molto tempo dopo dichiarati disposti a tenere una nuova seduta, che ha avutoebbe di fatto luogo il 17 corrente,Giugno u. s. ed alla quale, per mio invito,ha presoe parte anche il Sac. Prof. Lauscher, deputato del Centro al Landtag prussiano, ove egli
"Der Apostolische Stuhl nimmt davon Kenntnis, dass der Preussische Staat durch die Reichsverfassung und nach deren Maßgabe verpflichtet
170r
ist, für die Einrichtung und Zulassung von
Volksschulen katholischen Bekenntnisses und die Erteilung katholischen Religionsunterrichts
zu sorgen".La traduzione italiana, curata dallo stesso Ministero del Culto,
"La Sede Apostolica prende atto che lo Stato pPrussiano in forza e secondo le disposizioni dello Statuto dello Stato Germanico(1) è obbligato a curare che vengano istituite ed ammesse delle scuole elementari cattoliche e che sia impartita l'istruzione religiosa cattolica". Da parte mia,mi dichiarai, in presenza dei negoziatori prussiani,mi dichiarai del tutto insoddisfatto di tale proposta;formula; avendo tuttaviaperò i due parlamentari,deputati, Mons. Kaas e Sac. Prof. Lauscher, senza la minima esitazione riconosciuto inveceche essa rappresentareessa il massimo possibile ad ottenersi nell'attuale situazione parlamentare, non
170v
è stata poipoi accuratamente descritta dal più volte menzionato
Sac. Lauscher "La risposta al quesito: quali impegni la Prussia possa assumere verso un terzo nei riguardoideall'ordinamento della scuola, deve partireprendere le mosse dal fatto che, in seguito ai notevoli mutamenti apportati dalla nuova Costituzione del Reich nella struttura politica della Germania, la Prussia ha cessato in realtà di essere uno Stato sovrano. Dopo la Costituzione di Weimar il Reich ha riservatoavocato a sé il diritto di stabilire per legge le norme fondamentali in numerose materie, che erano giàin addietro lasciate completamente agli Stati particolari, fra le quali anche la scuola. La Costituzione del Reich tratta, come è noto, tale argomento negli articoli 142-149, diretti ad introdurre
171r
dell'antica autonomia dei singoli Stati nella politica
scolastica."Le disposizioni fondamentali contenute nei menzionati articoli - del resto assai "poco chiari, se non in" parte, addirittura contraddittori - obbligano assolutamente gli Stati particolari o Paesi della Germania, e quindi anche la Prussia. Né cambia a ciò nulla il fatto che i medesimi, in parte, non sono ancora diritto vigente, ma solamente direttive per la futura legislazione. Questa invero non è semplicemente di competenza dei singoli Stati, mapoiché il Reich si è riservato il diritto di regolare in massima tale materia, oltre le disposizioni della Costituzione,
171v
e ad eventuali emendamenti da parte del
Reich. Finché non sarà emanata questa legge del Reich, i singoli Paesi non
potranno apportare alcuna modificazione alla situazione giuridica attuale nella materia, cui
si riferisce il citato articolo 146 capov. 2 della Costituzione del Reich
(cfr. ibid., art. 174 par. 1); essi quindi nel campo della scuola sono
È vero bensì che la Baviera nel Concordato colla S. Sede non si è data, sino ad un certo punto, pensierocura di quel vincolo. Ma non si deve dimenticare che la Baviera ha una posizione politica particolare, di cui il Reich, voglia o no, deve tener conto, ed è un Paese a grande maggioranza cattolica. Della Prussia non si può dire né l'una cosa né l'altra. Non si puòpotrebbe infatti concepire tra il Reich e la Prussia, la quale occupaabbraccia circa i due terzi del territorio del Reich, una tensione, almeno
172r
il Reich e la Baviera; che anzi i normali
reciproci rapporti costituiscono per ambedue un interesse vitale. Deve inoltre considerarsi
che i cattolici in Prussia, come anche 172v
derevole parte ed influenza, che i cattolici hanno
saputo assicurarsi nel nuovo Stato, mentre i circoli del protestantesimo cosciente se ne
stavano astiosi in disparte, il vecchio odio contro Roma si è acresciuto, come dimostra ad
evidenza la rabbiosa campagna scatenatasi presentemente contro il Concordato ed il successo,
che essa ha avuto pur troppo anche in circoli del restod'ordinario ragionevoli e prudenti.moderati.Malgrado ciò, si può sperare di ottenere anche in Prussia una maggioranza per il Concordato in quanto tale, purché però - e questa è una conditio sine qua non - si rinunzi ad introdurvi disposizioni positive intorno alla scuola. Il modo, in cui si svolseroLo svolgimento dei dibattiti sul bilancio del Culto al Landtag prussiano, non lascia alcun dubbio a tale riguardo. Tutti i partiti, eccettuato il Centro, hanno precisato il loro punto di vista circa la questione del Concordato nel senso che in
173r
nessun modo daranno la loro
approvazione Ad ogni modo la formula proposta dal Ministero del Culto sembra costituire il massimo di quello che si potrà ottenere nel Parlamento. Nessuno di coloro, i quali sostengono la Costituzione, potranno eccepire alcunchénulla di plausibile contro un accenno alle massime contenute nella Costituzione medesima in materia scolastica. Invece ogni tentativo di stabilire nel Concordato alcunché di discrepante dalla Costituzione o che prevenga la futura legislazione
173v
scolastica del Reich, sarebbe
inevitabilmente destinato a naufragare. Un'altra questione è se abbia molto valore una
formula, la quale accenni semplicemente all'obbligo, che incombe già alla Prussia in base
alla Costituzione del Reich; ma di ciò non è qui il luogo di trattare".La mattina seguente, 18 d. m., venne a visitarmi il Sig. Ministro del Culto. Cominciò col dirmi essere a lui riuscito penoso quanto gli era stato riferito dai Commissari prussiani circa il giudizio sfavorevole da me espresso intorno alla surriferita formula, quasi che cioè essa non contenessenga nulla o pressoché nulla, mentre la medesimaessa rappresenta il massimo sforzo per accondiscendere ai desideri della S. Sede
174r
eccezione del Centro, unanimi nel respingere qualsiasi
174v
Cancelliere del Reich, la presenza di
Ministri cattolici nel Gabinetto prussiano, i vantaggi ottenuti dalla Chiesa nel Concordato
bavarese, ecc.Il senso del proposto articolo è stato fissato in un Memoriale deltesté rimessomi dal Ministero del Culto
175r
Tutto considerato, parmi
subordinatamente che altro non rimanga se non di accettare la surriferitasuesposta soluzione. Se l'articolo deldel futuro Concordato prussiano sulla scuola può sembrare ben poca
cosa in confronto delle ampie e favorevoli disposizioni di quello
colla Baviera, 175v
contiene inveceriscontra al riguardo nelle Bolle ChinatoForse si potrebbe <ancora> tentare di migliorare la <surriferita> formula, - che rimarrebbe però sostenzialmente la stessa, - nel seguente modo:
"Der Apostolische Stuhl nimmt davon Kenntnis, dass der Preussische Staat durch die Verfassung des deutschen Reiches und nach deren Massgabe verpflichtet ist, für die Einrichtung von öffentlichen Volksschulen katholischen Bekenntnisses und die Erteilung katholischen Religionsunterrichts zu sorgen, sowie private Schulen katholischen Bekennisses niederer und höherer Art zuzulassen".
In italiano:
"La Sede Apostolica prende atto che lo Stato Prussiano in forza e secondo le disposizioni della Costituzione del Reich germanico è obbligato a curare che vengano istituite scuole pubbliche elementari cattoliche e che sia impartita l'istruzione religiosa cattolica nonché ad ammettere scuole private cattoliche elementari e superiori".
Chinato
(1)↑Intorno all'ordinamento della questione scolastica secondo la
Costituzione germanica ebbi già l'onore di riferire all'E. V. R. nel
rispettoso Rapporto N. 18421 in data del 30 Ottobre 1920, riprodotto nella
Ponenza della S. Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari "Baviera
- Progetto di Concordato - Luglio 1922" pag. 96 e segg.
1↑Ursprünglich notierter Monat "Giugno" hds. von Pacelli gestrichen.