TEI-P5
Document no. 10812
Mio carissimo Monsignore
Sono tornato l'altro ieri da Berlino
, ove questa volta mi sono trattenuto più a lungo, vale a dire dieci giorni.
Rimanere più tempo ancora mi era impossibile, perché, sebbene mi faccia mandare là subito
tutta la posta, pure mi manca l'archivio e non posso così avere i precedenti, e quindi varie
cose non possono essere spedite. Vi tornerò però ben presto
, vale a
dire alla fine del mese per il ricevimento di Capodanno.
La ringrazio vivamente per la lunga lettera confidenziale del 30 Novembre scorso
. Io non
posso che rallegrarmi vivamente nel vedere la illimitata fiducia, che Ella gode presso il
S. Padre
e la quale sola spiega come Le si affidino tanti
affari delicati, i quali per sé sarebbero fuori della competenza del Suo ufficio. Che Ella
debba fare qualche parte spiacevole, è comprensibile; ma tutti dovranno capire che Ella
agisce per ordine superiore, e del resto vedo che Ella trova pure il modo di addolcire le
pillole amare, perché, ad es., dei tre che Ella mi ha nominato
, vedo
che uno è divenuto Vescovo, l'altro Protonotario Apostolico
con
pubbliche lodi, ecc. Ella nulla ha da temere su questo punto. Io credo che il futuro
Superiore sarà Lei, perché nessuno gode tanta fiducia meritatissima; ma in ogni modo, come
Le scrissi, nessun Superiore sarebbe mai tanto sciocco di privarsi dei Suoi servigi. L'unica
cosa, che mi preoccupa per Lei gravemente1, è la Sua salute. La mia ultima
lettera, forse un po' forte, non voleva essere alcuna critica
dell'organizzazione, ecc., ma era unicamente2 ed esclusivamente3 ispirata dal timore che colla vita
che Ella mena, un brutto giorno Ella divenga forse irreparabilmente inabile a continuare il
Suo lavoro ed i servigi che Ella rende al S. Padre ed alla Chiesa. Per questo io ho
insistito ed insisto4 che Ella faccia una cura5 seria almeno di una o due <o
tre>6
settimane.
Anche l'affare dell'uovo7 non aveva alcuna8 intenzione di critica. È la cosa più naturale del mondo che i Superiori si informino del prezzo dei viveri nei vari Paesi. La mia allusione tendeva soltanto anzi a provocare una nuova inchiesta su questo argomento. Io non sono più uscito dalla Germa-
che in tutti gli altri Paesi. Ciò vale specialmente per Berlino. L'ambasciatore di Spagna
, tornato testé da Madrid per la via di Parigi, mi diceva
che in Berlino la vita è due volte più cara che in Ispagna e tre volte più cara che in
Francia. Il Ministro del Belgio
ha avuto per la stessa causa
raddoppiato il suo stipendio. Il Ministro di Persia
, venuto da
Washington, mi diceva che in varie cose i prezzi sono in Berlino più cari che in America, e
così di seguito. Si crede che questo caro-viveri, giunto a proporzioni folli, non potrà
durare e che i prezzi dovranno diminuire; il che è di fatto già in parte cominciato. Ma Le
assicuro che le preoccupazioni finanziarie (unite a tante altre), il timore di trovarmi in
imbarazzi economici, mi hanno fatto passare in questi ultimi tempi parecchie notti
insonni9.Creda pure che molte volte mi sento invaso da una tristezza più
profonda di quel che potrei descriverLe e debbo pensare molto a Dio ed alle speranze della
vita eterna per trovare un qualche conforto. Sono ormai oltre sei anni e mezzo che mi trovo
qui in mezzo a guerre, rivoluzioni, difficoltà di ogni sorta. In nessun Paese del mondo si
ha tanto abbattimento, turbamento, incertezza dell'indomani, come qui. Ed io non ho nemmeno,
come altri Nunzi, il pensiero che tutto finirà andando10 il giorno in cui sarei
richiamato a Roma. Il pensiero di Roma non fa anzi che accrescere il mio dolore, pensando
alle tante sventure che ha [sic] colpito la mia famiglia una volta così quieta e si può dire
felice. Inoltre Ella sa che per me è impossibile di accettare il Cardinalato di Curia per le
ben note ragioni. L'unico spiraglio di luce che <umanamente>11 mi rimane, è la speranza, che – per Sua esclusiva
bontà12
– ho di una migliore soluzione. Ma anche questa chi sa se e quando13 potrà
avverarsi …
Tornato a Monaco, mi è stato consegnato il pacco, da Lei dato (credo) a Mons. Grabmann
per i sussidi. Distribuirò subito secondo le istruzioni ricevute. Hanno <Ella ha>14 fatto, a mio avviso, assai bene a
mantenere i sussidi medesimi a proporzioni relativamente basse; troppo alte somme date a
particolari persone od Istituti possono portare malcontento negli altri che ne sono rimasti
privi. Tuttavia, poiché avanzava delle Lire centomila una certa <somma,>15
duecento16 duemila e cinquecento alle Povere Suore Scolari
e Lire cinquemila e trecento alle Suore di
Carità
, ambedue di Monaco. Ho saputo invero che le une e le altre si son venute a
trovare in situazione difficile. Specialmente le Suore di Carità si erano mantenute finora
in condizioni economiche normali17, ma in seguito all'ultimo tracollo finanziario ho appreso che si
trovano <adesso>18 nel più grave
imbarazzo per acquistare i viveri necessari al nutrimento delle Suore per questo inverno. Il
Cardinale Arcivescovo Faulhaber
le ama e le stima moltissimo; ma per
non dargli dispiacere, so che gli hanno finora nascosto lo stato in cui ora sono cadute. Le
une e le altre poi sono troppo discrete e riservate per osare di fare una istanza al
S. Padre. Io credo che se Ella approvasse la anzidetta proposta, avrebbe il merito di
aver salvato forse la vita a non poche buone religiose. Le une e le altre sono ammirevoli
per il loro spirito di sacrificio, e piuttosto che far soffrire le loro bambine ed i loro
malati, si privano esse stesse del necessario. Avviene così però che, sottoposte come sono
ad un lavoro eccessivo e mancanti di una corrispondente nutrizione, molte muoiono
giovanissime. Beate loro senza dubbio, che acquistano così presto il Paradiso; ma è un danno
per l'Istituto e per le anime alle quali esse avrebbero potuto ben più lungamente giovare in
questo mondo. Aggiungo che le Povere Suore Scolari sono quelle, a cui mi sono rivolto per
gli oggetti di alluminio. Ad ogni modo io sottometto quella proposta al Suo giudizio e non
intendo fare alcuna pressione19.Se Ella l'approva, abbia la bontà di farmi scrivere anche
sopra un semplice biglietto le sole parole: "Sta bene"20; se non approva per qualsiasi
motivo, abbia la bontà di farmi scrivere le sole parole: "Preso altra
disposizione"21.
Sono già partite per Roma a grande velocità le casse coi bicchieri e le scodelle di alluminio
. Spero fra una quindicina di
giorni di avere anche i piatti; appena giunti saranno anch'essi subito inoltrati a
destinazione nello stesso modo. Intanto con sensi di riconoscente ed inalterabile
affetto
mi abbia sempre per Suo Affmo
+ Eugenio Pacelli
Online since 24-10-2013, last modification 25-02-2019.
Document no. 10812
Pacelli, Eugenio
to [Pizzardo, Giuseppe]
Munich, 09 December 1923
Summary
Nach seiner Rückkehr aus Berlin bedankt sich Pacelli bei Pizzardo für dessen vertraulichen Brief vom 30. November. Der Nuntius freut sich über das uneingeschränkte Vertrauen, das Pizzardo beim Papst genießt, bestärkt ihn in seiner Amtsführung und prognostiziert ihm das Amt des Staatssekretärs. Zugleich zeigt er sich aber um die Gesundheit des Freundes besorgt um empfiehlt ihm erneut einen Kuraufenthalt. Der Nuntius kommt erneut auf die extrem hohen Lebenshaltungskosten in Deutschland und auf seine persönliche, psychische Belastung zu sprechen. Auch die Vorstellung, nach dem Ende der Nuntiatur nach Rom zurückzukehren, beruhigt Pacelli keineswegs, da er sich die mit dem Kurienkardinalat verbundenen Kosten nicht leisten kann. Deshalb bleibt ihm nur auf die Zuweisung einer Diözese und auf Pizzardos Unterstützung dieses Wunsches zu hoffen. Ferner macht der Nuntius Mitteilung über die Zuweisung der vom Heiligen Stuhl zur Verfügung gestellten finanziellen Hilfsleistungen und schlägt vor, einen Teil der verbleibenden Mittel den Münchener Niederlassungen der Armen Schulschwestern von Unserer Lieben Frau sowie der Barmherzigen Schwestern vom heiligen Vinzenz von Paul zukommen zu lassen, deren prekäre Lage er Pizzardo schildert. Zum Schluss referiert der Nuntius den Stand zum Versand des im Auftrag des Heiligen Stuhls gekauften Aluminiumgeschirrs.[no subject]
Sono tornato l'altro ieri da Berlino


La ringrazio vivamente per la lunga lettera confidenziale del 30 Novembre scorso




Anche l'affare dell'uovo7 non aveva alcuna8 intenzione di critica. È la cosa più naturale del mondo che i Superiori si informino del prezzo dei viveri nei vari Paesi. La mia allusione tendeva soltanto anzi a provocare una nuova inchiesta su questo argomento. Io non sono più uscito dalla Germa-
26v
nia da quattro anni e non ho quindi esperienza
diretta. Ma tutti mi dicono che qui la vita è divenuta assai più cara



Tornato a Monaco, mi è stato consegnato il pacco, da Lei dato (credo) a Mons. Grabmann

27r
ho alzato un poco, valendomi della espressa autorizzazione
accordatami, in qualche caso la cifra, allorché mi sembrava cioè che essa fosse troppo al
disotto del bisogno e dell'aspettazione. Con ciò sono rimaste ancora Lire settemila e
ottocento, per le quali mi permetto di farLe la seguente proposta: di dare cioè Lire



Sono già partite per Roma a grande velocità le casse coi bicchieri e le scodelle di alluminio

mi abbia sempre per Suo Affmo
+ Eugenio Pacelli
1↑"mi […] gravemente" hds. unterstrichen,
vermutlich vom Empfänger.
2↑"unicamente" hds. unterstrichen,
vermutlich vom Empfänger.
3↑"esclusivamente" hds.
unterstrichen, vermutlich vom Empfänger.
4↑"insisto" hds. unterstrichen, vermutlich vom
Empfänger.
5↑"cura" hds. unterstrichen,
vermutlich vom Empfänger.
6↑Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
7↑"uovo" hds. unterstrichen, vermutlich vom
Empfänger.
8↑"alcuna" hds. unterstrichen, vermutlich
vom Empfänger.
9↑"notti insonni" hds. unterstrichen, vermutlich vom
Empfänger.
10↑ Hds. gestrichen, vermutlich von Pacelli.
11↑Hds. eingefügt
von Pacelli.
12↑ "per […] bontà" hds. unterstrichen, vermutlich vom Empfänger.
13↑"se" und
"quando" hds. unterstrichen, vermutlich vom Empfänger.
14↑Hds.
gestrichen und eingefügt von Pacelli.
15↑Hds.
eingefügt von Pacelli.
16↑Hds. gestrichen von Pacelli.
17↑"normali" hds. unterstrichen, vermutlich vom
Empfänger.
18↑Hds. eingefügt von Pacelli.
19↑ "non […] pressione" hds. unterstrichen, vermutlich
vom Empfänger.
20↑"Sta bene" hds.
unterstrichen, vermutlich vom Empfänger.
21↑"Preso […] disposizione" hds. unterstrichen, vermutlich vom
Empfänger.