TEI-P5
Document no. 3739
Facendo seguito al mio rispettoso rapporto N. 14360 del
12 corr. mi do premura di riferire a V. E. R., come la questione della creazione
di un'Ambasciata dell'Impero Germanico presso la Santa Sede continua ad agitarsiessere discussa sia nella stampa di tutti i colori, sia nelle
discussioni dei vari partiti politici, e sia anche nella Commissione del Reichstag, che in
questi giorni si è occupata del bilancio del Ministero degli Affari Esteri.
E' evidente che qui in Germania si apprezza nel suo giusto valore l'immenso potere politico-religioso della Chiesa cattolica e si giudica indispensabile al vero bene della vita politica e sociale della Nazione il mantenere buone relazioni con la Santa Sede. Pochi giorni fa il Ministro degli Esteri, il socialista Dr. Müller, dichiarò nella Commissione suddetta che la Germania annette il massimo interesse alle buone relazioni con la Santa Sede e che con queste disposizioni si sta trattando la questione della elevazione della Legazione presso la Santa Sede al rango di Ambasciatacreazione di un'Ambasciatapres dell'Impero presso il
Vaticano.
Anzi, secontrose a tale progetto vi sono delle difficoltà, esse vengono dal fatto che tanto la Prussia quanto la Baviera non vogliono rinunziare all'onoreall'antico loro diritto di avere il proprio Rappresentante presso la Santa Sede. Certamente entra in ciò
Nella menzionata Commissione il Ministro degli Esteri, dietro analoga interrogazione, ha dichiarato che per ora la questione della creazione dell'Ambasciata non può essere subito risoluta, appunto perchè la Baviera non vuolecadere rinunziare alla sua Legazione presso la Santa Sede e la Prussia, se la Baviera
non cede, neppure essa vuole rinunziare aperdere tale privilegio. Il Dr. Müller ha soggiunto che speraespresso però la speranza che le trattative porteranno ad una
felice soluzione. Da buona fonte ho poi saputo che il Ministro Presidente di Baviera,
Hoffmann, per agevolare la difficoltà, che forse potrebbe nascere dalla questione della
reciprocità ed anche per non rinunziare all'onore di conservare almeno la Nunziatura
apostolica in Baviera, avrebbe proposto che vi fossesia un Nunzio accreditato presso l'Impero, ma che la di lui
residenza fosserimanga a Monaco. Mi si aggiunge tuttavia che finora il Governo di Berlino non ha neppure
risposto a tale progetto.
Non si può non rilevare intanto da questo stato di cose che gran merito dell'importanza, che vien data alla Chiesa cattolica nella Germania in maggioranza protestante, è dovuto allo zelo, all'attività ed alla impareggiabile organizzazione dei cattolici tedeschi. Oramai qualunque Governo voglia avere nelle mani il po-che ha ad imporre al partito socialista non soltanto la propria
cooperazione nel gabinetto, senza la quale esso non avrebbe potuto governare, ma tale una
Costituzione che, se non buona in teoria, però almeno in pratica mette oggi i cattolici tedeschi in condizioni di maggiore
libertà che non sotto il passato regime.
Tutto perciò fa sperare che anche la questione dell'erigenda Ambasciata presso la Santa Sede venga risoluta secondo i desideri del Centro, chedei quali ultimamente si èha chiaramente espressian fatto ancora una volta l'interprete nella più volte menzionata
Commissione il deputato Pfeiffer.
Chinato
Online since 04-06-2012, last modification 24-06-2016.
Document no. 3739
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
[München], 25 October 1919
Writer (text genesis)
StenotypistSchioppaPacelli[no subject]
E' evidente che qui in Germania si apprezza nel suo giusto valore l'immenso potere politico-religioso della Chiesa cattolica e si giudica indispensabile al vero bene della vita politica e sociale della Nazione il mantenere buone relazioni con la Santa Sede. Pochi giorni fa il Ministro degli Esteri, il socialista Dr. Müller, dichiarò nella Commissione suddetta che la Germania annette il massimo interesse alle buone relazioni con la Santa Sede e che con queste disposizioni si sta trattando la questione della elevazione della Legazione presso la Santa Sede al rango di Ambasciatacreazione di un'Ambasciata
Anzi, secontrose a tale progetto vi sono delle difficoltà, esse vengono dal fatto che tanto la Prussia quanto la Baviera non vogliono rinunziare all'onoreall'antico loro diritto di avere il proprio Rappresentante presso la Santa Sede. Certamente entra in ciò
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anche l'interesse
politico e lo spirito di particolarismo, che divide i vari Stati della Germania, malgrado
gli sforzi che si vanno facendo per l'unione di essi e per l'incentramento politico nel
Governo di Berlino; ma non può negarsi che in questa lotta per
conservare ciascuno degli Stati la propria Rappresentanza
diplomatica presso la Santa Sede si deve riconoscereindichi tutta l'importanza che si dà ai buoni rapporti con la
Santa Sede medesima.Nella menzionata Commissione il Ministro degli Esteri, dietro analoga interrogazione, ha dichiarato che per ora la questione della creazione dell'Ambasciata non può essere subito risoluta, appunto perchè la Baviera non vuole
Non si può non rilevare intanto da questo stato di cose che gran merito dell'importanza, che vien data alla Chiesa cattolica nella Germania in maggioranza protestante, è dovuto allo zelo, all'attività ed alla impareggiabile organizzazione dei cattolici tedeschi. Oramai qualunque Governo voglia avere nelle mani il po-
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tere deve fare i conti coi cattolici
e per essi col partito del Centro. Ed è significantissimo che perfino un Governo socialista
rivoluzionario, come l'attuale, non possa fare a meno di questa immensa forza che
rappresentano i cattolici in Germania e che sanno far valere nella difesa degli interessi
religiosi e politici del loro partito. Evidentemente non è stata la simpatia verso la Chiesa
cattolica che ha ispirata una Costituzione così larga verso i cattolici, come quella che è stata data dal Governo socialista di Ebert. E' stata
unicamente l'opera del Centro che ha imposto
Tutto perciò fa sperare che anche la questione dell'erigenda Ambasciata presso la Santa Sede venga risoluta secondo i desideri del Centro, chedei quali ultimamente si èha chiaramente espressi
Chinato