Document no. 10703
Gasparri, Pietro
to Pacelli, Eugenio
Vatican, 11 April 1924
Summary
Gasparri teilt mit, dass der Papst die wiederholten Gewalttaten durch Anhänger der Nationalfaschistischen Partei in Italien gegen Bürger verschiedener politischer Überzeugungen und gegen katholische Einrichtungen missbilligt. Der Papst tadelte diese auch in seiner Konsistorialansprache vom 24. März. Allerdings unternahmen die zuständigen Behörden nichts, vielmehr häuften sich die Angriffe sogar. Der Papst versucht, die Folgen für die Opfer zu mindern, wie nach dem faschistischen Gewaltakt in Trani im März 1924. Pacelli soll dafür sorgen, dass zum einen die deutsche Presse ihre Leser über die vielen Angriffe auf katholische Institutionen informiert und dass zum anderen der beiliegende Artikel des Osservatore Romano ein breites Echo findet.[no subject]
con inserti
Ritengo opportuno comunicare alla S. V. Ill.ma e Rev.ma che il Santo Padre


Dopo la solenne deplorazione ed aperta condanna che di quelle violenze il Santo Padre aveva fatto nella sua ultima Allocuzione Concistoriale

2v
giustificate continuano con un crescendo
impressionante e quel che è peggio restano quasi sempre impunite.Il Santo Padre da parte sua ha fatto quanto poteva per richiamare tutti e in tutti i modi al senso della realtà e alle gravissime responsabilità del momento e così pure è intervenuto e interviene, per quanto Gli è possibile, a render meno aspre le conseguenze morali e materiali delle violenze stesse sovvenendo alle vittime ed assumendo (come nel recente caso di Trani

Ma è necessario che anche V. S. Ill.ma e Rev.ma sappia quanto accade ed anzi che provveda affinché qualche giornale di costì deplorando questi lamentevoli fatti ne dia conoscenza ai suoi lettori sia pure con un cenno assai sommario. All'uopo le invio un breve sunto delle violenze avvenute.
Profitto della presente occasione per raffermarmi con sensi di distinta e sincera stima
di V. S. Ill.ma e Rev.ma
Servitore
P. Card. Gasparri
3r
P. S. = Segnalo ed accludo un altro articolo di
protesta pubblicato oggi nell'Osservatore Romano