Document no. 15440
Rossino, Giuseppe
to Pacelli, Eugenio
Rome, 20 December 1925
Summary
Der Substitut der Kongregation für die Universitäten und Studieneinrichtungen Rossino bittet Pacelli um einen Gefallen. Die 1885 zwischen Friedrich Max Peschel und Emilia Luigia Guglielma Castelli in Turin geschlossene Ehe verlief unglücklich und Peschel kehrte nach der Scheidung nach Preussen zurück. Castelli ging in Turin eine neue Zivilehe ein, aus der zwei Kinder hervorgingen. Nun ist Peschel verstorben und Castelli möchte die kirchliche Hochzeit nachholen, um in geregelten Verhältnissen zu leben, wofür sie den Totenschein Peschels benötigt. Sie vermutet, dass Peschel in Glogau lebte, so dass möglicherweise seine Familie, der dortige Pfarrer oder die lokalen Behörden Auskunft geben können. Rossino bittet Pacelli darum, ihm den Totenschein Peschels zu besorgen. Er versichert, die anfallenden Kosten zu übernehmen.[no subject]
Mi rivolgo a Lei per un favore, che si risolve in un'opera di carità, perché gioverà a mettere in grazia di dio due persone.
Ecco di che cosa si tratta:
Il 17 Settembre 1885 si univano in matrimonio nella Parrocchia di N. S. del Carmine in Torino il Prof. Dott. Massimiliano Peschel







Il Peschel prima del matrimonio da Protestante si era fatto Cattolico.
Il matrimonio non fu felice; così che dopo qualche anno i coniugi si separarono, ed il Prof. Peschel ritornò in Prussia.
La moglie dopo qualche tempo contrasse relazione con un signore

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civilmente e tuttora
convive.Ora è venuta a sapere che il Prof. Peschel è morto e desidererebbe mettersi in grazia di dio, sposando anche ecclesiasticamente l'uomo, col quale convive. Se non che non può procurarsi il certificato di morte di suo marito, non sapendo dove egli si fosse rifugiato in Prussia e dove sia morto.
Il Peschel era molto conosciuto a Glogau, è da supporsi d'altronde che siano superstiti colà i parenti di lui, i quali potranno dare sufficienti indicazioni. Il Parroco

La prego di interessarsi della cosa: di procurare cioè il certificato di morte del suddetto Professore e di spedirmelo corredato della vidimazione della competente autorità, in seguito al quale la vedova possa contrarre il matrimonio religioso coll'uomo col quale convive e dal quale ha avuto
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figli.Naturalmente mi dirà poi le spese che avrà dovuto incontrare, che le saranno rimborsate.
Faccia quest'opera di carità, caro Monsignore; ed il buon Dio gliene renda merito.
Approfitto dell'occasione per augurarle buon Natale e tante consolazioni dalla Missione che sta compiendo costì.
Gradisca i miei ossequi e mi ricordi nelle sue preghiere
suo devmo
G. Rossino