Document no. 4040
Pacelli, Eugenio
to Gasparri, Pietro
Munich, 21 August 1917
Summary
In einem Brief schreibt der Kölner Kardinal Hartmann bezüglich des deutschen Verhältnisses zum Werk der Glaubensverbreitung in Lyon, dass sich Deutschland keineswegs von Lyon loslösen wolle, die deutsche Filiale in Aachen jedoch Meinungsverschiedenheiten mit dem Diözesankomitee in Straßburg wegen der Publikation einer eigenen Zeitschrift mit dem Titel "Die Weltmission" habe.Subject
Sull'Opera della Propagazione della Fede di Lione
Non appena mi giunse il venerato dispaccio N°. 38760 in data del 7 corr., relativo all'Opera della Propagazione della Fede di Lione


"Il Consiglio Centrale dell'Opera per la Propagazione della Fede di Lione (così egli mi scrive) ha delle preoccupazioni assolutamente infondate. L'Episcopato tedesco non pensa affatto a staccare la Germania dall'antichissima Opera di Lione, che abbraccia tutto il mondo. Le contribuzioni degli Associati all'Opera in Germania vengono mandate, ora come prima, al Consiglio Centrale di Lione. Ciò è stato impossibile durante la guerra, in conseguenza di una proibizione governativa; perciò le quote degli associati vennero raccolte
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nelle singole Curie Vescovili ed il Santo
Padre
Con tale preghiera diretta al Santo Padre, non si intendeva però affatto iniziare una separazione da Lione; che anzi, dopo la guerra, i versamenti verranno fatti di nuovo a Lione e si lasceranno a libera disposizione del Consiglio Centrale. Io prego vivamente Vostra Eccellenza a voler portare ciò a conoscenza del Santo Padre, affinché non sorga la parvenza
che io con quella preghiera mi sia reso verso Sua Santità colpevole di una indegna slealtà, della quale non sono capace. L'Episcopato tedesco ha tuttavia il vivo desiderio che, in avvenire, nel Consiglio Centrale di Lione vengano ammessi anche rappresentanti della Germania, come si è fatto nel Consiglio Centrale dell'Opera della S. Infanzia in Parigi

Del resto noi non abbiamo col Consiglio di Lione divergenze di sorta. Lo sforzo dei Vescovi tedeschi è diretto
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solamente allo
scopo di eccitare l'interesse dei fedeli per la propagazione della fede e con ciò di
promuovere l'Opera delle Missioni di Lione.Quest'Opera ha ora, già dal 1832, una filiale tedesca in Aquisgrana – chiamata anche: Opera di S. Francesco Saverio

Ancora il 12 dicembre 1909 il Consiglio Centrale di Lione scriveva: La branche allemande de l'Œuvre de la Propagation de la Foi, dont le siège est à Aix-la-Chapelle, ed il 29 ottobre 1909: Comité d'Aix-la-Chapelle, qui représente la Propagation de la Foi en Allemagne. Così pure, il Consiglio Centrale di Lione mandò sempre le nuove disposizioni e le concessioni di indulgenze

Tra quest'ultima ed il Comitato diocesano di Strasburgo è sorta ora una divergenza. Il Comitato pubblicava in tedesco gli Annali dell'Opera della Propagazione della Fede

Però, poiché gli Annali – come è riconosciuto universalmente – malgrado le sempre ripetute proposte – non basta-
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vano neppure alle più
moderate richieste, la Centrale di Aquisgrana decise di rinunciare agli Annali, i quali –
come sopra si è detto – vengono distribuiti gratuitamente ai soci dell'Opera –, e di
pubblicare un nuovo periodico: Die Weltmission
Riguardo a questa divergenza, l'Episcopato tedesco non ha preso ancora una decisione.
Del resto tale divergenza esiste non fra Aquisgrana e Lione, ma fra Aquisgrana e Strasburgo, dove, frattanto, gli Annali, non giunti da Lione, per iniziativa propria e senza permesso di Lione, sono stati cambiati, aumentati e pubblicati in forma di rivista mensile.
Tutto questo affare non ha nulla a che vedere con velleità di distaccarsi da Lione: e l'Episcopato tedesco ha solamente lo scopo – coll'aiuto della Centrale di Aquisgrana - di promuovere l'Opera di Lione e (come già si è notato) di eccitare l'interesse dei fedeli a lui affidati in favore dell'Opera della Propagazione della Fede.
Spero che queste comunicazioni metteranno Vostra Eccellenza in grado di dissipare tutte le preoccupazioni sorte in proposito a Roma ed a Lione".
Dopo di ciò, chinato al bacio della S. Porpora con sensi di profondissima venerazione, ho l'onore di ripetermi
dell'Eminenza Vostra Reverendissima.
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
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