TEI-P5
Document no. 4098
Eminenza Reverendissima,
Col mio rispettoso Rapporto N. 32368 del 15 Marzo p. p. ebbi l'onore di trasmettere all'Eminenza Vostra Reverendissima copia di una Nota del Sig. Ministro
per la scienza, l'arte e l'istruzione pubblica in Prussia,
nella quale, fra l'altro, si leggeva: "Poiché V. E. … torna nuovamente sulle
rimostranze espresse al Sig. Ministro
degli Esteri del Reich,
mi sia permesso di far rilevare che prima di quel passo la S. Sede, per quanto riguarda
la Prussia, mai non ha fatto osservazioni circa l'adempimento delle
prestazioni
fissate nelle Bolle
, ed in particolar modo mai
non ha mosso obbiezioni rispetto all'adempimento delle prestazioni medesime attuato dallo
Stato mediante ogni possibile sforzo".
Siccome è da prevedere che nelle future trattative
, allorché la S. Sede vorrà opporre allo Stato prussiano
le sue molteplici inadempienze degli obblighi contenuti nelle Bolle di circoscrizione, il
Governo
replicherà nuovamente non aver mai la S. Sede
medesima nei tempi passati mosso eccezioni al riguardo, – ho iniziato ricerche negli Archivi
di questa Nun-
, per il quale trovai larga copia di documenti, che
mi riuscirono preziosi nel corso dei recenti negoziati) ben poco ho potuto almeno sino ad
ora, rintracciare circa l'applicazione delle Bolle anzidette; il che, del resto, è
comprensibile, se si ricordi che esecutori delle medesime furono non già i Nunzi Apostolici,
ma il Vescovo di Warmia, Giuseppe de Hohenzollern
, per la Bolla De salute animarum
, il Vescovo di Evaria, Giuseppe de Keller
, per la Bolla
Provida solersque
, il Vescovo di Hildesheim, Francesco Egone da Fürstenberg
,
per la Bolla Impensa Romanorum Pontificum
.1
D'altra parte, come mi scriveva l'Emo Sig. Cardinale Schulte
,
Arcivescovo di Colonia, in data del 6 Marzo 1924, "se ora ed anche prima della caduta del marco
lo Stato ha fissato gli assegni degli
ecclesiastici
unilateralmente e senza riguardo alle Convenzioni concluse colla
Chiesa, deve confessarsi che in ciò non è stata da un secolo senza colpa una certa indolenza
dei Vescovi. È mancato finora sempre in Prussia un controllo superiore da parte della
Chiesa, il quale verificasse se e fino a qual punto le prestazioni finanziarie dello Stato
rimanevano al di sotto di quel che avrebbesi potuto reclamare in base ai diversi titoli
giuridici".
Checché sia di ciò, ecco quali sono i documenti, che
1º) Dispaccio dell'Emo Sig. Cardinale Lambruschini
, Segretario di Stato, a Mons.
Internunzio Apostolico
in Monaco, N. 17883 del 6 Febbraio 1840, in cui, prendendo occasione da un articolo della Gazetta di Brema
, si lamentano le mancanze del Governo
Prussiano
nell'adempimento della Bolla De salute animarum.
2º) Rapporto del Nunzio Apostolico in Monaco, Mons. Viale Prelà, N. 1217
, dell'8 Febbraio 1845, in cui si riferisce un'asserzione del
Ministro del Culto
, che voleva far ricadere sulla S. Sede
l'indugio frapposto alla esecuzione della Bolla De salute animarum in ciò che
riguardava la dotazione delle Chiese.
3º) Dispaccio
del sullodato
Emo. Cardinale Lambruschini del 21 Febbraio 1845, nel quale si confuta tale asserzione.
Questo documento coi due relativi Allegati venne poi pubblicato nell'Archiv für katholisches Kirchenrecht
, t. 52, 1884, pag. 293 e seg.
4º) Rapporto del menzionato Nunzio N. 1259
del 29 Aprile 1845, in cui si narrano i passi fatti
dai Deputati degli Stati provinciali
per ottenere alfine dal Governo
l'adempimento degli obblighi di dotazione assunti nella Bolla
De salute animarum, nonché le premure svolte al riguardo da Mons. Geissel
, Arcivescovo tit. di Iconio e Amministratore
Apostolico
di Colonia. In esso si legge pure: "Mons. Geissel si riserva di
informare dettagliatamente l'Eminenza Vostra su di un oggetto così importante".
5º) Due lettere (in data 10 Luglio e 24 Agosto 1851) dell'Emo. Sig. Cardinale de Diepenbrock
, Vescovo di
Breslavia, a Mons. Nunzio
, Segretario di Stato di
Sua Santità
, circa la urgente necessità di riprendere e condurre
a termine l'esecuzione della Bolla De salute animarum. Il menzionato Emo Vescovo
aggiunge pure: "En attendant j'ai saisi l'occasion, qui s'offrit au dernier passage du Roi
à Breslau, pour parler à Sa Majesté de cette grave affaire et du
rapport que j'en avais fait à Rome; et le Roi a très bien accueilli cette communication,
exprimant son désir que l'affaire soit reglé avec justice et equité. Mais déjà le choix du
Commissaire Apostolique est entouré de difficultés...".
Continuerò da mia parte le indagini; ma sarei profondamente riconoscente all'Eminenza Vostra, se si degnasse di ordinare ricerche anche negli Archivi della S. Sede
, ove è più
probabile che esista materiale sull'argomento. Sarebbe altresì assai utile di avere le
relazioni di Mons. Geissel e dell'Emo Diepenbrock, di cui è sopra parola ai nn. 4 e
5.2
Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
20r, oben neben dem Briefkopf hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger
notiert: "accusato ricevimento col 41645".
Online since 24-06-2016, last modification 26-06-2019.
Document no. 4098
Pacelli, Eugenio
to Gasparri, Pietro
Munich, 26 April 1925
Summary
Pacelli informiert über seine Recherche im Nuntiaturarchiv. Weil der preußische Kultusminister Boelitz in einer Note vom November 1924 betont hatte, der Heilige Stuhl habe vor der bei Reichsaußenminister Stresemann eingelegten Verwahrung nie die Erfüllung der vereinbarten Staatsleistungen an die Kirche beanstandet, und weil der Nuntius eine Wiederholung dieses Standpunkts für die Konkordatsverhandlungen mit Preußen erwartet, suchte Pacelli im Archiv nach solchen Beanstandungen. Unter dem Hinweis, nur wenig Material zu den Zirkumskriptionsbullen gefunden zu haben, führt er fünf einschlägige Dokumente aus den Jahren 1840, 1845 und 1851 an. Vorab referierte der Nuntius die Einschätzung des Kölner Erzbischofs Kardinal Schulte vom 6. März 1924, der von einer einseitigen und die getroffenen Konventionen ignorierenden Festlegung der Unterstützungszahlungen an die Geistlichen durch die preußische Regierung berichtete und die Staatsleistungen als zu niedrig qualifizierte. Pacelli bittet Gasparri, auch in den Vatikanischen Archiven nach einschlägigem Material suchen zu lassen.Subject
Sulla esecuzione delle Bolle di circoscrizione in Prussia
Col mio rispettoso Rapporto N. 32368 del 15 Marzo p. p. ebbi l'onore di trasmettere all'Eminenza Vostra Reverendissima copia di una Nota del Sig. Ministro




Siccome è da prevedere che nelle future trattative


20v
ziatura allo scopo di chiarire un punto così
rilevante. Pur troppo però (a differenza di ciò che concerne l'antico Concordato bavarese del 1817









Checché sia di ciò, ecco quali sono i documenti, che
21r
finora mi è stato possibile di rinvenire:1º) Dispaccio dell'Emo Sig. Cardinale Lambruschini




2º) Rapporto del Nunzio Apostolico in Monaco, Mons. Viale Prelà, N. 1217


3º) Dispaccio


4º) Rapporto del menzionato Nunzio N. 1259





5º) Due lettere (in data 10 Luglio e 24 Agosto 1851) dell'Emo. Sig. Cardinale de Diepenbrock


21v
Apostolico in Monaco, ove si parla di una relazione da lui
inviata all'Emo. Sig. Cardinale Antonelli


Continuerò da mia parte le indagini; ma sarei profondamente riconoscente all'Eminenza Vostra, se si degnasse di ordinare ricerche anche negli Archivi della S. Sede

Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Passage von "furono" bis "Impensa Romanorum Pontificum" am linken
Seitenrand hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger angestrichen.
2↑Passage von "Continuerò" bis "nn. 4 e 5." am linken Seitenrand in roter
Farbe von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger angestrichen und vermerkt:
"ricercarle".