TEI-P5
Document no. 17724
L'Emo Signor Cardinale Bertram mi ha diretto in data del 10 corrente circa la
questione della nuova organizzazione dell'assistenza religiosa dei militari in Germania una
lettera, che stimo opportuno di trasmettere qui acclusa in copia all'Eminenza Vostra
Reverendissima. Essa è unulteriorepiù ampio svolgimento del punto 14 del Protocollo
dell'ultima Conferenza vescovile di Fulda, che mi feci già un dovere di riprodurre nel mio
rispettoso Rapporto N. 33552 del 10 Settembre p. p.
Il sullodato Eminentissimo comincia col riferire che il Sig. Ministro della Reichswehr da alcuni mesi desidera cheseparabile dall'ufficio
in rigin vista del nuovo regolamento,
separabile dall'ufficio ecclesiastico. Le Conferenze vescovili di Fulda e di Frisinga hanno
creduto di dover rispondere negativamente, giacché non si tratta di due uffici separati ed
insieme combinati, ma di un solo ufficio con rapporto a due Autorità (ecclesiastica e
civile). La separazione in due uffici è inconcepibile anche perciò che l'Autorità ecclesiastica non riconosce che un ufficio ecclesiastico con facoltà ecclesiastiche, il cui
conferimento da parte della medesima Autorità ecclesiastica non può essere prevenuto dal conferimento di un ufficio civile
(Reichsamt), che secondo il concetto ecclesiastico non esiste separatamente dal
primo.Il In conseguenza di ciò il Signor Vescovo di Breslavia supplica di nuovo la
S. Sede a voler dare una decisione circa l'anzidetta nuova organizzazione
dell'assistenza religiosa dei militari in Germania, senza ulteriore
indugio, essendovi motivo
di ritenere che il Ministero della Reichswehr si accontenterebbe di un regolamento
nel senso delle proposte dell'Episcopato, qualora la S. Sede dia ad esse la Sua
approvazione . Il Signor Cardinale aggiunge che ambedue le summenzionate
Conferenze vescovili sono sempre di opinione esser preferibile, dal punto di vista
ecclesiastico e pastorale, che l'ufficio del Vicario castrense sia in qualche modo sottoposto all'Episcopato della Germania, naturalmente
senza restrizione delle ne-Un Vicario Se mancasse questo legame coll'Episcopatomedstesso, sorgerebbero facilmente divergenze e conflitti, ed il Vicario castrense del tutto esente sarebbe troppo, come ha mostrato l'esperienza, funzionario dello Stato
mentre la S. Sede stessa tanto ha insistito sul concetto essere
essoun ufficio in prima linea ecclesiastico. Si aggiunga che il numero
dei militari cattolici orè ora di circa trentamila, dispersi in tutto il territorio del Reich, che quasi
dovunque i parroci non militari devono hanno la massima parte del
lavoro nella cura spirituale; dei medesimi.
ora non sarebbe opportuno di porre i detti parroci sotto due giurisdizioni del tutti esenti e
separate.
Chinato
Online since 24-06-2016.
Document no. 17724
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
Rorschach, 20 November 1925
Writer (text genesis)
PacelliPacelliSubject
Sulla nuova organizzazione dell'assistenza religiosa dei militari in Germania
Il sullodato Eminentissimo comincia col riferire che il Sig. Ministro della Reichswehr da alcuni mesi desidera che
187v
si esamini la questione, se l'ufficio del
Vicario castrense in quanto funzionario del Reich ("Reichsamt") sia188r
188v
cessarie facoltà, che egli con
Pontificio beneplacito eserciterebbe in nome dell'Episcopato.
Chinato
(1)↑Nel succitato punto 14
del Protocollo dell'ultima Conferenza vescovile di Fulda si leggeva, tra l'altro:
"Del resto apparisce desiderabile che l'assistenza religiosa dei militari sia
regolata in modo soltanto provvisorio, lasciando il definitivo ordinamento di essa
al Concordato col Reich". Qualora la S. Sede avesse difficoltà di dare
ora <adesso> una decisione definitiva, potrebbe forse, se così
piacesse al S. Padre, concedere per ora una approvazione soltanto provvisoria e
quasi ad experimentum.