TEI-P5

Document no. 4794
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
[München], 14 February 1918

Writer (text genesis)
PacelliPacelli
Subject
Notizie politiche
Compio il dovere di comunicare all'E. V. R. le seguenti notizie raccolte da varie fonti circa l'attuale situazione politica:
Sebbene gl'Imperi Centrali abbiano concluso la pace coll'Ucraina, tuttavia, secondo le notizie giunte a Berlino, i Bolscewiki avrebberoconquistato Kiew e si sarebbero impadroniti del potere. È dubbio se riuscirà alla Rada di mantenersi. Tuttavia si crede a Berlino che chiunque [gove]abbia il Governo governo a Kiew, terrà fermo il trattato di pace. L'Ucraina ha promesso di fornire alle Potenze centrali fino alla prossima raccolta un milione di tonnellate di grano, di cui il 50 % tocca alla Germania. I rappresentanti dell'Ucraina nelle conferenze della pace hanno dichiarato che giacciono colà circa otto milioni di tonnellate di grano, che si trovano però dispersi nei singoli poderi e masserie; e poiché d'al-
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tra parte, le comunicazioni [sic] non si trovano sono affatto in buono stato, sarebbe in ogni modo assai difficile di trasportare prima della prossima raccolta più di un milione di tonnellate. Questa quantità nondimeno è sufficiente per mantenere in Germania l'attuale razione di pane, ed a e forse anche per concedere in Giugno e Luglio un piccolo aumento.
La cessione del distretto di Chelm all'Ucraina solleveràla più vivaopposizione fra i Polacchi, Com'era ben da prevedere, tuttavia a Berlino si è creduto che senza sarebbe stata altrimenti impossibile la pace coll'Ucraina medesima. Il fatto che i confini di questa sono stati portati così ve molto verso il Nord trova la sua spiegazione in ciò che si è voluta stabilire un immediato contatto fra essa e la Lituania.
Quanto al resto della Russia tutto è ancora in questione. Tuttavia il Governo di Berlino intende attuare senz'altro quanto è stato promesso in Brest-Litowsk alla Polonia, alla Lituania e alla Curlandia. Il piano di Trotzki è che tali questioni vengano riservate al Congresso internazionale della pace; la
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Germania invece mira a mandare a vuoto questo disegno, provocando la pronta costituzione del Governo in quei territori suddetti. – Monsignor Karewić, Vescovo lituano di Samogizia, è stato in questi giorni a Berlino. Egli si è recato pure, secondo che mi è stato riferito, a Colonia dall'Emo Sig. Cardinale von Hartmann ed a Kreutznach presso il Comando Supremo, ove avrebbe avuto un'ottima accoglienza e la promessa che la dichiarazione dell'indipendenza della Lituania sarà quanto prima riconosciuta dalla Germania. Anche il Sig. Cancelliere dell'Impero si sarebbe espresso assai favorevolmente nel medesimo senso. Si ritiene quindi probabile che il Consiglio Nazionale Lituano, il quale già l'11 Dicembre scorso ha affermato l'indipendenza della Nazione, la proclamerà pubblicamente. Secondo lo stato attuale delle cose è dunque da prevedere la creazione di una grande Lituania, la quale comprenderà pure vasti territori biancorussi.
Per ciò che riguarda la Rumania, si nutrono spera a Berlino speranze per una prossima pace, la quale porterebbe assai proba-
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bilmente come conseguenza l'abdicazione o la deposizione dal trono dell'attuale Famiglia Reale. Come successore viene da taluni indicato il Principe Federico Guglielmo di Prussia, sposato alla cattolica Principessa di Ratibor, ma i cui figli sono educati nella religione protestante. La Rumania acquisterebbe la Bessarabia, ma dall'altra parte dovrebbe entrare in una stretta alleanza cogli Imperi Centrali. Ciò permetterebbe altresì che l'intera Dobrugia rimanga alla Bulgaria, appagando in tal guisa un vivo desiderio del Re Ferdinando I.
La soluzione della questione polacca, intorno dalla quale ebbi già l'onore di riferire all'E. V. nel mio rispettoso Rapporto N. 2601 in data del 29 Gennaio scorso, è divenuta delldel tuttoincerta a causa della conclusione della pace coll'Ucraina. Avendo l'Austria acconsentito alla cessione di Chelm, è assai diminuita la probabilità di una unione con essa, di guisa che si ritiene che l'Imperatore Carlo non sarà Re di Polonia, ma che questa avrà un proprio Sovrano. Il candidato, che raccogli il quale ha per sé le maggiori speranze di successo, è sempre l'Arci-
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duca Carlo Stefano, sebbene in questi ultimi tempi anche la Casa Reale di Sassonia siasi data premura per ottenere la loro corona di Polonia. Ma ancora nessuna decisione è stata presa né sembra che sarà verosimilmente presa in un lo possa essere prossimamente.
Non meno incerta è la situazione ad occidente. Molti circoli militari contano che la stabilita offensiva, per la quale sono stati compiuti preparativi colossali, porterà alla decisione della guerra; i circoli politici invece ritengono che vi sarà bensì al principio un successo militare, ma poi si esaurirà ben presto, e come risposta [rinnoverà] più forte in Inghilterra ed in Francia la volontà di proseguire la guerra.
Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio
47r, unterhalb des Betreffs hds. von Torricella notiert: "N. B. Accus. ricev. col Disp. 57850 del 6/III Posiz. XIII Scambio It. Germ. 4922".
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro from 14 February 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 4794, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/4794. Last access: 08-06-2025.
Online since 02-03-2011.