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Document no. 8179
Non appena mi giunse il venerato dispaccio dell'E. V. R. N. 38760 in data del 7 corr., mi diedi premura di rivolgermi all'Emo Sig. Card. von Hartmann allo scopo indicato dall'Eminenza V. R.; ed ora compio il dovere di comunicarLe le spiegazioni che ho testé ricevute al riguardo dal sullodato Eminentissimo.
Sulla lettera, che qui Le restituisco, mi permetto osservare che i"Il Consiglio Centraledi Lione dell'Opera per la Propagazione della Fede di Lione si fa delle infondate preoccupazioni assolutamente infondate. L'Episcopato tedesco non pensa assolutamente a staccare la Germania dall'antichissima Opera di Lione, che abbraccia tutto il mondo. – Il contribuitodegli Associati all'Opera in Germania viene mandato ora come prima al Consiglio Centrale in Lione. – Ciò è stato impossibile durante la guerra, in conseguenza di una proibizione governativa: perciò le quote degli associati vennero raccolte nelle singole Curie vescovili ed il S. Padre vennepregato di permettere che venissero versate direttamente alle Società per le Missioni tedesche le quote loro concesse. Sua Santità permise ciò per la durata della guerra, poiché dette Società non potevano più si trovavano in condizioni di poter più lungamente attendererinunciare a quei soccorsi, che non raggiungeva le somme a loro concesse prima della guerra, da Lione. –
Con tale preghiera diretta al S. Padre, non si intendeva affatto iniziare una separazione da Lione: invece dopo la guerra, i versamenti verranno fatti di nuovo a Lione e si lasceranno a libera disposizione del Consiglio Centrale. – Io pregoV. E. vivamente V. E. a voler portare ciò a conoscenza del S. Padre, affinché non sorga la parvenza
che io con quella preghiera mi sia reso colpevole di una ributtante (indegna) slealtà, della quale io non sono capace.
Del resto noi non abbiamo col Consiglio di Lione divergenze di sorta. – Lo sforzo dei Vescovi tedeschi è diretto solamente allo scopo di risvegliareeccitare l'interesse dei fedeli per la propazione [sic] della fede e con ciò di promuovere l'Opera delle missioni di Lione.
Quest'opera ha ora, già dal 1832, una filiale tedesca in Aquisgrana – nominata anche: Opera di S. Francesco Saverio –, la quale è stata riconosciuta da Lione come la Centrale tedesca. Ancora inil 12 dicembre 1909 il Consiglio centrale di Lione scriveva: "La branche allemande de l'œuvre de la Propagation de la Foi, dont le Siège est à Aix-la-Chapelle", ed il 29 ott. 1909: "Comité d'Aix-la-Chapelle, qui représente la Propagation de la Foi en Allemagne." –
Così pure, il Consiglio Centrale di Lionemandò sempre il Consiglio Centrale di Lione le nuove disposizioni e le concessioni di indulgenze per l'Opera alla Centrale tedesca di Aachen.
Tra quest'ultima ed il Comitato diocesano dell'Opera della Prop. della Fede in Strasburgo è sorta ora una divergenza. Il Comitato pubblicava in tedesco gli Annali dell'Opera della P. della Fede, i quali vengono distribuiti gratuitamente agli associati. Il Consiglio Centrale di Lione permetteva al Comitato di Strasburgo di coprire le spese di stampa e di posta col denaro
Però, poiché gli Annali – come è riconosciuto universalmente – malgrado le semprepiù pressanti più ripetute proposte, non bastavano neppure alle più ragionevoli pretese, la Centrale di Aquisgrana decise di rinunciare agli Annali, i quali – come sopra già si é detto – vengono distribuiti gratuitamente agli ai soci dell'Opera –, e pubblicare un nuovo periodico: "Die Weltmission " (la Missione mondiale), la qu il quale nel frattempo ha trovato larga diffusione. – Le spese di tale pubblicazione, però non vengono però prese dal contributo dei soci da pagarsiversarsi a Lione.
Riguardo a questa divergenza, l'Episcopato tedesco non ha preso ancora una decisione.
Del resto questatale divergenza esiste non tanto fra Aquisgrana e Lione, quanto fra Aquisgrana e Strasburgo, dove, frattanto, irimanenti Annali,sono statiper iniziativa propria e senza permesso di Lione per iniziativa propria, sono stati cambiati, aumentati e pubblicati in unaforma di rivista mensile.
Tutto questo affare non ha nulla a che vedere con velleità di distaccarsi da Lione: e l'episcopato tedesco ha solamente lo scopo – con l'aiuto della Centrale di Aquisgrana – di promuovere l'Opera di Lione,e ( come già si è notato ) l'interesse dei fedeli a lui affidati all'Opera della Propagazione della Fede.
Spero che queste comunicazioni metteranno V. E. in grado di far svanire tutte le preoccupazioni sorte atale proposito a Roma ed a Lione".
Online since 24-03-2010.
Document no. 8179
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
[München], 21 August 1917
Writer (text genesis)
PacelliTorricellaTorricellaPacelliSubject
Sull'Opera della Propagazione della Fede di Lione
Sulla lettera, che qui Le restituisco, mi permetto osservare che i"Il Consiglio Centrale
Con tale preghiera diretta al S. Padre, non si intendeva affatto iniziare una separazione da Lione: invece dopo la guerra, i versamenti verranno fatti di nuovo a Lione e si lasceranno a libera disposizione del Consiglio Centrale. – Io prego
che io con quella preghiera mi sia reso colpevole di una ributtante (indegna) slealtà, della quale io non sono capace.
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L'Episcopato tedesco ha tuttavia il vivo desiderio che, in avvenire, nel Consiglio Centrale di Lione vengano ammessi anche rappresentanti della Germania, come si è fatto nel Consiglio Centrale dell'Opera della S. Infanzia in Parigi. – Il Consiglio di Lione ha finora sempre rifiutato. Del resto noi non abbiamo col Consiglio di Lione divergenze di sorta. – Lo sforzo dei Vescovi tedeschi è diretto solamente allo scopo di risvegliareeccitare l'interesse dei fedeli per la propazione [sic] della fede e con ciò di promuovere l'Opera delle missioni di Lione.
Quest'opera ha ora, già dal 1832, una filiale tedesca in Aquisgrana – nominata anche: Opera di S. Francesco Saverio –, la quale è stata riconosciuta da Lione come la Centrale tedesca. Ancora inil 12 dicembre 1909 il Consiglio centrale di Lione scriveva: "La branche allemande de l'œuvre de la Propagation de la Foi, dont le Siège est à Aix-la-Chapelle", ed il 29 ott. 1909: "Comité d'Aix-la-Chapelle, qui représente la Propagation de la Foi en Allemagne." –
Così pure, il Consiglio Centrale di Lionemandò sempre il Consiglio Centrale di Lione le nuove disposizioni e le concessioni di indulgenze per l'Opera alla Centrale tedesca di Aachen.
Tra quest'ultima ed il Comitato diocesano dell'Opera della Prop. della Fede in Strasburgo è sorta ora una divergenza. Il Comitato pubblicava in tedesco gli Annali dell'Opera della P. della Fede, i quali vengono distribuiti gratuitamente agli associati. Il Consiglio Centrale di Lione permetteva al Comitato di Strasburgo di coprire le spese di stampa e di posta col denaro
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dell'Opera, senza perdere, perciò, le Indulgenze.Però, poiché gli Annali – come è riconosciuto universalmente – malgrado le sempre
Riguardo a questa divergenza, l'Episcopato tedesco non ha preso ancora una decisione.
Del resto questatale divergenza esiste non tanto fra Aquisgrana e Lione, quanto fra Aquisgrana e Strasburgo, dove, frattanto, irimanenti Annali,
Tutto questo affare non ha nulla a che vedere con velleità di distaccarsi da Lione: e l'episcopato tedesco ha solamente lo scopo – con l'aiuto della Centrale di Aquisgrana – di promuovere l'Opera di Lione,e ( come già si è notato ) l'interesse dei fedeli a lui affidati all'Opera della Propagazione della Fede.
Spero che queste comunicazioni metteranno V. E. in grado di far svanire tutte le preoccupazioni sorte atale proposito a Roma ed a Lione".