Finalmente il Ministro Presidente Kurt Eisner ha dovuto cedere. Questa
mattina è stato pubblicato un proclama in cui : "Il Governo dello Stato popolare Bavarese ordina che le elezioni pel nuovo
Landtag Bavarese abbiano luogo il 12 Gennaio 1919."
Come ho avuto l'onore di
riferire a V. E. R. nel mio rispettoso Rapporto N.° 11100 le opposizioni maggiori alla convocazione
dell'Assemblea Nazionale venivano precisamente dal Ministro Presidente. In ciò egli era
seguito dal Bolscevista Ministro per gli affari sociali e dal Ministro per le cose militari,
mentre tutti gli altri membri del 2v
Gabinetto erano per
l'Assemblea Nazionale. Olt La volontà del Ministro Presidente era in ciò sostenuta dal cerchio di ferro che si è
stretto intorno a lui ed al suo Ministero fin dalla notte della Rivoluzione. Il Governo in fatto non può dirsi libero. I Consigli degli
operai, dei soldati e dei contadini, che si formarono nella drammatica notte dal 7 al8 Novembre hanno eletti i Ministri come è loro piaciuto,
però questi Consigli vogliono essi stessi avere
ne conservare nelle loro mani la forza non diminuita, vogliono essi stessi
governare insieme ai Ministri e avere anche la potestà
esecutiva. Il Consiglio degli operai, soldati e contadini di Monaco è formato dalla feccia
del popolo, fra cui quelli che nella notte della Rivoluzione erano in prima fila, in maggioranza, non Bavaresi,
Marinai, venuti appositamente 3r
per fare la Rivolta, molti
Giudei, ed anche arrabbiati Bavaresi che già da molto tempo
gridavano contro la Nob nobiltà e il clero. I borghesi, tranne pochi, sono stati
messi da parte;
Malgrado però la sua volontà contraria e la pressione che gli veniva dalla gente che,
come ho detto, lo circonda, Kurt Eisner ha dovuto piegare dinanzi alla volontà della
maggioranza del popolo, espressa in tutte le 3v
forme: comizii,
assemblee, telegrammi ecc. e dinanzi alla minaccia dell'Intesa di non volere trattare se non
con un governo che sia la vera espressione della volontà popolare. Anzi il Ministro Presidente è andato più
oltre ed invece di un'Assemblea Nazionale vuole convocare un nuovo Landtag, mostrando
così di voler creare qualche cosa di più solido e definitivo. Tuttavia, come avverte il Bayrischer Kurier
non deve farsi farel'opinione pubblica non deve lasciarsi ingannare che con questo proclama, si
giacché con questo programma nonè guadagnato proprio niente. Solamente la legge sulle elezioniè decisiva. Qui si vedrà se veramente se la voce di tutti potrà essere espressa, ovvero se in Baviera dovrà essere eretto il predominio di
una classe. Fino a che non sarà conosciuta la legge
4r
elettorale, bisogna avere estrema diffidenza e grandissima
cautela.
Oltre questa osservazione del menzionato giornale, che mi
pare giustissima, bisogna aver presente un altro fatto, che, anche se
la legge elettorale sarà ispirata a giustizia, che potrà compromettere l'esito delle
elezioni in favore dei partiti dell'ordine. Al principio si sperava che questi partiti si
fossero fusi insieme per combattere la Rivoluzione. Disgraziatamente non è stato così. Il
partito nazionale liberale si è unito al partito progressista ed ha formato la Deutsche
Volkspartei. Questopartito si è schierato contro la Bayrische Volkspartei, che accusa di non essere altro che il vecchio Centro, il quale ha
soltanto cambiato il nome e qualche capo. Inoltre si rimprovera
alla Bay-4v
rischen Volkspartei quella tendenza separatista, che
accennai nel mio Rapporto N.° 11124
Recommended quotation
Schioppa, Lorenzo to Gasparri, Pietro from 07 December 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 9051, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/9051. Last access: 19-05-2025.
Online since 02-03-2011, last modification 10-09-2018.