Dokument-Nr. 10265

Schreiber, Christian: Promemoria2
Intorno il progetto della fondazione di una facoltà teologica cattolica all'Università di Francoforte in Germania3. Fulda, 10. August 1919

1. La questione della facoltà teologiche cattoliche in Germania è senza dubbio una delle questioni importantissime, che occupano la Germania cattolica.
Le opinioni altorno questa questione sono divise.
a, Vi sono in Germania uomini pii e dotti, che, riguardando il bene del clero e pensando ai grandi pericoli per la fede ed i costumi degli alunni alle Università laicali e plus minusve atee della Germania, credono non essere prudente, anzi essere contrario agli interessi della religione in Germania, se si aumentassero le facoltà teologiche cattoliche <già esistenti>4 in Germania; essi dicono, che i Seminarii in Germania nel loro stato attuale fiorente prestano pienamente tutti i vantaggi scientifici delle facoltà teologiche in Germania, siccome in tutti i Seminarii tedeschi vi sono professori che anche alla litteratura attivamente prendono parte e godono di una grande riputazione scientifica (per esempio i Willems, Kaas, Marx a Treviri, il Sawicki a Culm, i Bartmann, Feldmann, Peters, Linneborn, Poggel, Fuchs, Müller a Paderborna, i Gutberlet, Richter, Schreiber, Leimbach a Fulda) e garantiscono nello stesso
1v
tempo ciò che alle Università, non ostante le ottime intenzioni dei vescovi e dei rettori dei convitti teologici, <come dicono,>5 non si può se non imperfettamente ottenere, cioè lo spirito sacerdotale della gioventù clericale.
b, Vi sono altri uomini parimente pii e dotti, che riguardando l'influsso scientifico delle facoltà teologiche sulla vita pubblica della nazione, del quale non godono – come dicono – parimente i Seminarii, credono che la fondazione di nuove facoltà teologiche cattoliche sia un dovere urgentissimo del cattolicismo così detto attivo, essendo che il mezzo più efficace di rinnovare lo spirito delle Università sia lo influsso crescente delle facoltà teologiche cattoliche e che anche per lo sviluppo del cattolicismo stesso siano assolutamente necessarie.
c, La Sede Apostolica nei recenti tempi né l'una né l'altra sentenza si è fatta propria esclusivamente fondando nel 1902 la facoltà teologica cattolica all'Università di Strassburgo ella ha dato intendere, che conformemente alle massime del Concilio di Trento e secondo le decisioni dei sommi Pontifici la regola per l'istruzione e l'educazione del clero siano veramente i Seminarii, ma che alle Università si possa confidare il clero, supposte che l'insegnamento filosofico e teologico all'Università stia sotto l'autorità dell'Ordinario e l'educazione ascetica degli alunni si faccia in un convitto a norma dei Seminarii.
2. Ora, negli ultimi anni, dopo la fondazione dell'Università di Francoforte e recentemente dopo lo scioglimento
2r
dell'Università tedesca a Strassburgo, dalla parte di professori universitarii cattolici, di deputati del centro, di sacerdoti e laici in Germania fu proposto di aggregare all'Università di Francoforte una facoltà teologica cattolica o piuttosto di trasferire questa facoltà da Strassburgo a Francoforte.
Si sa, che vescovo di Limburgo, Monsignore Kilian, (alla di cui diocesi appartiene la maggior parte della città di Francoforte, mentre l'altra parte della città e gli edifizii principali dell'Università appartengono alla diocesi di Fulda) con molto interesse prosegue questo progetto. Egli si promette dalla fondazione di una facoltà teologica cattolica alla
4r
Università di Francoforte un grande rinforzamento della vita cattolica in questa città ed uno sviluppo considerevole della scienza cattolica nella Germania. Per indirizzare dei discepoli ai professori della facoltà in questione egli è pronto di fondare un convitto teologico a Francoforte e di trasferire i suoi alunni dell'ultimo anno dello studio filosofico-teologico da Limburgo e dei primi anni da Fulda a Francoforte. Nello stesso tempo egli ha trattato coi padri Gesuiti tedeschi, affinché fornissero i professori della facoltà.
3. Contro questo progetto si levano però delle difficoltà che paiono degne della massima considerazione di questa Santa Sede.
Primo: L'Università di Francoforte è fondata non dal governo come Strassburgo, ma da cittadini ebrei e frammassoni di Francoforte; ella è una Università sotto la direzionedella municipalità. Il governo, il è vero, esercita una certa sorveglianza sopra questa Università, la propria direzione però, cioè la scelta e la nomina dei professori, lo spirito dello studio e della scienza, la biblioteca, il regolamento universitario, è tutto presso la municipalità. Questa municipalità è nella sua maggioranza composta e sarà sempre composta di frammassoni, ebrei, socialisti, brevemente acattolici e nemici della religione. Si aggiunga, che la volontà anticattolica dei fondatori ebrei e frammassoni della Università di Francoforte, espressa nelle patenti di fondazione, imprimerà all'Università di Francoforte anche per tutto l'avvenire un carattere ebreo, frammassonico, anticattolico.
(Tutt'altra cosa è – per dirlo di passaggio – dell'niversità libera di Colonia recentemente fondata dalla municipalità di Colonia. Colonia è una città nella sua preponderante maggioranza cattolica con una municipalità per la maggior parte cattolica. Tutt'altro era anche della Università di Strassburgo, la quale era una Università dell'impero tedesco costituzionalmente cristiano e di una città vescovile e per la maggior parte cattolica.)
Perciò molti dotti e pii cattolici della Germania non senza grande paura proseguono questo progetto della fondazione di una facoltà teologica cattolica a Francoforte. Essi temono per il clero che sarà educato in questa atmosfera ebrea, frammassonica, irreligiosa, in un'Università dipendente da una municipalità anticattolica, in una città
3r
di più di trecento mila acattolici accanto soli cento e quindici mila cattolici. Essi temono anche per la facoltà teologica cattolica stessa, la quale o difendendo strenuamente la fede cattolica sarà il bersaglio della maggior parte degli altri professori dell'Università, dei giornali influenti e dei ebrei-frammassoni della città, e così non avrà l'influsso efficace sulla vita cattolica della città e della Germania che si sperava di lui, ovvero accomodandosi allo spirito dell'Università sarà un istituto dannosissimo pei chierici studenti e per tutta la Germania cattolica. La storia della scienza ci mostra che la scienza cattolica in un ambiente acattolico infallibilmente perde di fede, di purità, di forza cattolica e che solo in un ambiente più o meno cattolico si sviluppa giovevolmente.
Queste difficoltà non svaniranno, se forse la municipalità di Francoforte alla Sede Apostolica ed al vescovo concederà il diritto di sorvegliare la facoltà teologica cattolica a Francoforte e di esercitare sopra di lui l'autorità che conviene alla chiesa; l'atmosfera anticattolica nulla di meno rimarrà la stessa. Del resto è molto dubbioso, se la municipalità di Francoforte sinceramente ammetta e rispetti i diritti della chiesa.
Posta la facoltà teologica una cosa di massima importanza resterebbe ancora a considerare, cioè l'insegnamento della filosofia all'Università di Francoforte. Chi lo farà? Secondo la costituzione delle Università tedesche l'insegnamento della filosofia non appartiene alla facoltà teologica,
3v
alla facoltà filosofica laicale. Alle Università con facoltà teologiche cattoliche, cioè a Bonna, Monastero, Breslavia, Strassburgo, Friburgo, Wirzburgo, Monaco, Tubinga l'insegnamento dalla filosofia scolastica ai giovani chierici è espressamente garantito dai governo rispettivi. La municipalità di Francoforte darà essa questa guarantigia? E data la guarantigia chi garantisce che il professore insegni veramente la filosofia scolastica ad normam iuris canonici? Nei seminarii di Treviri, Fulda ecc., dipendenti pienamente dei vescovi s'insegna la pura filosofia scolastica; ma si potrebbe domandare se in tutte le Università tedesche con facoltà teologiche cattoliche e con la filosofia scolastica garantita dal governo si abbia sempre insegnato la filosofia cristiana senza l'infiltrazione del Kantianismo e Scellicismo? L'influsso dell'ambiente anticattolico persino in queste Università è sì preponderante che ovvi 6 i professori cattolici stessi in inconsapevolmente qualvolta gli soccombano.
Secondo: I promotori della facoltà teologica cattolica a Francoforte intendono a rinforzare la scienza cattolica nella Germania e dimenticano che nello stesso momento si distrugga una vecchia e rinomata posizione della scienza cattolica nella Germania, cioè il Seminario di Fulda.
Dall'anno 1887 non solo gli alunni della diocesi di Fulda, ma anche gli alunni della diocesi di Limburgo (eccetti gli alunni limburgesi dell'ultimo anno che vengono educati nel Seminario di Limburgo) fanno il loro corso filosofico-teologico in questo Seminario di Fulda. L'istruzione
4r
filosofico-teologica e l'educazione sacerdotale, che gli alunni a Fulda ricevono, era ed è sempre quella che la chiesa richiede, come si conviene a quel Seminario, nel quale già S. Sturmio e S. Rabano hanno insegnato la gioventù clericale tedesca. Questo Seminario ha esistito dai giorni di S. Bonifacio sino al nostro tempo, eccetti soli gli anni della secularisazione (1803-1829) e gli anni del Kulturkampf (1873-1887).
Se gli alunni della diocesi di Limburgo saranno tolti da questo Seminario e trasferiti a Francoforte, resteranno per il Seminario di Fulda soli gli alunni di questa diocesi, la quale, nell'estensione una delle più grandi, quanto al numero dei fedeli è una delle più piccole della Germania. Il seminario di una diocesi sì piccola in questi tempi non potrà più occupare un posto onorevole, di quale verità Pio X. s.m. riunendo varii piccoli Seminarii italiani in un Seminario centrale ed il Codice dei diritto canonico sono parimente persuasi.
Ma anche la facoltà teologica cattolica di Francoforte non godrà di quella importanza che sarà necessaria per esercitare un influsso veramente considerevole sulla scienza cattolica nella Germania, giacché ella sarà frequentata solamente dagli alunni della diocesi di Limburgo, siccome tutti<e> gli<e>7 altre diocesi della Germania hanno già o il loro Seminario o la loro facoltà teologica cattolica. Ora il numero di tutti gli alunni della diocesi <di Limburgo>8 finora mai è arrivato ai settanta cinque.
Cosi né l'una né l'altra diocesi né la Germania
4v
cattolica tireranno un grande da questa facoltà teologica cattolica di Francoforte.
Del resto non solo la diocesi di Fulda, ma tutta la Germania cattolica deve avere il vivo desiderio che la scuola di Fulda dopo più di undici secoli di continua esistenza non sia ridotta alla insignificazione per fondare in una città ebrea, frammassonica e socialista una facoltà teologica cattolica e per così aumentare la gloria di una Università anticlericale.
Attese tutte queste circostanze l'unione delle diocesi di Fulda e Limburgo nel Seminario di Fulda dovrebbe per sempre strettamente sostenersi, non ostante forse i desiderii particolaristici dell'uno o dell'altro nella diocesi di Limburgo.
Vi sono molti uomini pii e dotti in Germania che credono che la vita cattolica nella città di Francoforte molto più efficacemente che per una facoltà teologica si procurerebbe per l'aumento del numero veramente insufficentissimo delle chiese e dei sacerdoti (curatori d'anime) a Francoforte.
Si deve inoltre considerare che dopo <per>9 la transizione della diocesi e del Seminario di Culm alla Polonia la posizione dei quatto Seminarii nella Germania (a Treviri, a Fulda, a Magonza ed a Paderborna) è molto indebolita e non si deve più indebolire per la lacerazione del Seminario di Fulda.
Terzo: Invece di fondare una facoltà teologica cattolica all'Università di Francoforte tutti gli sforzi dei
5r
vescovi e dei cattolici della Germania si dovrebbero dirigere verso l'erezione di una Università cattolica in Germania. Il momento per eseguire questa opera mai era più favorevole ch'adesso. La nuova costituzione della repubblica tedesca permette sotto certe condizioni la fondazione di scuole private e prende queste scuole sotto la protezione della legge, attribuendo loro tutti i diritti delle scuole dello stato. Benché questo favore espressamente non sia concesso se non alle scuole elementari, medie e superiore, nulla di meno le Università non sono escluse. Perciò coll'intervento della Santa Sede certamente si potrebbe ottenere dal governo tedesco la permissione di erigere la sopradetta Università. La fondazione di essa non causerebbe grandi difficoltà, essendo che già dal 1860 per la cura dei vescovi in Germania si è raccolto un fondo di circa 400.000 Mark esplicitamente per la fondazione di una Università cattolica in Germania, il quale fondo si potrà aumentare per collette tra i cattolici tedeschi.
Se questa Università si erigesse a Fulda (ciò che era sempre il voto dei cattolici tedeschi), la facoltà teologica e filosofica già esisterebbe nel Seminario di Fulda. Le altre facoltà, cioè del diritto, della medicina, della filologia ecc., si potrebbero aggiungere l'una dopo l'altra alla misura dei mezzi disponibili. L'ampio edifizio del Seminario a Fulda e nella prossima vicinanza la vasta residenza dei principi abati di Fulda, presentemente la 10 proprietà della città di Fulda, sono come fatte per una Università. Il grande ospedale di Fulda e gli stabilimenti pei storpii, pegli idioti, pei vecchi potrebbero
5v
servire alla facoltà di medicina. Insomma tutto è <molte cose sono> favorevole<i>11 alla fondazione di una Università cattolica a Fulda, città cattolica, sede vescovile, sepolcro di S. Bonifacio, dal 1867 luogo d'adunanza annua dei vescovi e dal 744 uno dei centri della civiltà cristiana nella Germania.
Al contrario per la fondazione di facoltà teologiche cattoliche nelle Università laicali in genere e della facoltà teologica cattolica a Francoforte in ispecie il momento è più sfavorevole che mai. Lo spirito delle Università in Germania si muove in una crescente ostilità contro le facoltà teologiche cattoliche e protestantiche. La nuova costituzione della Germania, il è vero, garantisce l'esistenza delle facoltà teologiche già vigenti; ma si ha ragione a temere, che in un prossimo avvenire dalle Università stesse si levi un assalto accanito contro le facoltà teologiche e che il parlamento sotto il peso di quest'assalto abolisca l'articolo alle facoltà teologiche favorevole della costituzione. Allora i fondi che i cattolici tedeschi abbiano collocati per le facoltà teologiche cattoliche, anche quelli per la facoltà teologica cattolica a Francoforte, essendo nelle mani dello stato o della municipalità di Francoforte, saranno perduti.
Quanto a Francoforte si deve oltracciò considerare, che la questione della repubblica renana non è ancora sciolta; perciò il è interamente incerto, se la diocesi di Limburgo sarà divisa o no tra la repubblica renana, e la Prussia o la Hassia; egualmente se la città di Francoforte resterà territorialmente presso la diocesi di Limburgo o no.
In queste circostanze
6r
In queste circostanze [sic] ai cattolici tedeschi s'impone al meno la massima riserva intorno la fondazione di nuove facoltà teologiche in genere (a destra del Reno) e della facoltà teologica a Francoforte in ispecie.
7r
Intorno il progetto di erigere due cattedre cattoliche, l'una per la filosofia o psicologia della religione, l'altra per la storia, all'Università di Francoforte121. Questo progetto riguarda gli studenti laici all'Università di Francoforte. Erigendo queste due cattedre si vuol dare agli studenti cattolici laici l'occasione di frequentare delle lezioni intorno la così detta concezione del mondo e della vita secondo le massime della religione cristiana e di raffermarsi nella fede cattolica. Nello stesso tempo si vuol provvedere a quei sacerdoti che all'Università fanno l'esame di professori di religione ai ginnasii e licei dello stato.
2. Non c'è verun cattolico in Germania che non vi applaudisca.
3. Ora per fondare queste due cattedre il vescovo di Limburgo, Monsignore Kilian, vuole che si impieghi il fondo dal 1860 raccolto dai cattolici tedeschi per l'erezione di una Università cattolica nella Germania. L'amministrazione di questo fondo, della quale anche il vescovo di Fulda è membro, ha creduto di non avere l'autorizzazione di impiegare il fondo sopradetto ad altri fini che a quelli che i donatori hanno intesi e che il papa Leone XIII. s.m. alle domande del Cardinale Kopp e degli altri vescovi tedeschi nel 1900 ha aggiunto, cioè
7v
di agevolare la fondazione della Università cattolica in Germania e di aiutare coi percenti (cogli interessi) del fondo alcuni docenti laici privati cattolici alle Università tedesche sino al momento della fondazione di questa Università cattolica.
Gli amministratori credono dunque che il fondo o piuttosto gli interessi del fondo né secondo l'intenzione dei donatori né secondo l'autorizzazione del Sommo Pontefice si possano impiegare alla fondazione di cattedre alle Università laicali, ma al sommo come contribuzione alle spese di queste cattedre; si aggiunga che il Sommo Pontifice Leone XIII nella sua prudenza e larga veduta non senza esitanza e con l'espresso commando ai vescovi tedeschi di riserbare il fondo sopradetto per la fondazione di una Università cattolica in Germania ha consentito alla preghiera del Cardinale Kopp e dei vescovi tedeschi.
8r
Opinione personale del sottoscritto.13
Intorno il progetto di commettere la facoltà teologica cattolica di Francoforte ai padri Gesuiti tedeschi14
1. Non è dubbio, che i padri Gesuiti tedeschi hanno la capacità di fornire dei professori valentissimi per una facoltà teologica e di sostenerla in uno stato fiorentissimo. Ciò dimostra l'esempio della facoltà teologica cattolica a Innsbruck.
2. Parimenti non è dubbio che dopo l'abolizione della leggi antigesuitiche in Germania il momento favorevole è venuto che i Gesuiti tedeschi prendano posto nella Germania anche quanto alla scienza, fondando delle scuole, s'il è possibile perfino universitarie.
3. Ma che i Gesuiti prendano posto giustamente all'Università di Francoforte e che essi si lascino confidare l'istruzione e l'educazione del clero intero di una diocesi, non sembra essere prudente. Poiché tanto città di Francoforte quanto l'Università quivi è acattolica, ebrea, frammassonica. Se i padri Gesuiti oseranno di prender posto in una tale Università, l'opinione pubblica acattolica di Francoforte e della Germania questo fatto interpreterà come provocazione degli acattolici. Questo sentimento degli acattolici porterà seco delle esplosioni perniciosissime non solo pei
8v
padri Gesuiti, ma anche per i cattolici della Germania. Inoltre: Se tutti gli alunni di una diocesi vengono educati dai padri Gesuiti, certamente la purità della fede e la santità dei costumi di questi alunni è più che mai garantita. Ma l'attività dei padri Gesuiti nella Germania e la pratica futura degli alunni dei Gesuiti educati sarà molto impedita, essendo che questa egemonia dei Gesuiti in una diocesi cagionerà ai padri molte invidie e ai discepoli molte difficoltà. Se i Gesuiti desiderano di stare in buoni termini col clero, cogli altri ordini e congregazioni religiose, e coi governanti in Germania, debbono nel loro proprio interesse ed anche nell'interesse del clero rinunciare a questa egemonia in una diocesi. La storia li dovrebbe mettere in sospetto.
4. Tutte le difficoltà sopradette scomparirebbero e tutti i beni dell'istituzione <istruzione>15 ed educazione gesuitica tornerebbero a vantaggio di tutta la Germania, se i padri Gesuiti erigessero una facoltà teologica all'Università di Colonia, recentemente fondata da questa città. Colonia contrariamente a Francoforte è una città cattolica con una municipalità nella maggioranza cattolica. Questa facoltà teologica a Colonia sarebbe una scuola di teologia non per una diocesi speciale – essendo che il clero dell'arcidiocesi di Colonia viene istruito ed educato all'Università di Bonna e nel Seminario di Colonia –, ma per tutta la Germania, e così l'attività dei padri Gesuiti dall'una parte sarebbe più universale, dalla altra parte eviterebbe le difficoltà sopra descritte.
Prof. Dr Schreiber, Rettore del Seminario di Fulda
1Seitenzählung von den Editoren eingefügt.
2Hds. vermutlich von Cardinali vor "Promemoria" eingefügt: "I"; hds. vermutlich von Cardinali nach "Promemoria" hinzugefügt: "di Mons. Schmitt Vescovo di Fulda".
3"Promemoria ... in Germania hds. vermutlich vom Cardinali unterstrichen.
4Hds. vermutlich vom Schreiber eingefügt.
5Hds. vermutlich vom Schreiber eingefügt.
6Hds. vermutlich vom Schreiber gestrichen.
7Hds. vermutlich vom Schreiber gestrichen und eingefügt.
8Hds. vermutlich vom Schreiber eingefügt.
9Hds. vermutlich vom Schreiber gestrichen und eingefügt.
10Hds. vermutlich vom Schreiber gestrichen.
11Hds. vermutlich vom Schreiber gestrichen und eingefügt.
12"Intorno ... Francoforte" hds. vermutlich von Cardinali unterstrichen; vor "Intorno ... Francoforte" hds. vermutlich von Cardinali eingefügt: "II".
13Hds. vermutlich von Cardinali gestrichen und notiert: "Dal Rettore del Seminario di Fulda"
14"Intorno ... tedeschi" hds. vermutlich von Cardinali unterstrichen.
15Hds. vermutlich von Schreiber gestrichen und eingefügt.
Empfohlene Zitierweise
Schreiber, Christian, PromemoriaIntorno il progetto della fondazione di una facoltà teologica cattolica all'Università di Francoforte in Germania, Fulda vom 10. August 1919, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 10265, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/10265. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 14.01.2013, letzte Änderung am 10.09.2018.